-parte 1- 1

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"tu- tu mi stai dicendo che potrebbe tornare con noi-" disse con voce spezzata l'alpha, il vero alpha che nonostante il suo potere non riuscì a fermare la morte del suo primo amore
derek annuì facendo un segno con la testa, ancora bloccato a fissare il tavolino dove si era appoggiato
"me lo stai dicendo solo ora" gli ringhiò scott, come per rimproverarlo mentre tutti gli altri fissavano i due discutere, pian piano alzando sempre di più la voce
"l'ho scoperto anche io solo ora, te lo avrei detto anche prima" controbatte derek cercando di mantenere la calma.
scott era andato letteralmente andato in panico, era da un lato felice e dall'altro ansioso, voleva subito farlo, voleva subito riportate in vita il suo primo amore, la persona che amerà per sempre
"ragazzi calmatevi, non servirà a nulla continuare ad urlarsi contro" il ragazzo non finì di pronunciare quelle parole che scattò l'allarme che derek installò quando il branco di alpha era un problema per loro...
si aprì la porta e spuntò una ragazza, in piedi, fissava il branco che non faceva nulla, la guardavano solamente e lei guardava loro... la ragazza aveva i vestiti strappati e un evidente morso sul fianco nella parte sinistra, tremava e aveva i rossi capelli bagnati, aveva il mascara sceso, probabilmente aveva pianto, il tremolio si evidenziava sempre di più fino a quando la ragazza non cadde come un corpo senza vita.
"dovremmo aiutarla" sussurrò liam, non distogliendo lo sguardo dal corpo a terra "e se fosse una cacciatrice?" sussurrò stiles, guardando l'alpha "il morso è vero, o sanno fare finti morsi molto bene o questa ragazza ha bisogno di aiuto" scott come sempre voleva soccorrerla, lui vuole sempre aiutare, è la sua priorità da sempre
"e se fosse la prima?" commentò stiles, abbastanza improbabile in quanto il morso era vero, si vedevano perfettamente i segni dei denti inflitti nella carne della ragazza, scott lo guardò come per dirgli se fosse serio o stesse scherzando
"la dobbiamo aiutare" liam si fiondò sul corpo a terra della ragazza e la prese in braccio, aiutato poi dal resto del branco.
ore dopo, quando tutti avevano perso le speranze del risveglio della ragazza si udì un lamento, era lei, che piano piano stava aprendo gli occhi "cosa? dove- che cosa? dove sono?" a quale domanda voleva una risposta? tutte cercavano la stessa risposta, una spiegazione che neanche loro sapeva dare, se non lo sapeva la ragazza, come potevano saperlo loro? "ok, allora" la ragazza cercando di spiegare anche a lei stessa la situazione tirò un sospiro profondo "sei venuta qua e sei svenuta" taglió corto malia "io? perché sono qui? e poi, voi, chi siete?" domande confuse, tutte insieme, aspettando una risposta ad ognuna, ma neanche il branco lo sapeva "noi, insomma, tu-" scott almeno ci aveva provato, aveva fatto un tentativo di spiegare a tutti cosa stesse succedendo "come glielo spieghiamo?" scott si rivolse agli altri, distogliendo un attimo lo sguardo dalla ragazza "sei stata morsa da un lupo mannaro" andò avanti stiles, quasi con tono sarcastico, la ragazza evidentemente non credette a nessuna delle parole uscite dalla bocca di stiles "no, basta, mi stat prendendo in giro, me ne vado" in effetti sembrava una presa in giro per una persona che non sapeva minimamente cosa c'entrasse il soprannaturale "te lo possiamo dimostrare, non stiamo mentendo" liam fermò la ragazza, per loro non era nessuno, non era neanche la beta di scott quandi perché la stavano aiutando?
"grazie, siete veramente molto gentili, ora me ne posso andare"
"senti" la fermò liam "anche io ero come te, non volevo aiuto neanche dal mio alpha, non sappiamo chi sia il tuo alpha tanto meno perché ti abbia morso, ma fatti aiutare" sussurrò il beta alla ragazza "vorremmo darti posto nel branco" disse scott con tono deciso, prese una decisione affrettata, neanche la conoscevano, ma le avevano già offerto il loro aiuto
"scott sei sicuro di quello che stai dicendo? non sappiamo chi è" gli sussurrò derek non aveva mai avuto gli stessi principi di scott, ma era con lui, ad aiutarlo come aveva fatto dall'inizio, quando peter hale lo morse. "è nuova una beta morsa da un alpha ignoto che ha bisogno di aiuto" sussurrò scott a derek come risposta, si fidava della ragazza, non poteva essere un nemico per loro, visto che è come loro
"va bene, entrerò nel vostro branco o come dite se almeno mi dimostrate che quello che state dicendo è vero" la ragazza si decise, finalmente, ad entrare nel branco "è normale che non si fidi" sussurrò la banshee. ormai in quella stanza si sussurrava solamente.
poco dopo venne braeden che si fermò per qualche istante a fissare dall'alto la ragazza con la maglietta strappata e l'evidente morso nel bacino parte sinistra "cosa sta succedendo?" secondi di silenzio, un silenzio assordante, braeden scese velocemente le scale dirigendosi sul divano dov'era seduta la ragazza "sdraiati, non hai solo il morso, sei piena di graffi" disse braeden sollevandole leggermente la maglietta, braeden era come la cura del branco, ogni ferita, lei si occupava di medicarla, anche quando nei licantropi la cura non parte subito "ma non dovrebbero andarsene da soli?" interruppe il silenzio liam cercando di scostare lo sguardo dalla maglietta strappata della ragazza "non quelli fatti da un alpha" chiarì braeden poggiando l'ultima fascia sul fianco della ragazza.
la ragazza era leggermente intimidita vedendo gli occhi di liam fissa su di lei, cercava di mandare lo sguardo da un'altra parte, guardando lydia, braeden o malia. chiuse un attimo gli occhi tirando un sospiro "sei stanca, devi riposare" liam mi guardò dritto negli occhi, gli annuì e chiusi gli occhi
non ero a mio agio con tutte quelle persone che si preoccupavano per me...

insicurezza - liam dunbar Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora