Capitolo 22

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Francis' POV.

L'odore di alcol disinfettante aveva riempito completamente la piccola cucina di Louis nel giro di pochi minuti.

Ce ne stavamo entrambi in silenzio; non avevamo detto ancora neanche una parola da quando ci eravamo rivisti. Era passata appena una settimana eppure, ora che ce l'avevo lì davanti, mi sembrava avessi trascorso un mese intero senza vederlo.

In quel momento, Louis era seduto su una sedia vicino al tavolo ed io mi trovavo in piedi tra le sue gambe, con un batuffolo di cotone tra le dita, il quale era ormai completamente rosso di sangue.

Lui teneva gli occhi fissi in un punto indistinto della stanza, io alternavo i miei dalle sue nocche al suo viso, sperando di incrociare il suo sguardo anche se fosse solamente per sbaglio. Ciò, però, avvenne solamente nel momento in cui mi accorsi del piccolo taglio che riportava all'angolo della bocca sul lato sinistro, e – appoggiandogli due dita sotto al mento – lo obbligai a rivolgere il viso verso il mio.

I nostri occhi si incrociarono per qualche secondo soltanto, poiché subito dopo io concentrai tutta la mia attenzione sulle sue labbra.

La sua espressione si incrinò leggermente in una smorfia di dolore non appena posai, seppur in modo delicato, il cotone all'angolo della sua bocca. In un gesto del tutto involontario, mi ritrovai a far schioccare la lingua contro il palato e Louis tirò un sospiro di impazienza che lo portò di conseguenza a bloccandomi il polso subito dopo, facendomi così capire che il tempo messo a disposizione per prendermi cura delle sue ferite era di gran lunga terminato.

Posai il cotone nella ciotola posta sul tavolo e mi appoggiai ad esso, mentre Louis si alzava dalla sedia e si allontanava.

«Mia madre è morta quattro anni fa.» ruppi il silenzio ad un tratto.

Non seppi neanche perché lo dissi, così all'improvviso, senza alcun motivo.

Vidi Louis smettere di camminare e fermarsi sul lato opposto della stanza, si appoggiò con le spalle al muro ed incrociò le braccia, tenendo la testa bassa con gli occhi rivolti al pavimento.

«Cancro.»

Louis fece uscire la lingua ad inumidirsi le labbra, ma non sollevò lo sguardo da terra.

Non l'avevo mai raccontato a nessuno; insomma, non che avessi avuto qualcuno a cui raccontarlo, in fin dei conti, ma... ecco, non mi ero mai sentita dirlo ad alta voce a qualcuno.

«Non hai idea di quanto abbia odiato profondamente il fatto che la porta d'entrata di casa mia fosse esattamente di fronte al bagno. La aprivi e c'era un lunghissimo corridoio che portava direttamente al bagno, ed ogni volta che tornavo da scuola avevo paura ad aprirla, perché la maggior parte delle volte la scena che mi ritrovavo davanti era mia madre inginocchiata davanti al water a rimettere.» mi presi una pausa. «Lacrimava dallo sforzo, ogni volta temevo che gli occhi potessero esploderle da un momento all'altro mentre, posizionata alle sue spalle, le tenevo la fronte e le passavo una mano tra le scapole per confortarla.»

La punta della lingua di Louis percorse lentamente tutto il labbro inferiore prima di tornare alla sua posizione inziale.

«Doveva espellere tutti quei medicinali che assumeva.» proseguii. «Medicinali inutili, dato che non erano serviti a nulla se non a farla stare ancora più male; non erano riusciti a salvarla, erano stati buoni solamente a prolungare le sua sofferenza.»

Gli occhi azzurri di Louis si sollevarono dal pavimento per fermarsi sul mio viso.

«Col senno di poi, sono consapevole di essere stata egoista.» presi un lungo respiro. «Insomma, non volevo che morisse, non lo volevo proprio ed ogni nuova cura che i medici mi proponevano non mi sembrava altro che l'ennesima speranza. Vana, ovviamente. E se mia madre ha sofferto molto, in gran parte è stata anche a causa mia, a causa del fatto che non volessi lasciarla andare. Ma il risultato, nonostante gli sforzi, fu comunque lo stesso.» mi asciugai velocemente le guance e tornai su Louis. «Quindi sì, capisco perfettamente come tu possa sentirti in questo momento e mi dispiace, mi dispiace moltissimo.»

Hiraeth||Louis TomlinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora