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Il giorno dopo
Josh's POV

"Quindi vi vedrete oggi?" - chiese Andrew osservandomi attentamente mentre cercavo una maglia da indossare.
Era venuto nel mio appartamento per trascorrere del tempo insieme e l'avevo aggiornato rispetto a tutto ciò che stava accadendo con Maya.
"Si, mi ha chiesto di aiutarla nuovamente in matematica e ho pensato di approfittarne per fare una passeggiata in spiaggia, l'alternativa sarebbe stata trascorrere il pomeriggio da solo, quindi ho pensato: perché no?" - affermai mentre mi muovevo all'interno dell'appartamento per raccogliere tutto ciò di cui avevo bisogno.
Andrew, nel frattempo, seguiva ogni mio movimento, scrutandomi attentamente.
"La cosa si fa sempre più interessante amico, recapitolando, si suppone che Maya abbia ancora un interesse nei tuoi confronti, tu senti la necessità di stare con lei ma ami Rhey. Non vorrai mica stare con entrambe?" - chiese lui confuso.
"Certo che no Andrew, mi trovo in difficoltà. Voglio vedere Maya e capire fin dove questa cosa può arrivare, magari si tratta semplicemente di nostalgia di ciò che avevamo in passato" - affermai io fermandomi per un attimo - "qualora dovessi capire che non è così chiuderei la mia storia con Rhey"
"Josh, la tua risposta è già cambiata" - Affermò lui ridendo - "poco tempo fa mi hai detto che eravate solo amici e che amavi Rhey, che Maya era parte del tuo passato, adesso sei insicuro"
"È un disastro amico, lo so" - affermai poi sedendomi accanto a lui.

Maya's POV
"Hai portato un quaderno e una penna?" - chiese Josh mentre mi osservava entrare all'interno della sua auto.
"Si e soprattutto ho portato la mia buona volontà e la mia simpatia"- affermai sorridendogli dolcemente.
Ricambiò il sorriso e accese l'auto. Il viaggio verso la spiaggia fu davvero divertente, la musica ci accompagnava mentre le nostre risate divenivano sempre più rumorose e i nostri sguardi più profondi. Quando eravamo soli il resto del mondo sembrava scomparire.

Dopo aver trascorso un paio di orette seduti sulla spiaggia a dedicarci a matematica, decidemmo di fare una passeggiata sul lungomare di Brighton beach, che presentava una grande varietà di piccoli negozi.

"Ho voglia di un gelato, che ne dici di prenderlo?" - chiesi fermandomi istantaneamente.
"Ottima idea ma te lo offro io" - Affermò lui posizionandosi avanti a me in modo da impedirmi il passaggio.
"No Josh, non voglio" - dissi io seriamente - "mi hai portata fin qui, mi hai aiutata in matematica, lasciami almeno pagare il gelato"
"Non se ne parla" - Affermò lui ridendo.
"Ah no? Beh allora... te lo impedirò" - dissi io portando le mie braccia al petto.
"E come farai?" - chiese copiando i miei gesti.
"Mi metterò qui, avanti a te e ti impedirò di passare" - affermai io non abbastanza convinta dell'efficacia delle mie azioni.
"Maya, sai che ti posso alzare in un attimo, vero?" - chiese lui ridendo.
La sua risata mi coinvolgeva nonostante cercassi di fingermi seria per rimanere coerente con la mia posizione.
"Si ma so che non lo farai"
Non appena pronunciai quelle parole mi trovai istantaneamente catapultata tra le braccia di Josh, il mio corpo poggiato tra le sue braccia e la sua spalla, quasi come se fossi un sacco.
"Fammi scendere" - dissi tra una risata e l'altra.
"Non ci penso proprio" - Affermò entrando in gelateria.

Mentre mangiavamo, i miei occhi si posarono su quelli di Josh che, ricambiando il mio sguardo, mi sorrise dolcemente.
Dopo quelle ore trascorse insieme, i miei sentimenti non facevano altro che essere più nitidi.
Ero sempre più certa di ciò che provavo e mi sembrava curioso, a tratti incredibile come fossi tornata, a 18 anni, a provare nuovamente sentimenti per lo stesso ragazzo di cui mi ero innamorata già a 13 anni.
E nel suo sorriso che si incrociava con il mio, capì che, probabilmente, qualche strano filo invisibile ci teneva legati.
"Credi nelle seconde chance?" - chiesi poi istantaneamente.
Josh fu colto alla sprovvista, ovviamente non era al corrente di ciò che mi passava per la testa.
"Si" - disse dopo averci pensato un attimo - "credo alle seconde opportunità e credo al destino, a volte bisogna affidarsi e fidarsi della vita perché ci vuole condurre a qualcosa"
"O a qualcuno" - affermai facendo sì che il suo sguardo si dirigesse a me.
Avevo deciso di rischiare, quindi perché non andare fino in fondo?
"Si, probabilmente si" - disse mantenendo il contatto visivo.
Niente mi generava più adrenalina di uno scambio di sguardi, gli occhi sono lo specchio dell'anima, uno sguardo comunica già tutto.
Ma quello scambio fu, purtroppo, interrotto dal rumore della suoneria del telefono di Josh.

"Si Rhey... credo tornerò tra un po'... a dopo"
Riuscivo ad ascoltare solamente le parole pronunciate da Josh e nel mentre mi chiedevo che pensiero lei avesse di me, e cosa sapesse della mia storia con Josh.
"Mi dispiace aver interrotto la nostra conversazione" - Affermò lui portando il gelato alle sue labbra - "se non avessi risposto si sarebbe preoccupata"
"Non c'è alcun problema, lo capisco, è pur sempre la tua ragazza" - dissi cercando di capire quale sarebbe stata la sua attitudine nel sentirmi pronunciare quelle parole.
"Si... lo è" - Affermò con tono incerto, quasi come se stesse chiedendo a sé stesso se davvero lo fosse.
"Non ti vedo così sicuro di ciò" - dissi ridendo.
"Oggi sei estremamente spavalda Maya, cosa ti succede?!" - chiese fingendo fastidio.
"Oh non so" - affermai gesticolando leggermente - "qualcuno ha detto che è il mio coraggio che gli piace, forse l'avevo messo troppo a tacere nell'ultimo periodo"
"E perché?" - chiese catturando il mio sguardo.
"Forse per paura di soffrire" - affermai senza scollare i miei occhi dai suoi - "ma bisogna lottare per raggiungere i propri obiettivi, non credi? O non è stato così che anni fa conquistai il tuo cuore?"
La mia risata emessa a seguito di quella frase fece sì che quella sorta di imbarazzo che si stava generando in Josh svanisse. Sapevo che non fosse qualcosa di negativo, anzi, era segno del suo interesse nei miei confronti.
In quelle situazioni era solito sorridere, guardare altrove e portarsi una mano al mento.
Sapevo quanto fosse difficile confrontarsi con un carattere forte come il mio ma allo stesso tempo ero consapevole del fatto che, un tempo, era ciò che Josh apprezzava di me.

Josh stazionò l'auto in prossimità del mio palazzo e mi gettò una rapida occhiata.
Raccolsi la mia borsa e contraccambiai il suo sguardo prima di volgermi totalmente verso di lui.
"Quando ti rivedrò?" - chiese lui anticipandomi.
"Non lo so" - affermai io voltandomi altrove, nascondendo il sorriso che si stava generando sul mio volto - "sai dove trovarmi"
Mi avvicinai a lui e dopo avergli lasciato un bacio sulla guancia allacciai i nostri sguardi e osservai un certo rossore sulle sue guance.
"Ci vediamo presto" - disse mentre io uscivo dalla macchina.
Mi voltai prima di entrare all'interno del mio palazzo e guardandolo un ultima volta, notai che lui lo stava già facendo.
Sorrisi e mi resi conto che forse questa sarebbe stata la volta buona per noi.

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