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Quella mattina Jungkook si svegliò con un profumo addosso che non gli apparteneva. Sentiva un lieve solletico sul petto nudo e qualcosa, o meglio qualcuno, cingergli i fianchi.
Era una sensazione che non aveva mai provato quella di svegliarsi con qualcuno al suo fianco e, benché apprezzasse quella strana ma piacevole atmosfera, si chiedeva il perché avesse il lato sinistro del materasso occupato da una figura apparentemente a lui ancora sconosciuta.

Aprì lentamente gli occhi e si portò una mano su di essi per stropicciarli. Sollevò il ciuffo di capelli ribelli che gli ricadeva sullo sguardo e alzò di qualche centimetro la testa per osservare meglio intorno a sé; il corpo dormiente e caldo di Taehyung era delicatamente steso di fianco al suo. I loro petti nudi si sfioravano e un braccio del biondo circondava in maniera possessiva il busto del corvino. Il viso del ragazzo di incastrava perfettamente nell'incavo del collo del corvino e quest'ultimo poteva benissimo avvertire il respiro caldo del suo hyung sulla propria pelle.
Una scarica di brividi gli attraversò la spina dorsale quando proprio questo mugolò qualcosa di incomprensibile prima di accoccolarsi maggiormente al corpo del più piccolo.

A Jungkook gli ci volle qualche minuto per elaborare al meglio la situazione e fu proprio quando sentì tutti i suoi neuroni lavorare e svegliarsi piano piano che si fece prendere dal panico nel ricordare ciò che era avvenuto la sera precedente. Non capiva come Taehyung potesse essere arrivato dritto nel suo letto e come entrambi avessero trascorso la notte abbracciati con solo un paio di boxer a coprirli.

Il corvino saltò in aria quando la più improbabile delle idee gli balenò in testa. Si mise eretto sullo scomodo materasso e involontariamente spinse via il corpo del suo vicino di casa, che per l'improvviso movimento si svegliò spaventato. Jungkook si portò il lenzuolo a coprirgli il busto nudo e guardò terrorizzato Taehyung che ancora non aveva capito cosa fosse appena successo.

«Che succede?» mugolò con la voce ancora impastata dal sonno il biondo osservando distrattamente e in maniera confusa il minore che tentava di coprirsi il petto nudo nel migliore dei modi.

«Che cosa... che cosa ci fai nel mio letto? Perché stavamo dormendo insieme?» chiese con una nota di disperazione nella voce.

Taehyung si grattò la testa confuso e si guardò intorno, costatando che non si trovava né nella sua camera né nel salotto del corvino, luogo in cui avrebbe dovuto trascorrere la notte.

Jungkook, non ricevendo alcuna risposta, si innervosì maggiormente perciò riprese a parlare. «Cosa è successo ieri sera? Cosa abbiamo fatto? Taehyung-»

«Wow, calmati piccoletto. Non sono abituato a sentire così tante domande da appena sveglio.» sbadigliò il biondo tentando invano di far ridere il minore.

«Taehyung, sono serio. Cosa è successo?»

«Jungkook, non è successo niente. Sta' calmo, non sono uno di quei tipi che va a letto dopo solo pochi giorni di conoscenza. Probabilmente eravamo entrambi molto stanchi e ci siamo addormentati qui in camera tua.» tentò di tranquillizzarlo e fortunatamente ci riuscì, infatti vide il ragazzo tirare un sospiro di sollievo e annuire prima di chiudere nuovamente gli occhi e appoggiare il capo contro il cuscino.

«Ma che ore sono?»

«Le 8:30.» rispose distrattamente Jungkook osservando l'orario dalla sveglia che si trovava sul suo comodino.

Taehyung improvvisamente saltò giù dal letto e corse per l'intera stanza nel tentativo di cercare i suoi vestiti, ma evidentemente qualcuno voleva giocargli un brutto scherzo e questi erano spariti magicamente.
«Merda, sono in ritardo e non trovo i miei vestiti.»

«In ritardo per cosa?» chiese curioso il più piccolo ritornando seduto sul materasso.

«Ho un colloquio di lavoro alle 9:00, non posso fare tardi.» piagnucolò il biondo sedendosi sul letto arreso. Sembrava proprio un ragazzino in quel momento.

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