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Maya's POV
"Buon San Valentino tesoro" - Affermò Riley abbracciandomi.
"Anche a te che... almeno hai un fidanzato" - dissi io ridendo mentre mi allontanavo dalle sue braccia.
"San Valentino è la festa di coloro che amano, non di coloro che hanno un fidanzato, può essere anche amore per un'amica, per una sorella"
"Beh allora sei tu il mio Valentino" - affermai stringendola forte a me.
"Sei davvero sicura che non vuoi trascorrere la serata con Lucas?" - chiesi io preoccupata.
"No tesoro, trascorreremo la serata tuti insieme, non ti lascerò da sola a casa"

Diverse ore dopo
*Maya* Buon compleanno Josh!
Premetti il pulsante invia e tornai a volgere la mia attenzione ai miei amici radunati all'interno di un fast food di New York.
Avevamo deciso di trascorrere il San Valentino tutti insieme, celebrandolo come un qualunque altro venerdì.
"Allora, qualche ragazza si è fatta avanti con voi durante questa giornata in cui si celebra l'amore?" - chiesi io ironica senza staccare però gli occhi dal menù.
"Tu credi?" - chiese Zay seriamente - "nessuna, davvero nessuna, tutte impegnate"
"Beh, ti capisco" - affermai io guardandolo negli occhi.
Non soffrivo nel non avere un fidanzato in realtà, anche se erano oramai trascorsi 9 mesi dalla rottura con Nathan e mi avrebbe fatto davvero piacere vivere una nuova esperienza.
"E tu Farkle?" - chiese Lucas incuriosito.
"Beh no" - Affermò lui soddisfatto così.
La nostra conversazione fu però interrotta dall'arrivo del cameriere che prese le nostre ordinazioni.

Mentre mi dirigevo al bagno del locale mi imbattei in un volto conosciuto, seduto ad un tavolo abbastanza distante dal nostro.
Osservai con attenzione quella figura e, vedendo Josh di spalle, mi resi conto che quella  che stavo guardando era la sua ragazza. Ricordai quella foto poggiata sul comodino di Josh e la ricollegai al volto lì presente.
Cercai di non farmi prendere dal panico, che motivo ne avrei avuto?
Mi diressi verso il bagno e cercai di evitare il contatto visivo con Josh, non volevo disturbare la coppia.
Credevo di esserci riuscita fino a quando non sentì la voce di Josh pronunciare il mio nome.
Mi girai verso la coppia, fingendomi stupita nel vederli lì.
"Sei tu Maya!"- Affermò lei abbozzando un sorriso - "Josh mi ha parlato varie volte di te"- Affermò lei guadagnandosi uno sguardo confuso da parte di Josh, forse anche leggermente infastidito.
Mi chiedevo in che contesto Josh le avesse parlato di me.
"Si, sono io" - affermai gesticolando.
"Piacere, Rhey" - disse porgendomi la mano.
"Piacere mio" - sorrisi prima di afferrare la sua mano.
"Sei qui con Riley?" - chiese Josh incuriosito e il mio sguardo si posò su di lui.
"Si, Riley e il resto del gruppo"
Dopo un attimo di silenzio, capì che era il momento adeguato per lasciare i due.
"Vado, è stato un piacere conoscerti Rhey" - affermai chinando leggermente la mia testa - "ti rinnovo gli auguri" - affermai voltandomi verso Josh.
"Ti ringrazio, passerò al tavolo a salutare tutti, ci vediamo dopo" - Affermò lui rivolgendomi un tenero sorriso.

Josh's POV
Diversi giorni dopo
Ero all'interno dell'auto, con destinazione il market della zona quando riconobbi il volto di Maya che stava passeggiando per le strade di New York.
Erano le 15, uno dei pochi momenti in cui quella zona della città non era trafficata, così che approfittai della mancanza di automobili in circolazione e mi accostai al marciapiede.
"Cosa ci fa questa ragazza tutta sola?" - chiesi sporgendomi dal finestrino.
In un primo momento ricevetti uno sguardo infastidito, probabilmente Maya credeva che fossi uno sconosciuto. Successivamente, mi riconobbe e la sua risata si fece spazio.
"Ho appena terminato le lezioni" - Affermò poi indicando lo zaino -"tu?"
"Il frigo di casa mia necessita rifornimento"
"Il market infondo alla strada ha cose davvero buone" - Affermò Maya indicandolo.
"Guarda caso ero diretto proprio lì" - dissi sorridendo - "fai lì la spesa?"
"A volte" - Affermò in maniera distratta. Era intenta a raccogliere il telefono dallo zaino, da cui guardò l'orario.
"Oh no, sono in ritardo per la metropolitana" - Affermò quasi disperata. Era così semplice e naturale, sapevi sempre di essere a contatto con la Maya reale, mostrava sé stessa in ogni situazione, nascondeva solamente la sua debolezza.
"Sei così buffa" - affermai ridendo.
"Beh vorrei vedere te al mio posto" - Affermò sfidandomi e ridendo.
"Dai ti accompagno io" - dissi facendole cenno di salire sull'auto.
"Non vorrei rovinare i tuoi piani, inoltre, ti devo già un favore, se continuo così avrò veri e propri debiti" - la sua buffa risata si faceva spazio contagiandomi sempre più.
"Potrai estinguere parte del tuo debito facendomi compagnia al market"
Maya entrò in auto e il suo profumo pervase le mie narici, i suoi lunghi capelli biondi erano illuminati dal sole che rendeva i suoi occhi ancora più chiari, lo notavo osservando e seguendo i suoi movimenti.
"Cosa c'è?" - chiese sorridendo mentre mi catturò a guardarla.
"Nulla" - affermai distogliendo lo sguardo - "andiamo?"

"Patatine fritte?" - chiese lei guardandosi intorno - "ti consiglio queste, sono davvero buone"
"Sei un'ottima compagnia per la spesa" - affermai raccogliendo la busta dal congelatore del market.
"Solo per quello?" - chiese lei facendo il broncio.
"No, non solo" - affermai io con un espressione seria.
Conoscendo Maya, potevo dire che stesse scherzando ma io ero serio, era davvero di ottima compagnia.
"Non credi sia strano che da quando sei venuta a Philadelphia ci incontriamo continuamente? Non ci vedevamo da un'eternità prima di quel momento!" - affermai io una volta raggiunta la cassa.
"Si, è davvero strano. Quasi come se fosse il destino a decidere per noi" - disse lei facendo spallucce.
Rimase, però, ferma la sua attenzione sui prodotti all'interno del carrello.

"Grazie per avermi riaccompagnata" - disse lei sorridendomi.
Era poggiata sul finestrino aperto dell'auto, con il suo volto all'interno di essa.
"Ti devo ancora un favore"
"È tutto okay" - affermai io sorridendole - "è stato un piacere, so che quando ne avrò bisogno potrò contare su di te"
"Certo, ciao Josh" - sorrise e si voltò, andando via.

Quasi come se fosse il destino a decidere per noi
Questa frase pronunciata da Maya rimbombava nella mia testa mentre, in giro per New York, mi spostavo con l'auto per raggiungere il mio appartamento dove mi aspettava Rhey.
Sembrava quasi che questa volta fosse davvero il destino a far si che ci incontrassimo frequentemente e a questa cosa, seppur all'inizio non ci diedi alcun peso, adesso cominciava ad intimorirmi e non capivo il perché.

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