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Erano trascorsi ormai un paio di giorni da quando Jungkook aveva chiesto l'aiuto di Roseanne. Ogni mattina si recava in biblioteca dall'amica, la quale lo stava aiutando ad organizzare alla perfezione la sorpresa per Taehyung. Il povero ragazzo era all'oscuro di tutto quanto ed ormai ogni giorno veniva abbandonato dal proprio amato nel loro letto consumato dall'amore e dalla passione.

Ciò che stavano organizzando i due ragazzi non era nulla di troppo particolare, Jungkook non amava essere eccentrico o vistoso. Non rientrava tra le sue caratteristiche fare le cose in grande. Temeva che ciò che stava facendo non fosse abbastanza per far capire a Taehyung cosa realmente provasse, aveva davvero tanta paura. Eppure credeva che non esisteva luogo migliore in cui fare la proposta al biondo se non quello in cui dove tutto era iniziato tra di loro.

Era finalmente giunto il fatidico giorno ed il moro stava uscendo dalla biblioteca, dove era andato per poter definire gli ultimi dettagli assieme all'amica, e soprattutto per non lasciarsi prendere dal panico e dalla paura a causa di un possibile rifiuto da parte di Taehyung.
Era tardo pomeriggio quando stava attraversando la strada dritto per tornare a casa, o meglio; per andare a prendere il biondo. Il crepuscolo segnava l'arrivo dell'imminente luna e, con questa, del buio della notte mentre il ragazzo bussava alla porta del vicino con un'insolita e terribile ansia.

«Finalmente sei tornato!» sorrise il maggiore circondando il collo della sua persona preferita con le braccia per poi unire con un semplice gesto le loro labbra che per troppe ore erano state private le une dalle altre. «Mi chiedo cosa tu vada a fare ogni giorno da Rosie dato che non lavori nemmeno più lì.» sussurrò con un adorabile broncio in viso.

«Lo sai che non voglio che si senta messa da parte da me. È pur sempre la mia migliore amica, Tae.» ridacchiò leggermente circondando la vita del ragazzo con le forti braccia sperando di poter sviare la conversazione ad altro.

«Ma certo che si, non metto in dubbio questo - rise il ragazzo accoccolandosi al petto del moro - solo che vorrei passare più tempo assieme a te.» sbuffò guardandolo dal basso con occhi da cucciolo bastonato, facendo si che Jungkook si perdesse in quello sguardo che era capace di leggergli l'anima come nessun altro. «Ma comunque! Adesso sei qui con me ed è questo che conta - ridacchiò allontanandosi di qualche passo dalla figura dell'altro-. Vieni, guarda cosa ho trovato frugando un po' tra gli oggetti che mi ha lasciato mia nonna» lo afferrò per un polso trascinandolo all'interno della casa per potergli mostrare la sua scoperta. «Sono dei suoi vecchi diari di quando era giovane. Credo che perlopiù parlino di quando si è innamorata di mio nonno.»

«Tae, aspetta-» Jungkook si fermò improvvisamente liberandosi dolcemente dalla presa del maggiore. Era giunto il momento.

«Che succede, Kookie?»

«In realtà io avevo pensato ad una cosa-» parlò con voce tremante nascondendo le mani sudate all'interno della giacca jeans. «Ti va di uscire?»

«Uscire? Per andare dove?» chiese perplesso il biondo.

«Diciamo che non ho trascorso tutte queste giornate da Rosie per vedere quella faccia da idiota del suo nuovo collega.» ridacchiò pensando a come quel ragazzo interrompeva sempre le loro conversazioni soltanto per recare disturbo.

«Non ti seguo.» si limitò a rispondere Taehyung non capendo dove volesse andare a parare il ragazzo e a cosa si stesse riferendo.

«Tae, ho organizzato una cena solo per noi due al nostro posto.» rivelò tutta d'un fiato Jungkook con un coraggio che non sapeva di possedere, lasciando  il più grande senza fiato.

«Davvero? Dici sul serio?» lo sguardo dell'ossigenato si brillò di luce propria nell'udire quelle parole.
Saltò d'improvviso tra le braccia del moro aggrappandosi al suo collo e circondando la sua vita stretta con le proprie esili gambe. «Sei fantastico. Ti amo ti amo ti amo!» urlò cominciando a lasciargli sul volto migliaia di piccoli e delicati baci, che solleticavano leggermente la pelle del ragazzo più piccolo.

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