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Josh's POV
Diversi giorni dopo

Ero sul divano a guardare una serie tv quando sentì il campanello della porta. Mi chiedevo chi potesse essere, considerando che non aspettavo nessuno. Inoltre, Rhey avrebbe trascorso tutta la giornata all'università.
"Maya" - affermai sorpreso nel vederla dall'altro lato della porta.
"Josh" - mi chiamò sorridendo - "disturbo?"
"Certo che no, entra" - affermai spostandomi al lato della porta - "non mi aspettavo di vederti qui"
"Perché potrei crearti problemi con la tua fidanzata?" - chiese lei senza guardarmi negli occhi.
"Perché normalmente sono io a invitarti o a chiederti di trascorrere del tempo insieme"
Mi andai a sedere sul divano e feci segno di raggiungermi lasciandole dello spazio - "e sono sicuro di sapere quale sia il motivo"
"Quale?" - chiese sedendosi accanto a me e guardandomi incuriosita.
"Hai paura di crearmi problemi con Rhey"- affermai ripetendo le sue stesse parole menzionate precedentemente.
Il fatto che non avesse negato ma avesse solamente abbassato la testa mi fece capire che avevo ragione.
"Non mi crei alcun problema, te l'ho già detto, Rhey sa tutto e sa che ora siamo amici"
"Okay" - Affermò prima di rivolgermi nuovamente lo sguardo - "sono venuta qui per portarti questo"
Raccolse la busta che aveva portato da cui cacciò due sacchetti di Shake Shack, la mia paninoteca preferita.
"Tu sei un ottimo osservatore, io sono un'ottima ascoltatrice e beh... avevo ancora un debito e voglia di panino" - Affermò ridendo.
"Maya, stavo scherzando, non volevo che facessi tutto ciò, non era necessario"
"Cosa avevi detto a me?" - chiese lei fingendosi pensierosa -"oh adesso ricordo... smettila di dirmi «non è necessario» " - Affermò ridendo.
La sua risata contagiò anche me, come al solito.
"Dai vieni" - Affermò lei raccogliendo la mia mano - "andiamo a mangiare, sono affamata"
Ci spostammo dal divano al tavolo, le nostre mani erano ancora legate, fu un gesto spontaneo a cui, probabilmente, lei non aveva fatto caso mentre io in quel breve tragitto gettai più di uno sguardo ad esse e a come si incastrassero perfettamente.

"Che ne dici di fare un gioco?" - chiesi mentre mordevo il panino.
Maya alzò un sopracciglio, sorridendo leggermente, voleva sapere di cosa stessi parlando.
"Ci facciamo l'un l'altra 3 domande, su qualcosa che vogliamo sapere dell'altro"
Dopo che accettò, io iniziai.
"Che università hai intenzione di frequentare?"
"Mi piacerebbe la NYU, non prendermi per pazza... ha un'ottima offerta a livello artistico, l'alternativa sarebbe la Columbia o l'università di Stanford che è davvero distante quindi renderebbe tutto molto più complicato"
"Ne è passato di tempo da quando eri una bambina ribelle che non voleva studiare"
"Beh" - Affermò dopo aver sorseggiato la Coca-Cola nel suo bicchiere - "sono cresciuta, adesso so quanto sia importante studiare per gettare le basi per un buon futuro"
"Discorso davvero maturo" - affermai sorridendole.
"Tocca a me... cosa vorresti fare una volta terminata l'università?"
"Mi piacerebbe lavorare in uno studio dentistico ovviamente, con la speranza di poterne aprire uno mio in futuro"
"Progetto ambizioso" - Affermò lei sorridendomi.
Aveva terminato il suo panino e aveva poggiato il suo volto sulla sua mano, era così immersa nella nostra conversazione.
"Suppongo anche il tuo" - dissi ricercando un contatto visivo.
"Mi piacerebbe aprire una galleria d'arte e continuare a dipingere, so che è una vera utopia"
"Non lo è, so che puoi farlo" - affermai ricambiando il suo tenero sorriso.
"È arrivato il momento di lavare i piatti e soprattutto di farti un'altra domanda" - Affermò alzandosi dalla sedia e rompendo il nostro contatto visivo.
Raccogliemmo le varie cose poggiate sul tavolo e ci avvicinammo al lavabo. Eravamo l'uno al fianco dell'altra, mentre Maya lavava le stoviglie, io le asciugavo. Una coppia perfetta!
"Allora" - Affermò lei mentre utilizzava la spugnetta per pulire un piatto - "cosa ti piace di me?"
Fu una domanda che nacque dopo un momento di ragionamento, aveva aspettato qualche secondo prima di pormela.
"La tua grinta, il tuo coraggio e la tua maturità... oh anche la tua simpatia" - affermai gettandole uno sguardo. Riuscivo a intravedere il sorriso che si nascondeva dietro quelle ciocche di capelli - "e i tuoi occhi"
Quest'ultima affermazione là pronunciai con molta più serietà, il che fece sì che lei si voltasse verso di me e mi sorridesse.
"E a te?"
Mi gettò uno sguardo, ci pensò per un attimo e mi rispose.
"La tua bontà, il tuo cuore d'oro, a volte anche la tua razionalità che a me manca" - disse guardandomi negli occhi mentre mi volgeva l'ultima stoviglia lavata.
"E il tuo sorriso" - Affermò allontanandosi dall'angolo cucina e osservando la città dall'altro lato della finestra.
"Quando mi farai vedere qualcuno dei tuoi dipinti?" - chiesi curiosamente, cambiando totalmente la tematica del discorso.
Sarebbe stato come conoscere una parte nascosta di lei, e quale sarebbe miglior modo di conoscere una persona se non quello di scoprire ciò che meno viene mostrato?
Mi resi conto di quanto, nonostante io e Maya ci conoscessimo bene da diversi anni, in queste poche settimane stavamo costruendo un rapporto molto più maturo e una conoscenza molto più intima e profonda.
"Mi dispiace" - Affermò voltandosi verso di me e sorridendo - "hai terminato le domande a disposizione"
La sua risata provocò la nascita della mia.
Ero davvero curioso e sapevo che prima o poi avrei visto qualcosa.
"Qual è il tuo cartone preferito?" - chiese ridendo.
"Non lo so, credo Nemo" - affermai io accompagnando, poi, la sua risata.

"Credo sia arrivato il momento di tornare a casa" - Affermò Maya avvicinandosi alla porta.
Erano trascorse diverse ore dal suo arrivo nell'appartamento.
"Ci vediamo in giro suppongo" - le dissi prima di aprire la porta.
"Certo che si" - Affermò lei sorridendo.
Quando però aprì la porta per permetterle di uscire trovai avanti ai miei occhi Rhey, la quale si trovava dall'altro lato della porta.
Sul suo volto era presente uno sguardo confuso.
"Maya, non mi aspettavo di trovarti qui" - Affermò lei incuriosita.
"Stavo giusto andando via" - le disse con uno sguardo preoccupato - "ci vediamo"
Rivolse una rapida occhiata a noi due, prima di abbandonare rapidamente la zona.
"Che ci fai qui?"
"È una novità che io sia qui? Sono due mesi che conviviamo" - Chiuse la porta e si diresse verso la camera da letto, dove lasciò il suo zaino.
Io la seguì.
"Credevo che tornassi in serata, ecco tutto"
"Quindi questa è una buona scusa per trascorrere del tempo con altre ragazze?"
Percepivo la sua gelosia, era evidente.
"No Rhey, e in più quella 'ragazza' è Maya, sai che è parte della mia famiglia" - dissi abbandonando la camera da letto, già stanco di quella discussione.
"Il problema è proprio questo Josh!" - esclamò lei seguendomi - "so cosa c'è stato tra voi"
"Qualora provassi ancora dei sentimenti per lei, lascerei te"

Maya's POV
"Ehilà tesoro" - sentì la voce di Riley proveniente dagli auricolari - "che fine avevi fatto?"
"Ero da Josh" - affermai dopo aver esitato per un momento.
"Zio Josh?"
Dal tono della sua voce percepivo lo stupore.
"Si, avevo una sorta di 'debito' con lui e volevo ripagarlo" - affermai continuando a camminare, in direzione casa.
"Riesco a percepire che c'è altro... si sente dal tuo tono di voce, sai che ti conosco tesoro"
Roteai i miei occhi, era incredibile come la mia migliore amica mi conoscesse meglio di come  io stessa mi conoscessi.
"Non è la prima volta che trascorriamo del tempo insieme in queste ultime settimane, oggi sono stata con lui fino a quando è tornata Rhey"
"Maya, tu sai che io credo ci sia una sorta di connessione tra te e zio Josh, no? E credo che a questo punto lo sappia anche tu. Tutti lo percepiscono e tra non molto sicuramente lo capirà anche Rhey... adesso sta a te e Josh capire a cosa questa connessione vi porterà e agire di conseguenza" - si prese una breve pausa e poi riprese - "come percepisci tu questa connessione? Come semplice amicizia o come qualcosa in più?"
Quella domanda mi mandò letteralmente in crisi. Era arrivato il momento di capire cosa provavo.

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