Quello che è giusto

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Celeste lo sapeva. Non mi scrisse niente, lo sapeva ben prima di venerdì, lo aveva saputo
subito probabilmente e non da me. L'idea era terribile. Doveva essere davvero molto arrabbiata perché non riuscivo a spiegarmi come mai non mi avesse neanche chiesto come stavo. Riuscii a convincere una entusiasta Lucia che stavo troppo male per uscire di casa e andare a cena, giocai la carta delle coste incrinate e dell'ematoma splenico e lei la accettò con faccia preoccupata senza rendersi conto che non avevo detto nulla di terrificante, ma il medichese aveva ancora il suo effetto. Rimasi stesa sul divano mentre lei uscì per andare a cena, sperai non ci fosse Celeste. Non ne potevo più di non sapere che cosa le stesse passando per la mente e le scrissi.
-ciao, come stai? È un po' che non ti sento...-
-divertente che tu mi scriva mentre ho appena aperto la porta alla tua 'fidanzata'-
-lo so-
-sai anche che sta parlando di cerimonie con mia madre?-
-sì-
-pensi che sia stupida?-
-no perché?-
-fai il doppio gioco come i ragazzini-
-Dio Celeste non faccio nessun doppio gioco, è stata una decisione molto improvvisa quella del matrimonio, te lo avrei detto-
-faccio davvero molta fatica a crederti-
-lo so, ma sbagli-
Smise di rispondermi e mi arresi. Guardai il registro elettronico e mi resi conto che negli ultimi giorni aveva collezionato un paio di insufficienze. Ormai era la fine del trimestre ed era tempo di pagella e non era proprio una buona idea che iniziasse ad andare male adesso. Dovevo recuperare il polso della situazione.
-comunque ho visto il tuo registro elettronico, sono un po' delusa, mi aspetto di vederti domani pomeriggio-
Lo visualizzò ma non rispose. Decisi di aspettare.


Quando Lucia tornò a casa mi resi subito conto che aveva qualcosa da dirmi, qualcosa di cui era certa io non sarei stata contenta. Mi sollevai dal divano e le indicai il frigo.
"Portami un bicchierino e poi dimmi quel che mi devi dire"
"Oh ben tornata amore, com'è andata la serata? Ti sei divertita? Come stavano Angelo e Stefania?"
Alzai gli occhi al cielo, lei aprì il frigo e mi verso un bicchiere, me lo porse guardandomi dall'alto
"Come sta Celeste?" Me lo disse con una espressione bellicosa ma io non avevo la forza di replicare così glielo chiesi davvero
"Bhe tesoro come sta Celeste?"
"Mhh"
Mi agitai e non riuscii a non farlo vedere
"Non ho capito che cosa sia successo con suo padre, forse hanno discusso... comunque..."
Svuotai il bicchiere in un sorso e mi ristesi sul divano chiudendo gli occhi
"Comunque?"
"Comunque sì ci sposeremo ad aprile"
"Sì? Quindi tra 10 giorni devo tornare in ospedale, fantastico"
Sentii la sua rabbia montare e poi dissolversi, doveva dirmi qualcosa di davvero grosso
"Lucia?"
Mi guardò seria
"Celeste sarà la tua testimone di nozze"
Mi alzai di scatto poi una fitta mi colpì forte e mi ributtai sul divano con un gemito
"Bianca mi dispiace davvero non è stata una mia idea, non potevo dire niente"
"Ma cosa vuol dire non potevi dire niente? Ma lo dico io! Ma stai scherzando? State tutti scherzando?"
Lei non ebbe il coraggio di replicare mi alzai questa volta più lentamente e presi il telefono, al secondo squillo rispose, mi stava aspettando
-Buonasera, come sta? Peccato non sia stata dei nostri stasera-
-Professore guardi io la ringrazio davvero per tutto ma-
-no dottoressa, non accetto repliche da lei-
-professore mi sembra veramente troppo, una cosa fuori luogo, voglio dire io ho amici, ho un fratello, mi sembra il minimo decidere-
-le sembra troppo? Le sembra una cosa fuori luogo? Lei lo sa cosa sembra fuori luogo a me? Mi sembra fuori luogo che una donna della sua età... non lo voglio neanche dire-
Rimasi in silenzio per un attimo
-non è successo niente di così inaspettato, lo sapeva anche lei quale fosse l'ascendente che avevo su sua figlia-
-l'ascendente? Non accetto che lei mi prenda in giro mai più, non lo accetto e non si permetta ha capito? Stiamo parlando di una bambina di 17 anni, lei quanti anni ha?-
Deglutii
-Ringrazi che di questo me ne sono accorto soltanto io, visto che lei non fa finire questa pagliacciata, ci penso io-
-ma-
-ma? Lei sta davvero dicendo ma a me?-
-professore-
-io la stimo dottoressa, mi sta anche diventando simpatica, le nostre mogli sono persino amiche- in quell'amiche c'era un disprezzo che avrebbe potuto bruciare il mio intero salotto
-ma che mia figlia sia... turbata da lei non lo accetto. Per aprile avrà 18 anni e le farà da testimone. Lo consideri il mio regalo. Le risolvo il problema-
-non c'è nessun problema, è tutto sotto controllo-
-pensavo che fosse più intelligente di cosi, o almeno che non mi dicesse certe stronzate. Se le risparmi, o sparisca dal mio ospedale e dalla vita di mia figlia-
-mi sta minacciando?-
-la sto avvertendo. Scelga lei-
-va bene-
-benissimo, vede che non è poi così difficile, si goda il matrimonio e cerchi di farmela entrare a medicina comunque, il suo nome è ben lontano dall'essere approvato in consiglio-
-ci proverò-
-non ho dubbi Bianca che tu ci riesca, non mi puoi deludere-
Il suo tono mi fece venire i brividi, il suo tu forse fu la cosa peggiore. 

Chiusi il telefono e guardai Lucia, era davvero arrabbiata con me. Aspettò che me ne rendessi conto per bene per girare i tacchi e sparire in bagno. La seguii
"Non mi sembra un buon pronostico di matrimonio sai? E inizio quasi a pensare che non sia nemmeno stata una tua idea! Dimmelo se non è stata una tua idea Bianca perché tolgo subito il disturbo"
Era finita, avevo davvero finito, endgame. Avevo perso una battaglia che non sapevo neanche di star combattendo. Ma dovevo fare quello che era giusto perché in fondo io lo facevo, alla fine facevo quello che era giusto.
Passai ore a cercare di convincere Lucia che doveva essere una sorpresa, che ci stavo pensando da tempo e che avevo solo fatto l'errore di accennarlo al primario. Non ero certa che lei davvero credesse a quello che dicevo ma a fine serata aveva scelto l'anello di fidanzamento da un catalogo online. Lo ordinai appena mi richiusi la porta alle spalle e pensai che sarebbe stato proprio divertente dirlo ai miei amici.

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