-Peeta! Dove sei?- continuavo a gridare sempre più forte, ma non udivo risposta, soltanto i lamenti dei tributi moribondi che avevano ormai perso le speranze di poter continuare a vivere.
Avevo il fiato in gola, non riuscivo a trovarlo, e correvo il più veloce possibile, con gli occhi sgranati per poterlo trovare in mezzo a quella foresta assassina.
-Peeta!!!- urlavo ancora, ma niente.
Urlavo e correvo, più veloce del vento, ma poi mi fermai.
Caddi nella disperazione.
Peeta era lì, accasciato a terra, che impiegava le sue ultime forze per chiamarmi con la voce di un vecchio -Katniss, va-
Gli andai vicino, aveva la faccia piena di ferite e dal collo si intravedevano tagli che eventualmente percorrevano tutto il torace.
-No, Peeta, non ti lascio-
Mi avvicinai lentamente e, in modo molto delicato, gli presi il viso quasi completamente scorticato a lo baciai.Mi svegliai.
Respiravo affannatamente, menomale che era tutto in sogno.
Guardai Peeta: era affianco a me, che dormiva beatamente, proprio come un angelo, come un bambino completamente innocente.
In quel momento si svegliò anche lui, probabilmente grazie ai miei respiri affannati e all'agitazione che avevo e che gli trasmettevo solamente toccandolo.
-Kat, che succede?-
-Ho...ho fatto un incubo-
-Che hai sognato? -
-Eravamo ancora nell'arena degli Hunger Games, e tu stavi per...mo...mo...- non riuscii a finire la frase.
-Morire?-chiese lui.
Io annuii semplicemente, poi lui mi abbracciò sussurrandomi all'orecchio.
-Katniss, non devi essere più preoccupata per quei giochi, non esistono-
Dopo essermi più sollevata, controllai l'ora: le nove.
Così ci alzammo, facemmo colazione e ci preparammo.
Sapendo che avrei avuto l'intervista quel pomeriggio, andai a cacciare per rilassarmi, Peeta andò al forno. Per fortuna tutta quella gente di ieri se n'era andata. Odiavo essere circondata dalla gente, perlopiù se erano persone che non conoscevo.
Tornati entrambi pranzammo, dopodiché ci andammo a preparare e a "farci belli" per l'intervista che ci attendeva.
Prendemmo il treno per Capitol City andando al Palazzo Principale, era lì che dovevamo andare. Infatti vi incontrammo subito Haymich ed Effie, la quale era molto felice di vedere me e Peeta ancora "sani e salvi".
Ci salutò con un caldo abbraccio
-Avete visto? La fortuna è sempre stata a vostro favore-
È già, è vero.
Era l'ora dell'intervista.
Prima di cominciare, però, andai un attimo da Haymich, e gli informai seria:-Questa sarà la nostra ultima intervista-
-Certo, dolcezza- mi sorrise.
Allora io e Peeta ci sedemmo su delle comodissime sedie arancioni e accanto a noi si mise Cesar, l'intervistatore di sempre. Vederlo mi ricordava i vecchi tempi, quando ancora si temevano gli Hunger Games.
E poi, anche se un ricordo è brutto, vale sempre la pena continuare a ricordarlo, perché più dimentichi, più cambi. Ed io non volevo cambiare.
-Si va in onda tra 3 2 1...-
-Salve Panem e Capitol City! Oggi abbiamo qui con noi i ragazzi che hanno avuto il coraggio di sfidare il Presidente Snow ormai defunto, gli Hunger Games e che hanno lottato per vivere! Un bell'applauso a Katniss Everdeen, la ragazza in fiamme e la ghiandaia imitatrice, e a Peeta Mellark, gli sventurati amanti del distretto 12!-
K: Ciao!!
P: Ciao!!
C: Come state?
P: Bene, benissimo!
C: Che effetto vi fa essere finalmente "sani e salvi"?
P: Che effetto ci fa...un bell'effetto ahahahah
K: Siamo felicissimi, finalmente senza più il pensiero di poter morire da un momento all'altro...
P: Già...
C: Sono contento!! Allora cominciamo con le domande dei fans! Le pescheremo in questa boccia
P: Basta che nessuno verrà ucciso ahahah
C: Ahahhah! Allora...Kristine dice:"Vi amate ancora come via amavate nell'arena?"
P: Oh, sì (faccia da cucciolo innamorato)
K: Sì, certo, anche per me, non sapete quanto è sollevante poter stare insieme in pace
C: Bene ragazzi! Adesso ci scrive Sophie! "Avete intenzione di sposarvi?"
P: Cavolo, Sophie...volevo farle una sorpresa! Comunque sì...Sorrisi a questo pensiero: non ne avevo idea.
C: Katniss, non mi dire che non lo sapevi?!
K: No, non mi aveva detto niente.
C: Bene bene...Ora ci scrive Bailey. "Mai pensato di avere un figlio?"
P: Oh, sì, ci ho pensato tante volte...
K: Davvero? Perché non me l'hai detto?
P: Eh...
C: E tu, Katniss, ci hai pensato?
K: Beh...veramente no...o meglio, prima di conoscere Peeta giurai a me stessa che non avrei avuto figli.
C: E perché?
K: Avevo pessime condizioni di vita, e non volevo far soffrire qualcuno per colpa mia...
C: Capisco, Katniss. Senti, Peeta, ti piacerebbe averne uno?
P: A me? Certo che sì! Adoro i bambini...
C: Benissimo, Peeta. Sentiamo, ora, che ci dice Marie..."C'è stata tra voi una prima volta?"Io e Peeta arrossimmo al sol pensiero, e Cesar lo notò.
C: Hey, qualcuno si sta innervosendo qui! Dai, non siate timidi!
K: Io credo che questa domanda sia estremamente personale.
C: Eddai, Katniss, facci sapere. Anzi, fateci sapere, forza!
P: Sì, c'è stata.
C: Ecci quello che volevamo sentire, Peeta! Un bell'applauso alla nostra bella coppia!! Katniss e Peeta!!!L'intervista era finita, così corsi da Peeta:- Perché hai detto che l'abbiamo fatto??! Perché hai mentito alle telecamere un'altra volta???!!-
-Katniss, era la cosa giusta-
-Io credo che la cosa giusta sia la verità-
-E perché non l'hai detta, se è la cosa giusta?-
-Perché...o, andiamo! Non avresti dovuto mentire!-
-Va bene, scusa!-
-E tutto quello che hai da dirmi?-
-No-
Lo vidi controllare in tasca e prendere una scatoletta. Poi me l'aprì davanti e dentro vi era...un anello meraviglioso.
-Tu Katniss Everdeen, vuoi diventare la Signora Mellark?-
Lo guardai, stava quasi scoppiando dal ridere ma si trattenne. Questo fece ridere anche me, e dunque esclamai, abbracciandolo:-Sì!-
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::Sani e Salvi::
FanfictionE cosa succederà a Katniss e Peeta dopo la rivolta? Ma soprattutto cosa faranno i due innamorati una volta che vivranno bene e, come il titolo del libro, SANI e SALVI? È tutto da scoprire, ragazzi!