(...)
Peeta se ne era appena andato al forno, ed io decisi di andare a caccia.
Mi vestii con dei pantaloni vecchi marroni e una maglietta grigia, anch'essa vecchia.
Presi arco, frecce e un cestino e mi avviai verso la fine del giacimento.
Una volta, per entrare nel bosco, sorpassavo la rete metallica che secondo qualcuno era "elettrizzata" , ma non lo era. Invece ora era davvero elettrizzata, molto funzionante, ma avevo già previsto questo, avevo già spezzato la rete tempo fa.
Così vi entrai. Adoravo quell'atmosfera, tutta verde, il mio colore preferito.
Ma quello cos'era? Un rumore.
Allora poggiai il cestino molto silenziosamente a terra, mi preparai con arco e frecce e...centrai il bersaglio.
Era uno scoiattolo.
Questa scena mi fece ricordare quella volta a Capitol City quando non centrai il bersaglio, una seconda volta riprovai e il lancio fu perfetto, ma nessuno mi stava a guardare. Così schioccai un'altra freccia vicino a loro e dissi:-Grazie per la vostra considerazione-
Che bei-brutti ricordi! So di aver affermato due cose completamente opposte, ma da una parte quei tempi erano belli perché era il periodo dell'allenamento, e poi sapevo che Prim era viva e che era a casa ad aspettarmi, avevo Cinna, Peeta, e ancora non avevo "giocato" agli Hunger Games.
Ma Vabbè. Basta pensare a questo.
Dovevo cacciare ancora, così colpii anche un altro scoiattolo e un cervo. Perfetto. Mi mancavano soltanto le fragole.
Presi, così, il cestino, e le andai a raccogliere: avevo in mente di fare una torta insieme a Peeta quel pomeriggio, sperando che avrebbe accettato.
Riempito il cestino, lo presi con anche la selvaggina e mi avviati verso casa.
Varcai la porta e vidi qualcuno squadrarmi dalla testa ai piedi: Gale.
-Hei Catnip-
-Gale-esclamai sorridendo, poi continuai:-Allora vivi qui al 12 , ora?-
-Sì, ma non hai più bisogno di me per cacciare, vedo- esclamò riferendosi agli animali che avevi.
-Gale, avrò sempre bisogno di te-
Mi abbracciò, ma quello non fu un abbraccio come quelli di Peeta, insomma, avevo di nuovo il mio amico come sempre, come prima che tutto quel casino iniziasse. Ma dopotutto quel "casino" mi servì a trovare l'amore della mia vita!
Lo feci entrare, per poi chiedergli:-Leslie?-
-Sta bene, è a casa, le ho detto che venivo a salutarti, ora però devo andare-
-Va bene-
-Ah, e comunque fammi sapere per il matrimonio!-
-Contaci!- risposi.
Se ne andò.
-Ti è mancato, eh?- sentii la voce di Peeta.
-Peeta? Dove sei?-
-Hei, sono in cucina-
Lo raggiunsi, poi lo vidi con un mazzo di fiori in mano.
-Uh, è per me?-
-Certo!- mi abbracciò e mi diede un bacio, breve ma intenso.
Ne voleva ancora, ma io mi fermai dicendo:-Ti va di fare una torta?-
Si meravigliò alla mia domanda:-Una torta? Dici io e te insieme?-
-Sì-
-Kat, ti amo-
-Ti amo-
Gli diedi un altro bacio, stavolta più lungo e più romantico.
Allora, dopo aver pranzato cominciammo a farla.
...........
-Peeta, sei bravissimo!-
-Ahah dai, non ci vuole tanto a fare una torta!-
-Scherzi, vero? E io che non riesco a decorarla?-
-È una questione di pratica- disse per poi disegnare un ultimo cuoricino sulla torta.
-No, è una questione di talento-
Continuammo a fare gli ultimi ritocchi, a disegnarvi cuoricini, stelline e nuvolette. Si potevano riconoscere i miei disegni, erano quelli più strani e più incomprensibili. Lui aveva davvero del talento.
-È pronta- esclamò.
-Io non credo...- dissi a mia volta per poi andare vicino all'uscio della porta e prendere quel cestino straboccante di fragole.
Lo portai in cucina e Peeta lo guardò.
-Anche tu hai del talento- mi disse.
Io scoppiai in una lieve risata, poi continuai:-Talento nel raccogliere le fragole?-
Ridemmo tutti e due a lungo, poi, a un certo punto lui si fermò e disse:-Hai talento nel sorprendermi ogni giorno di più-
(...)
Ecco, la torta era pronta. Fui io la prima ad assaggiarla, Peeta mi chiese:-Com'è?-
L'assaggiai: era davvero deliziosa.
Una torta alla fragola con fragole, wow! In quella torta assaporavo tutta la gioia e l'amore con cui io e Peeta la facemmo, davvero squisita.
Ad un certo punto Peeta cominciò a fissarmi.
-Perché mi fissi?- chiesi.
-Hai della torta sulle labbra- appena feci per levarla con la lingua lui mi fermò e mi diede un bacio, sporcando anche le sue labbra.
NARRATRICE'S POV.
Katniss e Peeta avevano appena finito di gustare la torta, buonissima.
Lei si buttò sul divano, essendo un po' stanca. Peeta stava per raggiungerla, ma qualcosa cambiò.
I suoi occhi. Il colore dei suoi occhi cambiò. Ormai non erano più tempestati di azzurro, come il cielo in primavera e come le onde del mare, ma di grigio.
-Amore, vieni- richiese Katniss a Peeta. Purtroppo lei non sapeva che fine stava per fare.
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::Sani e Salvi::
FanfictionE cosa succederà a Katniss e Peeta dopo la rivolta? Ma soprattutto cosa faranno i due innamorati una volta che vivranno bene e, come il titolo del libro, SANI e SALVI? È tutto da scoprire, ragazzi!