Coraggio

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Christian's Pov
Sorrido da solo come un ebete, mentre cammino verso lo spogliatoio, vedo le occhiatine delle ragazze ma non ci faccio neanche caso. Alex. Penso alla ragazza che mi ha appena urlato addosso e se l'è presa perché l'avevo presa e sollevata. Probabilmente Elizabeth si sarebbe messa a baciarmi alla fine, lei mi ha quasi preso a pugni invece. Lei è in un mondo tutto suo, è diversa. Per questo è "Alex" e non "una delle tante". Jennifer sta fantasticando un po' troppo su di noi, mentre vedo che sta nascendo qualcosa tra lei e Mark. Lui è uno dei miei migliori amici, ma se prova a farla soffrire lo prendo per i ricci biondi e gli spacco la testa sul muro. Forse è "solo" mia cugina e non dovrei fare così, ma non me ne frega un cazzo, sono legato a lei e si merita solo di essere felice, se lui gli darà la felicità.. beh ok, in caso contrario.. può considerarsi morto.

Josh, questi pensieri mi portano a lui. Non si è ancora fatto vivo, ma giuro che appena lo vedo gli spacco quella testa di cazzo che ha. Da quel giorno vedo Alex diversa, è spenta, anche se non lo da a vedere e cerca di nasconderlo tra falsi sorrisi e fin troppa allegria. Spesso le persone più felici sono quelle più rotte dentro, dietro ad un sorriso si nascondono ore e ore di pianto, dietro ad una battuta mille insicurezze e dietro un abbraccio la freddezza. Non possono aiutarla le mie parole, quanto vorrei potessero farlo.. non smetterei più di parlare.

Cerco di tornare alla realtà e continuo a dirigermi nello spogliatoio, dove trovo tutti i miei compagni, questa partita è importante e devo dare davvero il meglio assieme a tutta la squadra. In più c'è lei, voglio provare a farle piacere il basket o me, vedremo quale delle due opzioni si avvererà prima.

Inizio a cambiarmi scambiando battutine con i miei compagni e ripasso mentalmente le caratteristiche dei nostri avversari, sono davvero forti e sono state davvero poche le volte dove li abbiamo battuti, ma questa dovrà essere una di quelle.
Le tecniche del coach sono buone, semplici ma efficaci. Prima di fare la nostra entrata in campo ci posizioniamo a cerchio per rivedere velocemente la formazione e le possibili azioni, appena sentiamo le cheerleader gridare <È arrivato il momento tanto atteso, ecco a voi i Rockets> ci disponiamo in fila e corriamo verso il campo.

La prima cosa che faccio arrivato al centro dell'edificio è cercare quei bellissimi occhi verdi, che però non trovo, ci rimango abbastanza male, più di quanto mi aspettassi. Caccio sti pensieri per concentrarmi, mi godo gli applausi dei presenti e le loro incitazioni. Entra anche l'altra squadra e in men che non si dica sentiamo il fischio dell'arbitro che indica l'inizio della partita.

Ora si gioca.

Alexandra's Pov
Sono lì, alla partita. Sono seduta al centro delle sedioline nella parte sinistra della palestra, al mio fianco ci sono Anthony e Jennifer, quest'ultima è seduta a sua volta affianco a Mark. Sembrano avere molta intesa quei due, non la conosco da molto però so che Jen non è una persona che si apre facilmente o che ha così tanta confidenza con tutti, sono felice che si trovi bene con lui.

Ormai siamo a più di metà della partita, stiamo perdendo, sembra che stiano dormendo in campo. Ero convinta vincessero, mi annoiava il fatto di vedere una vittoria schiacciante da parte della nostra squadra, non c'è gusto. E invece mi sto divertendo a vederli perdere, forse sarebbe meglio se recuperassero ora. Prima che Anthony muoia al mio fianco a furia di fare il tifo. Non voglio che perdano, mi basta vedere la partita combattuta, ma quì il gioco è a senso unico ormai.

L'unica cosa che ti sta piacendo della partita è la visione di Christian. Ammettilo che è ancora più bello vederlo con le goccioline di sudore che gli ricadono sul viso, le guance arrossate, le labbra rosee e la maglietta aderente sul suo corpo. No, ma forse.

Non è male, anche se non capisco il motivo per cui guardi sugli spalti ogni 10 secondi, sembra cercare qualcosa o qualcuno.

Passano altri 10 minuti e mi sto annoiando a morte, sembra che anche i nostri giocatori si siano rassegnati alla sconfitta ormai. Perfino Christian sembra scoraggiato. <Ma perché non cercano di cambiare il risultato?> chiesi ad Anthony continuando a guardare verso il campo. <Penso che ormai abbiano capito come andrà a finire, è difficile che vincano contro di loro. Da quando sono in questa scuola non è mai successo, anche se in passato c'è l'hanno fatta qualche volta.> quelle parole mi rimangono in testa per un po'.. forse devono solo essere motivati.

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