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Ciao ragazzi, come state?
So che sono scomparsa per molto tempo ma oltre ad una serie di problemi di salute ho avuto una sorta di blocco creativo, non sapevo che proseguimento dare alla storia.
Spero che questo nuovo capitolo vi piaccia, lasciatemi un parere nei commenti. Pubblicherò un altro capitolo il prima possibile ❤️

Qualche giorno dopo
Josh's POV
Come ogni volta, il rientro a New York era duro. Questa volta, però, a peggiorare la situazione era l'inizio del nuovo anno accademico.
Fortunatamente quello sarebbe stato l'ultimo e poi sarei finalmente entrato nel mondo del lavoro.
Ad alleviare questa nostalgia del periodo di vacanza era l'idea che avrei potuto vedere Maya ogni singolo giorno all'interno dei corridoi della NYU.
Nonostante la vicinanza del plesso alla sua casa, aveva optato per la residenza nel college seppur io sperassi che presto avrei potuto coglierla a gironzolare all'interno del mio appartamento, considerata la vicinanza all'università.
Mi guardai allo specchio un'ultima volta prima di lasciare l'abitazione e dirigermi verso il campus.

Maya's POV
Gli ultimi mesi erano trascorsi davvero rapidamente, una serie di eventi si erano susseguiti nella mia vita e finalmente un nuovo capitolo della mia vita aveva inizio.
Ero appena giunta all'interno della mia stanza del campus, quella che avrei condiviso con Riley. Questo era sempre stato il nostro sogno, l'idea di convivere ci entusiasmava.
"Adesso siamo delle vere adulte" - affermò Riley emozionata gettandosi sul letto - "abbiamo un'abitazione nostra, non viviamo con i nostri genitori e dobbiamo occuparci in maniera indipendente della biancheria sporca"
"Riley, i nostri genitori abitano a pochi km da qui" - affermai ridendo mentre posizionavo le ultime lucine alla parete, con il fine di decorare e rendere nostra la stanza - "sarà a loro che porteremo la nostra biancheria da lavare"

Dopo poche ore lasciammo la stanza e ci dirigemmo nei corridoi.
Il college era totalmente diverso dall'high school.
Oltre ad essere una realtà molto più grande a livello spaziale lo era anche a livello emotivo e psicologico. Nonostante ciò l'università, appena vi facemmo accesso, ci fece provare la medesima sensazione dell'high school: dispersione, senso di impotenza e inesistenza rispetto agli studenti degli anni successivi.
Questa sensazione, però, era amplificata all'interno di questo contesto.
Io e Riley attraversammo i corridoi, ci guardammo intorno prestando attenzione ad ogni piccolo particolare.
La struttura del campus era davvero grande, un elevato numero di stanze si susseguivano. All'ingresso, invece, era presente un distributore automatico che forniva alcune bevande, come acqua, té e caffè.
Uscimmo dall'edificio e ci dirigemmo verso il plesso in cui si sarebbero tenute le lezioni.
Io e Riley ci dividemmo poiché frequentando corsi di studio differenti avremmo anche seguito lezioni diverse.
Leggermente spaesata, mi mossi rapidamente nell'edificio dopo aver chiesto delle indicazioni ad un gruppo di ragazzi fermi in prossimità delle scale.
Una volta raggiunta l'aula, mi sedetti e prima che me ne accorgessi, quella lezione di arte era già terminata.
Si trattava di una breve presentazione del corso e un'introduzione agli argomenti che avremmo trattato.

Riley avrebbe seguito un'altra lezione durante la mia pausa, così pensai di raggiungere il parco in prossimità dell'edificio.
Lasciai l'aula e, inaspettatamente, trovai Josh avanti ai miei occhi.
"Cosa ci fai qui?" - chiesi gettandomi tra le sue braccia.
Non appena mi vide avvicinarmi, posò il suo telefono e mi sorrise.
"Ho sbirciato i tuoi orari - affermò ridendo - sapevo avresti avuto una piccola pausa e, considerando che coincideva con la mia, ho deciso di passare a salutarti, sapevo che non sarebbe stato facile affrontare il primo giorno di università tutta sola"
"Dí la verità - dissi allontanandomi dalle sue braccia e ricongiungendo i nostri sguardi - non potevi trascorrere altro tempo senza di me"
"Probabilmente hai ragione - affermò prima di  avvicinarsi maggiormente a me e lasciare un bacio delicato sulle mie labbra - cosa ne dici di andare a fare una passeggiata?"
"Credo che tu mi legga nel pensiero" - dissi raccogliendo la sua mano e intrecciandola con la mia.

Quando si passeggia all'interno di un parco nella città di New York qualunque cittadino prova una strana sensazione, per un momento si allontana dal caos della città e si ritrova in un'oasi di relax.
Ecco perché, solitamente, è in queste zone che sono solita dipingere, mi sento inspirata.
Ci muoviamo all'interno del parco e osservo la natura e il suo cambiamento con lo scorrere delle stagioni.
Settembre è alle porte e il clima sta cambiando.
Mentre sono travolta dai miei pensieri, la voce di Josh rimbomba in lontananza. Mi risveglio dai pensieri e mi rendo conto che la persona che Josh stava salutando era Rhey.
Dannazione
Osservo la rapida interazione, sperando che la gelosia non prenda il sopravvento.
"Josh, ne è passato di tempo" - affermò  lei spostando una ciocca di capelli dalle spalle e sorridendo in maniera civettuola.
"È un piacere rivederti Maya" - disse, poi, volgendosi verso di me e mostrando il più falso dei suoi sorrisi.
"Come stai?" - osservo Josh pronunciare queste parole.
"Bene, ho trascorso le vacanze in California e adesso sono nuovamente qui per il nuovo anno accademico - si volta verso di me dopo aver lanciato un'occhiata a Josh - e a te Maya? Come va la scuola?"
"L'università, adesso frequento l'università" - affermai cercando di essere poco rude, seppure dentro stessi morendo dalla voglia di risponderle in maniera poco educata.
Voleva ancora sottolineare la differenza d'età tra me e Josh?
"Oh sì certo" - disse gettando uno sguardo al telefono - "perdonatemi, devo scappare"
"È stato un piacere rivederti Josh, a presto... spero" - disse facendogli un occhiolino - "ciao Maya" - si rivolse poi a me, quasi ignorandomi.
Mi voltai verso Josh che mi riservò un sorriso rasserenante e rassicurante, ma non era abbastanza.
Sapevo che Rhey avrebbe fatto qualunque cosa per riaverlo.

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