Ieri ho avuto una gara tutto il giorno (tipo una alle 14:00 e una alle 18:00) e la mattina sono stata abbastanza bene ma il pomeriggio/sera ho iniziato a stare sempre peggio. Alla gara delle 18 sono andata malissimo perché ho fatto tutto il primo esercizio durante un attacco di panico non so con quali forze (faccio ginnastica ritmica, ogni esercizio dura circa 1min e ognuno fa un esercizio che viene valutato, ovviamente chi ha il punteggio maggiore vince). Per il secondo invece ero più tranquilla però non so come ho preso un punteggio bassissimo e sono arrivata ultima sia nella classifica del primo che in quella del secondo che in quella generale. Ma vabbè tanto ho sempre fatto punteggi bassi e me ne importa relativamente poco. Il fatto è che finiti gli esercizi la mia allenatrice mi si avvicina e mi dice: "ehh però com'è che è andata così male?? Guarda che quella cosa potevi farla meglio, quell'altra l'hai sempre fatta bene, perché adesso non l'hai fatta giusta? E poi dai su questa qui era semplice perché ti sei sbagliata??" diciamo che io non stavo propriamente bene in quel momento, dato che praticamente non respiravo. Mi ha fatto rifare tutte le cose che avevo sbagliato, anche se erano minuscoli errori, dati dall'agitazione, letteralmente tutto. E io ero tipo morta dopo quel minuto di esercizio. Mi sono dovuta fermare per almeno 10 minuti dopo perché non respiravo. Nessuno si è accorto di niente, neanche la mia amica che sa che soffro di attacchi di panico. Almeno, credo se ne sia accorta ma mi ha totalmente ignorata. Qualcuna mi ha chiesto "stai bene" e io ho detto di no, e loro se ne sono fregate. Mi hanno totalmente ignorata. Le allenatrici (ce n'erano due) non hanno notato che stessi male, ma quello lo capisco, erano molto agitate anche loro e molto occupate, e poi non si preoccupano molto di noi finita la gara. Finita la gara quindi dovevamo fare le premiazioni e io sono stata tutto il tempo in piedi, aspettando di essere chiamata (sempre per ultima, ovviamente) e giuro che non c'è stato un momento in cui non stessi per cadere per terra. Non respiravo più e la mascherina di sicuro non aiutava. Mai stata così male come ieri, o forse si ma non me lo ricordo. So solo che nella mia mente il pensiero di ieri è la cosa più terribile che riesca ad immaginare. Finita la premiazione mi sono rivestita velocemente e sono uscita, aspettando le allenatrici che ci hanno fatto rimanere al freddo almeno 20 minuti perché si erano fermate a parlare con non so chi e quindi noi eravamo sulla porta (che per inciso è tipo larga 4 metri e alta 5, quindi ne entra di aria) a congelare perché non potevamo spostarci perché avevano già igienizzato tutto.
E i genitori erano dall'altra parte della porta, e noi non potevamo uscire perché le due allenatrici erano a 3 metri di distanza e non esattamente lì vicino a noi per controllare che non scappiamo o non veniamo rapite, che ne so. Arrivate finalmente le allenatrici sono uscita e mi sono diretta alla macchina senza salutare praticamente nessuno. Ovviamente i miei genitori hanno iniziato a fare domande a cui non ho risposto. Mi sono messa le cuffie per calmarmi un attimo e mia madre ha iniziato a urlare perché non le rispondevo. A un certo punto ha iniziato a dire "DAI PERCHÉ NON HAI ANCORA INIZIATO A STUDIARE! DEVI FARE QUALCOSA" e io ero tipo basita. Cioè, tu mi urli addosso, io ti ascolto, ti rispondo, mantenendo la calma e senza urlare perché sennò lo so che mi farai qualcosa di peggio tipo girarti mentre guidi per tirarmi uno schiaffo e vorrei evitare di finire fuori strada, e tu mi dici anche "perché non hai ancora iniziato a studiare?". O studio o ascolto te che urli. Deciditi. Urla quanto vuoi, ho sempre sopportato le tue urla e ormai ci sono abituata, anche se tutte le volte ci sto male, però non dirmi così, non chiedermi perché non sto studiando se hai appena finito di" parlarmi" e io ti sto ascoltando. Quella è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Sono stata tutto il viaggio a fingere di studiare, tanto non ci capivo niente di quello che leggevo. Nessuno mi ha scritto niente, non che me lo aspettassi, però magari mi avrebbe fatto piacere. Arrivata a casa mia madre si è comportata come se non fosse successo niente, come fa sempre dopo essersi incazzata, e con il suo sorriso tranquillo si è diretta verso la porta. Sconvolta come al solito da questi suoi cambiamenti ho deciso di sfoggiare il mio più falso sorriso e l'ho seguita mentre mio padre, più sconvolto di me dal fatto che io, la sua amata figlioletta, abbia deciso di non dirgli qualcosa (sapessi quante cose ti nascondo papà), metteva in garage la macchina. Arrivati in casa mia madre, come se fossimo tornati da una gita in riva al lago e fossimo le persone più tranquille del mondo, mi chiede se voglio qualcosa da mangiare, ovviamente rifiuto, meno sto con loro meglio sto e poi mangiare con l'ansia mi fa venire il vomito. Dico che sono solo stanca, mi faccio la doccia e vado a letto.
Mia nonna chiama per sapere com'è andata la gara e mio padre glielo dice. Io sono stanca, ma non sorda, lo sento che è dispiaciuta e anche un po' delusa, come tutti. Come se la mia vita dipendesse dal risultato di quella gara. Mio padre viene in camera mia e vuole assolutamente che io accenda la luce per farmi vedere da mia nonna (erano in videochiamata) la quale, per inciso, aveva chiamato anche 3 ore prima per sapere se stessi bene o che cazzo volesse sapere non lo so. Dopo l'ennesima interruzione sono finalmente riuscita a stare un po' sola con i miei pensieri, ho pianto un po' tanto per concludere al meglio la giornata, e ho ripercorso tutti gli avvenimenti orribili di ieri. Poi mi sono addormentata, sfinita, per fortuna sono almeno riuscita a dormire decentemente.
Scusate se questi capitoli sono sempre più tristi e pieni do cose orribili ma è la mia vita, posso farci poco se fa schifo :/
Spero le vostre giornate vadano un po' meglio**************************************
P.S. Come al solito non l'ho riletto quindi sorry for gli errori spero sia leggibile