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Maya's POV
Quando riaprì gli occhi lentamente e mi guardai intorno mi resi conto che non ero nella mia stanza, né in quella di Riley. Dopo un attimo ricordai cosa era accaduto la notte precedente e ne ero ancora stupita al solo pensiero. Mi voltai verso l'orologio poggiato sulla mensola posta accanto al letto di Josh su cui avevo dormito e notai che erano le 8. La mia attenzione fu però catturata dall'immagine che lui aveva nella cornice, posta sulla stessa mensola, una foto assieme alla sua ragazza. Fu questa a portarmi nuovamente alla realtà e, quando mi rigirai nel letto percepì l'odore che le lenzuola emanavano, ricordava il profumo che sentivo quando ero in prossimità di Josh, un odore che amavo.

Decisi, alla fine, di alzarmi e fortunatamente non avevo più alcun segno di giramenti di testa.
Scesi le scale e prima di entrare in bagno mi resi conto che Josh aveva appena aperto gli occhi.
"Buongiorno dormiglione" - affermai sorridendo timidamente.
"Buongiorno" - rispose lui sorridendomi - "come hai dormito?"
Si riposizionò sul divano e dalla coperta che copriva parte del suo corpo era possibile intravedere le sue larghe spalle che, appunto, fuoriuscivano da essa.
Mi distrassi per un attimo osservandolo prima di tornare vigile.
"Bene, grazie. Tu come hai dormito? Mi sono appropriata del tuo letto comodissimo... immagino sia stata dura spostarsi sul divano" - affermai ridendo leggermente.
"benino dai" - questa volta fu lui a ridacchiare.

Josh's POV
*Rhey* buongiorno amore, come è andata la festa ieri? Qui tutto bene, domani sera sarò nuovamente a New York.
Ero sul punto di risponderle quando Maya uscì dal bagno.
"Ho preparato la colazione" - affermai avvicinandomi al tavolo.
"Josh, non era necessario, anche se... sono affamata" - disse ridendo.
"Potresti smetterla di ringraziarmi e dirmi che non è necessario? Siamo amici perché non dovrei aiutarti!"
"Si... certo" - Affermò lei sorridendo e abbassando leggermente la testa.
Dopo tutti questi anni non potevo far altro che considerarla un'amica, o meglio, parte della mia famiglia.
"Pancake?" - chiese lei sedendosi. Riuscivo a vedere i suoi occhi brillare mentre guardava il contenuto del piatto.
"E succo d'arancia"
"Li hai fatti tu? Sai cucinare?" - chiese poi guardandomi negli occhi ancora leggermente stupita.
"Beh, quando vivi da solo è necessario imparare a cucinare, pulire... insomma essere responsabile"

Dopo aver terminato la colazione e aver chiacchierato a lungo con Maya - conversazione che mi ha permesso di scoprire qualcosa in più rispetto alle ultime cose accadute nella sua vita - avevo deciso da buon amico di riaccompagnarla a casa.
"Dimentichi qualcosa?" - chiesi avvicinandomi alla porta.
"Oh forse si, probabilmente ho lasciato il caricatore del telefono in camera tua" - Affermò lei rovistando nel suo zainetto.
"Sei diventata così studiosa da portare un quaderno ogni volta che esci di casa? Sei davvero cresciuta Maya"- chiesi io ironicamente ricordando la sua pigrizia.
Avevo intravisto un quaderno nel suo zainetto.
"Oh no" - Affermò lei ridendo, dopo avermi gettato un'occhiata - "dovrei studiare per il test di matematica di lunedì"
"Posso aiutarti" - affermai io subito, senza neanche pensarci due volte.
Alla mia affermazione seguì un rapido scambio di sguardi, l'avevo detto senza rifletterci su, preso dal momento e dal piacere di trascorrere del tempo con lei. Forse... era sbagliato?
Ci pensai un momento e capì che, come al solito, mi stavo solamente creando problemi inutili.
Io e Maya eravamo amici e come tali trascorrevamo del tempo assieme.
"Non voglio rubarti altro tempo" - Affermò lei teneramente.
"Non lo farai, ti darò delle spiegazioni e mentre ti eserciterai io studierò per i miei test" - dissi io sorridendo.
Posi la mia mano tra di noi e lei la afferrò per poi scuoterla.
"Affare fatto" - Affermò lei gettando uno sguardo alle nostre mani e poi a me.

"Parcheggio qui?" - chiesi accostandomi in prossimità al palazzo di Maya.
Le ore erano trascorse rapidamente, avevo aiutato Maya attraverso alcune spiegazioni ma, grazie alle sue brillanti capacità, apprendeva davvero rapidamente così che ero riuscito anche a dedicarmi ai miei studi.
"Si, non ti ringrazio perché so che non vuoi" - Affermò lei sorridendomi e io incrociai il suo sguardo dopo aver spento il motore dell'auto - "ti farò sapere come andrà il test"
"Spero di essere stato un buon insegnante"
"Si e soprattutto un buon amico" - disse lei sorridendo quando i nostri sguardi si incontrarono - "alla prossima"
Si avvicinò lentamente a me prima di lasciarmi un bacio sulla guancia e uscire dall'auto, rimanendomi solo con i miei pensieri.
Seguì i suoi movimenti con la coda dell'occhio e, quando la sua figura scomparve poggiai il mio sguardo altrove.
Mi passai lentamente una mano tra i capelli e il suono di una notifica proveniente dal mio cellulare mi richiamò dai miei pensieri.
*Rhey*
Immediatamente ricordai di aver dimenticato di risponderle, ero stato così coinvolto dalla presenza di Maya da aver messo da parte completamente il mio telefono.
*Rhey* tutto ok? Sei letteralmente scomparso da 4 ore!
*Josh* mi dispiace! Sono stato leggermente impegnato, mi sono appena liberato.
Non volevo mentirle, non ero un tipo da bugie. Mi ripromisi che non l'avrei più fatto e che le avrei spiegato che Maya era, per me, una semplice amica e in quanto tale trascorrevo del tempo con lei.
La lealtà è la base di ogni relazione, mi ripetevo mentre guidavo, dirigendomi verso casa di Andrew.

"Tu cosa?" - chiese lui sbalordito guardandomi dritto negli occhi.
Eravamo seduti sul letto all'interno della sua stanza del college.
All'inizio anche io vivevo lì, condividevamo la stanza, poi per una questione di comodità decisi di affittare l'appartamento nel quale vivo da un annetto circa.
"Non abbiamo dormito insieme" - affermai ponendo le mani avanti, in segno di difesa.
"So che non avete dormito insieme amico, non faresti mai una cosa del genere... è solo che mi sembra strano tu abbia fatto dormire una ragazza che non sia Rhey a casa tua, le abbia mentito, abbia dimenticato di risponderle" - Affermò pensieroso, toccandosi leggermente il mento - "non è da te, Maya continua a scombussolare la tua vita"
"Okay non capire male, l'ho fatto in qualità d'amico e per non far preoccupare Rhey non le ho detto nulla, so che è sbagliato ma adesso è tardi"
"Quando sei andato via dalla festa e mi hai mandato il messaggio credevo che fosse un altro tipo di emergenza" - Affermò poi lui ridendo - "sei davvero sicuro che tu e Maya non proviate nulla l'uno per l'altra?"
"No Andrew smettila" - affermai io negando con le mie mani - "appartiene al passato, sto con Rhey, amo Rhey"

3 giorni dopo
Maya's POV
"Sei sicura?" - chiesi titubante a Riley.
Ci trovavamo all'interno della sua stanza, stese sul letto.
"Certo che si, gli farà piacere. Se non lo fai tu, lo farò io al posto tuo" - Affermò lei sedendosi al centro del letto.
"Okay" - affermai io arrendendomi - "lo farò"
Gettai un'occhiata rapida al mio telefono e rilessi un'ultima volta il messaggio prima di inviarlo.
*Maya* Ehilà Josh! Riley mi ha dato il tuo numero, volevo solo avvisarti che ho superato il test di matematica in maniera eccellente. Non ti ringrazierò ma, in qualche modo, mi sdebiterò ;)

Josh's POV
"Rhey smettila" - affermai ridendo a crepapelle - "soffro il solletico e lo sai"
Mi allontanai dalla sua presa e, mentre lei rimase seduta sul divano del mio appartamento, io mi allontanai verso l'angolo cucina.
Le gettai uno sguardo di sfida mentre lei continuava a ridere, prima di rivolgere la sua attenzione al programma televisivo.
Raccolsi il mio telefono poggiato sul tavolo e notai la presenza di una notifica. Era Maya.
Sorrisi spontaneamente alla lettura di quelle parole, ero davvero contento di averla aiutata.
*Josh* ciò significa che sono un ottimo insegnante o forse... sei tu una bravissima studentessa? Ti farò sapere come sdebitarti!
"Josh... Josh" - sentì un richiamo che mi riportò sul pianeta Terra.
"Si?" - chiesi alzando gli occhi dal cellulare e volgendomi verso Rhey.
"Ti sto chiamando da un po', sei così distratto" - Affermò ridendo - "vediamo una serie?"
Mi chiese e io lasciai il cellulare prima di tornare sul divano accanto alla mia fidanzata.

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