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Ciao a tutti!
Siamo giunti al penultimo capitolo di questa storia che per me ha un valore importantissimo.
Se vi va lasciate una stellina e fatemi sapere come credete che finirà la storia d'amore di Josh e Maya. Torneranno insieme o decideranno di chiudere una volta per tutte la loro relazione?


<< Ci sono delle relazioni che non terminano mai definitivamente.
Esiste quella persona che senti che potrebbe interrompere il tuo matrimonio e dire "non farlo, perché tra di noi non è ancora finita".
Io credo che chiunque abbia quella persona che entra ed esce dalla propria vita e con la quale la storia d'amore non finisce mai per davvero.>>
-Taylor Swift


Josh's POV
Una settimana dopo

Aprì gli occhi infastidito dalla luce del sole che raggiungeva il mio letto attraverso la grande finestra che dava sul quartiere di Greenwich Village. Posi la testa sotto il cuscino cercando di riaddormentarmi, invano.
Le ultime erano state delle vere e proprie nottatacce nelle quali l'insonnia aveva preso il sopravvento.
La mia mente viaggiò nuovamente a quella serata in cui tutto era andato a rotoli.

"Sono io a dire basta"
Gli occhi di Maya erano colmi di rabbia e io potevo capirla,  Rhey era agghindata su di me e le sue mani erano sul mio corpo, scena che poteva essere facilmente fraintendibile. Era visibile la forte delusione provocata in lei e mi chiedevo cosa credeva stesse accadendo.
Non avrei mai fatto nulla che potesse ferirla o almeno non volutamente, era stato un gran malinteso.
"Maya" - pronunciai mentre vidi i suoi occhi colmi di rabbia posarsi una volta ancora su di noi. Istantaneamente mi allontanai dal tocco di Rhey ma Maya stava già lasciando la stanza. Seguirla in mezzo all'enorme calca di gente non era facile ma fortunatamente riuscì a non perderla di vista e raggiungere la terrazza verso la quale era andata.
"Va via" - affermò duramente, senza degnarmi di alcuno sguardo.
Aveva capito senza alcun bisogno di voltarsi che la persona alle sue spalle ero proprio io.
Mi sentivo come se mi fosse appena stato conficcato un coltello nel petto, le sue parole erano come lame profonde.
"Non so cosa tu abbia potuto pensare ma qualunque cosa sia, fidati, non è così"
"Non ho pensato nulla" - affermò guardandomi finalmente negli occhi ma in realtà quel suo sguardo non mi rincuorò affatto... anzi mi spezzò il cuore. I suoi occhi erano pieni di lacrime e io mi chiedevo per quale motivo dovessimo trovarci ancora una volta in una situazione del genere.
"Mi tiro fuori" - disse prima far sì che mi trovassi da solo su quella terrazza.

Era passata circa una settimana da quel momento, fase nella quale avevo deciso di dedicarmi solo ed unicamente a me stesso. Maya aveva attraversato i miei pensieri frequentemente ma credevo che fosse giusto allontanarmi da lei per un po'. Se da un lato capivo che la scena vista potesse generare una mal interpretazione e volevo lasciarle i suoi spazi; dall'altro lato, l'idea che avesse così poca fiducia nei miei confronti faceva sì che mettessi in discussione tutta la nostra relazione. Come si può costruire un rapporto senza l'elemento fondamentale, la fiducia? Come può una storia d'amore proseguire se non c'è certezza e sicurezza dell'altro? Avrei dovuto mantenere le distanze o tentare un riavvicinamento? Era per davvero giunto il nostro momento dopo esserci promessi, anni fa, che la nostra storia d'amore avrebbe prima o poi avuto il suo tempo?
Queste erano solo alcune delle domande che vagavano per la mia testa ed era stata per questa stessa ragione che decisi che, almeno per il momento, non avrei agito.
Trascorrere del tempo allenandomi, studiando o girovagando per la città con Andrew fu un vero toccasana, una forma di distrazione.

Uno squillo telefonico mi richiamò dai miei pensieri e mentre risposi mi apprestai ad alzarmi dal letto. Mentre ascoltavo la voce che proveniva dall'altro lato del telefono mi guardavo allo specchio racconciando i capelli scombinati a causa del lungo contatto col cuscino.
"Zio Josh, che piacere sentirti" - la voce di Riley si faceva spazio in quel silenzio che regnava nel mio piccolo appartamento.
"Riley, come stai?"
"Bene zio Josh, grazie... sei libero stamattina?"




In men che non si dica io e Riley ci incontrammo in una delle sedi di Starbucks presso Greenwich Village

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In men che non si dica io e Riley ci incontrammo in una delle sedi di Starbucks presso Greenwich Village.
Sapevo già di cosa mi avrebbe parlato.
Riley, così come suo padre Cory, non era in grado di rimanere indifferente di fronte ai problemi altrui, cercava sempre di trovare una soluzione e riparare ogni cosa. Non avevo mai conosciuto una persona così pura come lei nel corso della mia vita.
"So che sei a conoscenza di ciò di cui voglio parlarti" - affermò mentre sorseggiava il suo iced coffe - "non sono qui per convincerti a chiarire con lei ma tu sei mio zio e lei è la mia migliore amica e solo Dio sa quanto io vi voglia bene... è normale che ci siano delle discussioni in una coppia"
"Come sta lei? Questa è la cosa che più mi interessa sapere... io non volevo in alcun modo ferirla, non avrei mai potuto tradirla Riley, tu mi conosci"
"Certo che ti conosco zio Josh" - affermò raccogliendo la mia mano e accarezzandola dolcemente nel vedere la preoccupazione nei miei occhi - "e anche lei ti conosce. Sa che tipo di persona sei"
"Non sono così sicuro Riley... non mi sembra abbia molta fiducia in me. So che ciò che ha visto potrebbe essere frainteso ma perché non parlarne? Perché scappare? Ho provato a richiamarla più e più volte, l'ho cercata all'interno del campus e quando ho capito che non aveva alcun interesse nel ascoltarmi ho deciso di lasciarle i suoi spazi"
"Ed è stata la scelta migliore, aveva bisogno di tempo. Maya si fida di te il problema è che... è come se sentisse il fantasma di una persona che non ha ancora deciso di lasciarti andare" - affermò solo dopo essersi guardata intorno accertandosi che nessuno potesse sentirla.
"Certe volte vedo così tanti ostacoli in questa storia che mi sembra sia impossibile che questa barca non affondi" - dopo un attimo di riflessione ripresi il mio discorso - "forse il mio errore più grande è stato non capire che Rhey fosse ancora innamorata di me, magari Maya questo lo aveva già capito"
"È proprio ciò che cerco di dirti"
La nostra conversazione fu interrotta dall'arrivo di Lucas, lasciando in me una serie di interrogativi.
Il fidanzato di Riley la salutò con un delicato bacio e poi si avvicinò a me dandomi una pacca sulla spalla e facendomi un cenno.
Allo stesso tempo Riley si allontanò momentaneamente a causa di una chiamata che aveva appena ricevuto da sua madre, Topanga.
"Come sta andando l'università Lucas?"
"Bene, il corso è davvero interessante e i compagni sono amichevoli. È complicato tornare qui ogni weekend ma ne vale la pena" - affermò mentre i suoi occhi volgevano verso Riley e ancora una volta il mio pensiero tornò a Maya. Mi chiedevo cosa stesse facendo e soprattutto come stesse - "e tu Josh, come stai?"
Tramite questa domanda ritornai al pianeta terra.
"Bene dai, gli ultimi tempi sono stati una montagna russa di emozioni"
"So di cosa parli..." - si fermò per un momento guardandosi intorno per assicurarsi che Riley fosse abbastanza distante da non poterci sentire - "probabilmente non dovrei dirti queste cose ma tengo molto a te e Maya e credo siate davvero una bella coppia. Vedo una luce diversa nei suoi occhi da quando avete recuperato il rapporto e credo che lei meriti felicità. Tutti sappiamo il tipo di persona che sei, incluso Maya, sappiamo che non faresti nulla di sbagliato. Lei in questi giorni ti ha evitato perché è arrabbiata, è stanca della costante presenza di Rhey  e già sapeva che qualcosa del genere prima o poi sarebbe accaduto... le era chiaro che Rhey avrebbe fatto qualunque cosa pur di tornare con te e ha deciso di tirarsene fuori. È stato un gesto d'ira, lei ti ama e non vuole perderti"
Riflettei per alcuni secondi su quelle parole pronunciate da Lucas, era un buon amico, così come tutto il gruppo di persone che ci circondava.
Non me lo sarei mai perdonato se avessi lasciato andare ancora una volta Maya, dovevo riprovarci. Restava da capire se lei fosse intenzionata a gettarsi nel vuoto con me ancora una volta.

"Ho un'idea" - affermai dopo alcuni minuti di riflessione - "conto su di voi e sul vostro aiuto"
Le ultime parole le pronunciai mentre guardavo Lucas e la sagoma di Riley alle sue spalle che camminava verso di noi.

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