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La mattina seguente i due giovani si svegliarono al settimo cielo l'uno tra le braccia dell'altro. Jungkook aveva tenuto stretto Taehyung per la restante notte che trascorsero insieme, si era lasciato andare e aveva lasciato che il cuore agisse al posto della mente per almeno una volta e non poteva esserne più felice. Non si era mai sentito in quella maniera con nessuno, nessuno era mai stato come il biondo. Nemmeno Hyungsik. Specialmente Hyungsik.

Jungkook e Hyungsik erano stati insieme per ben 3 lunghi anni. Il minore, dopo la morte prematura dei propri genitori, era rimasto da solo assieme al fratello maggiore, il quale era ormai costretto a prendersi cura di lui nel bene e nel male. Aveva solo diciassette anni quando conobbe colui che sarebbe diventato il suo più grande tormento; Hyungsik era un caro amico del fratello e trascorreva quasi ogni sera in compagnia dei due ragazzi. Durante quei momenti passati insieme si era davvero invaghito del moro e ogni scusa era buona per provare a sedurlo e farlo finire dentro al suo letto. Il minore si lasciò abbindolare facilmente da quel gentile ragazzo, un po' perché era ingenuo, un po' perché ci credeva, un po' perché era confuso e credeva che tutto quello fosse giusto. Quindi se ne innamorò ed era certo che anche l'altro ricambiasse i propri sentimenti tanto che si concesse a lui per la prima volta. La loro relazione andava avanti tranquillamente, ma c'era qualcuno che non approvava il loro tipo di rapporto: Junghyun, il fratello maggiore di Jungkook. Quest'ultimo non voleva deludere il fratello, così, quando era sul punto di chiudere definitivamente con Hyungsik, il maggiore scomparve improvvisamente non lasciando più alcuna traccia di sé.

Il nostro piccolo Kookie, all'epoca nemmeno diciottenne, fu così devastato da quella scomparsa e l'unica cosa che era in grado di fare in un momento di tanto sconforto come quello era aggrapparsi alle spalle di Hyungsik, l'amico fidato del suo fratellone.

Ben presto i due cominciarono a convivere, inizialmente tutto rientrava nella normalità: il maggiore si comportava bene e si prendeva cura di Jungkook. Ma dopo che cominciarono a passare le settimane, i mesi tutto cominciò cambiare velocemente e il minore non riuscì più a gestire la cosa tanto che la situazione gli sfuggì di mano. Non sapeva che in realtà non l'aveva mai avuta sotto controllo.
Hyungsik aveva cominciato a bere, a rincasare tardi la sera, a picchiare senza valide ragioni il moro. Abusò di lui e gli rubò l'innocenza. Distrusse la sua sanità mentale e lo fece cadere all'interno di un limbo ricolmo di oscurità e tristezza, nel quale alloggiò per quasi quattro infernali anni. Anni che cominciarono ad affievolirsi e svanire lentamente nella mente del ragazzo da quando nella sua vita, nella sua quotidianità, era entrata a far parte una testolina ossigenata.

Taehyung era entrato nella vita del minore improvvisamente, come quando in piena estate arriva la prima neve e ti lascia senza fiato per lo splendore: sorprese tutti quanti del suo arrivo, lasciando un'incredibile gioia all'interno dei loro petti. Lentamente stava annientando i demoni del passato di Jungkook, combattendoli un per uno come un moschettiere. Era lo spiraglio di luce infondo al tunnel, la fine di un lungo tragitto buio e l'inizio di uno nuovo altrettanto pieno di luce e calore.

Taehyung era l'amore mancato nella vita di Jungkook.

Erano circa le 10 di mattina e il biondo stava ancora dormendo beatamente sul letto d'ospedale che aveva condiviso la notte precedente con Jungkook. Quest'ultimo si trovava sotto la doccia con un sorriso da ebete stampato in volto ripensando alle parole che si erano detti lui e il maggiore solo poche ore prima. Era immerso tra i suoi pensieri che non sentì l'arrivo di Roseanne in camera. La ragazza ridacchiò quando video la figura dormiente di Taehyung e si avvicinò verso di essa, sedendosi poi ai limiti del materasso per richiamarlo. «Tae.» prese a scuoterlo con delicatezza. «Svegliati pigrone, tra poco Kookie verrà dimesso.»

Dalla bocca del maggiore uscirono suoni sconnessi e privi di senso mentre si rigirava su sé stesso ignorando la voce della rossa. Questa sospirò ridendo. «D'accordo, se non ti sveglierai vorrà dire che dirò a Jungkook che hai una cotta per lui.»

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