Il sole era ormai sorto, la notte buia e fredda aveva lasciato spazio ai calorosi raggi che lentamente stavamo riscaldando quella mattinata primaverile. Taehyung si svegliò con un sorriso da ebete stampato in volto che scomparve improvvisamente quando avvertì uno spazio vuoto al suo fianco. Si girò e rigirò tra le calde coperte per capire cosa ci fosse di sbagliato, ma solo quando aprì gli occhi facendo mente locale si rese conto che era ormai da solo in quel letto e del corvino alcuna traccia. Allungò una mano verso il materasso vuoto e lo accarezzò lentamente, come se così facendo potesse riuscire a toccare e percepire la figura mascolina di Jungkook.
Sospirò e con una mano si stropicciò gli occhi ancora mezzi chiusi, mettendosi successivamente seduto. Controllò il comodino con la speranza di trovare un bigliettino da parte del minore, ma tutte le sue aspettative vennero immediatamente bruciate non appena si rese conto che non vi era nulla sul mobile fuorché una lampada da notte ed il suo cellulare.
«Magari ha lasciato un messaggio..» sussurrò accendendo lo schermo speranzoso, la quale luminosità colpì in pieno gli occhi ancora assonnati del ragazzo. «Niente, nemmeno un messaggio.» sbuffò rumorosamente lanciando il telefono sul letto con menefreghismo prima di passarmi una mano sul viso. Scostò le coperte da sopra le sue gambe, ignorando l'improvviso impatto con il freddo mattutino; nonostante fosse Primavera, il tempo non era sempre dei migliori e la mattina specialmente il biondino si ritrovava a soffrire parecchio il freddo.
Sì alzò per dirigersi in salotto, dove ad aspettarlo vi era un Jimin pimpante mentre preparava le proprie valigie.
«Buongiorno Jiminie.» passò dritto per il salotto andando direttamente in cucina per poter mettere qualcosa sotto i denti sentendo lo stomaco brontolare.
Il nominato, dal canto suo, corse dietro all'amico notando quanto fosse abbattuto già di prima mattina (cosa che non era assolutamente da lui) e lo abbraccio da dietro. «Ciao ciao Taehyungie.» sorrise stampando un sonoro bacio sulla morbida guancia del biondo. «Perché questo muso lungo? Dovresti essere felice, ho visto Jungkook scappare questa mattina.» affermò con tono ammiccante e provocatorio, assumendo anche un'espressione che avrebbe messo inquietudine a chiunque.
«Hai detto bene, Jimin-ssi. È letteralmente scappato.» prese posto su uno sgabello posto di fronte alla penisola ed afferrò il pacco di cereali, cominciando a versarne una quantità smisurata all'interno della propria tazza.
«Cosa? Scappato? Un momento.. e ieri sera? Cosa è successo ieri sera?» rizzò immediatamente la schiena e si mise sull'attenti come un bravo cane da guardia non appena sentì le parole dell'amico.
«Gli ho confessato quello che provo per lui-»
«E lui? Cos'ha fatto? Si è approfittato di te? Ti ha fatto del male-»
«Jimin calma, io sto bene. Kookie non si è approfittato di me, mi ha solo chiesto del tempo.. ma temo che lui si voglia tenere lontano da me.» ammise le sue paure e preoccupazioni all'amico con capo chino e lacrime agli occhi. Ultimamente non faceva altro che piangere, era così estenuante.
«Io gli spacco la faccia-»
«Sta' fermo dove sei.» l'afferrò dal braccio bloccandolo sbuffando sonoramente. «Non complichiamo maggiormente le cose, per favore.»
«Ma TaeTae, come puoi chiedermi di restar con le mani in mano mentre stai soffrendo per quello lì? Io oggi andrò via e non voglio lasciarti solo in questa situazione.»
«Lo c-capisco e ti ringrazio per questo, m-ma picchiare Jungkook non è la giusta risposta alle cose.» ridacchiò, anche se ormai le prime goccioline avevano cominciato a scendere ininterrottamente dai suoi occhi color pece. Il corvino non aspettò neanche mezzo secondo per abbracciare e confortare il proprio migliore amico. Fin troppe volte i due ragazzi si erano ritrovati in quella situazione e Jimin sperava con tutto sé stesso che non accadesse più. Troppe volte la gente aveva ferito il biondo, troppe volte si erano approfittati della sua bontà e della sua gentilezza ed era stanco di tutta questa cattiveria. Stanco perché una persona come Taehyung meritava tutto l'amore possibile ed inimmaginabile, non meritava di soffrire specialmente per coglioni che non lo meritavano affatto. Era fermamente convinto che Jungkook non lo meritasse, ma finché l'amico non lasciava perdere nessuno poteva fermarlo dall'agire. Era testardo e determinato e non si sarebbe arreso facilmente.
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Beautiful Mess
Fanfiction[IN FASE DI REVISIONE + AGGIORNAMENTI LENTI] La vita non è mai stata dalla parte di Jungkook, l'ha sempre maltrattato e deluso. Dopo la morte dei suoi genitori, il giovane ragazzo si ritrova a dover abbandonare gli studi per poter lavorare e riuscir...