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Josh's POV
Come da tradizione, il compleanno di Alan, mio padre, sarebbe stato trascorso in famiglia. Era davvero strano che noi 4 fratelli fossimo sul punto di riunirci di nuovo a Philadelphia dopo tanto tempo. Considerata la mia grande differenza d'età rispetto a loro ero l'unico che aveva da poco lasciato la casa e la città.
In realtà, allontanarmi da New York nell'ultimo periodo era divenuto quasi un peso perché significava distanziarmi da Rhey.
Nonostante fosse una relazione di soli 4 mesi, sentivo che tra noi si sarebbe potuta creare una vera e propria storia importante e stabile.
Mi piaceva, non solo nel suo aspetto fisico ma anche nel suo aspetto interiore.
Ci incontrammo ad un party universitario e da quel momento non ci separammo più.

"Amico, come sta andando la festicciola familiare?"
Riconobbi la voce proveniente dagli auricolari e l'umorismo tipico di Andrew fin da subito. Lo conoscevo da quando eravamo bambini ma per un periodo di tempo ci allontanammo, fu  solo grazie ad una festa universitaria che cominciammo a riavvicinarci.
Come dimenticare quella serata, la peggiore della mia vita e allo stesso tempo la più strana, che tutto ad un tratto si ripropose tra i miei pensieri.

Flashback
"Ehi famiglia" - affermai aprendo la porta di casa di Cory.
Erano tutti lì, ai loro soliti posti. Cory seduto a capo tavola; alla sua destra c'erano Topanga e Auggie, il mio piccolo nipote; alla sua sinistra invece c'erano Riley e ovviamente anche Maya era lì.

Maya
Che strano era adesso pensare nuovamente a lei dopo tutto quel tempo trascorso senza vederla né sentirla, probabilmente circa 8/9 mesi. In realtà, gli ultimi incontri furono di sfuggita.

"Fratello!" - affermai avvicinandomi a Cory.
"Fratello!"
"Si certo, non mi interessa... Riley non dovremmo andare a scuola... qui non c'è nulla che mi interessi"
Le parole di Maya fecero sì che io poggiassi i miei occhi su di lei. Era seduta sulla panca, radiante come sempre, con il corpo chinato in avanti, concentrata sull'osservazione delle sue unghie. Era davvero strano che non avesse ancora agito in maniera strana, che non mi fosse saltata addosso, che non mi avesse ancora abbracciato. Era forse questa una tattica?
Senza volerlo una serie di domande si fecero spazio nella mia mente.
"Ho una cosa da fare e voglio farla con voi" - affermai avvicinandomi al tavolo che Riley e Maya avevano appena abbandonato - "la busta che ho qui arriva dall'università di New York, questa lettera mi dice dove starò per i prossimi 4 anni"
Alle mie spalle sentì le loro voci.
"Oh ci stiamo fermando per ascoltare?" - chiese Riley rivolgendosi a Maya
"No, mi sto solo riposando, non sono così immatura come prima"
"Buona fortuna Josh!" - Affermò Riley avvicinandosi alla porta di casa.
"Si ciao, non mi interessa" - fu la volta di Maya che non mi degnò di alcuno sguardo e uscì lasciando la porta alle sue spalle.
"È una mia idea o Maya è più matura rispetto alle altre volte? La cosa mi intriga"
Quelle parole uscirono spontaneamente dalla mia bocca, lasciai fluire i miei pensieri stupendo Cory e Topanga ancora seduti a tavola.
Quasi come se avessi scatenato un uragano, sentì alle mie spalle il rumore di una porta che si spalancava, scarpe con il tacco che colpivano il parquet e quella voce ormai a me familiare.
"Dove andraiii?"
Ad un tratto un peso si accumulò sulle mie spalle, Maya era completamente aggrappata a me, non potevo lasciarla cadere ma cercai di farla scendere, era questo ciò che volevo veramente?
"Levati di dosso furetto!" - affermai lottando contro di lei ancora agghindata al mio corpo.
"Dammela" - Affermò afferrando la lettera tra le mie mani.
"Ne va della mia vita"
"E della mia no?" - chiese togliendo la carta attorno alla lettera.
"Gentile signor Boing" - cominciò a leggere la lettera modificando il testo - "quest'anno accettiamo solamente esaminandi sposati"
"Non è quello che dicee" - affermai cercando di farla scendere dalle mie spalle.
"Quindi ci dispiace informarla che..."
"Dispiace informarmi che..." - affermai questa volta calmandomi, solamente interessato a ciò che Maya era sul punto di leggere.
"Ci dispiace informarla che trascorrerà i prossimi 4 anni a New York con Mayaaa" - Affermò festeggiando e lasciando la mia schiena, provocando in me un vuoto.
"Ce l'ho fatta?" - chiesi ancora incredulo voltandomi verso di lei, aprendo le mie braccia pronto ad un lungo abbraccio.
"Ce l'abbiamo fatta, congratulazione Josh" - Affermò lei soddisfatta, pronta ad avvicinarsi a me per ricevere quell'abbraccio che in realtà sfortunatamente fu reso impossibile dall'arrivo dei miei familiari che si intromisero abbracciandomi provocando la caduta di Maya sul divano.
"È fenomenale e un mio amico che è lì darà una festa per presentarmi delle studentesse"
"Quando andrai alla festa?" - la domanda di Maya mi preoccupò, voleva fare qualcosa?
"Stasera alle 10"

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