questa è la volta buona

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Questa è la volta buona che qualcuno ci resta morto in questa famiglia, preferibilmente io. Non so neanche da dove iniziare, ci sono così tante premesse da fare. Specialmente dopo che mia madre mi ha praticamente imposto di smettere di tagliarmi ho iniziato a usare il cibo come via di fuga. Magiavo di nascosto, mangiavo di più, molto di più, e lei l'ha scoperto. Mi ha detto di non farlo. Utile. Questo ieri. Oggi, a cena, mi chiede cosa voglio da mangiare e io dico "bho" e lei, data la sua spiccata gentilezza e tatto, mi fa "se ora andassi a mangiare in bagno cosa mangeresti?" Giuro che sto morendo, d' improvviso ha iniziato a capire la me di 2 mesi fa, la me che voleva solo morire, sparire, tagliarsi, la capisco di nuovo e anche se fa male io so che questa sono io e mi va bene, ma fa veramente malissimo. Sto impazzendo. Ora ho anche iniziato a tremare. Mi ero chiusa a chiave in camera ma ovviamente i miei non vogliono. Mia madre è venuta a dirmi che "le è scappato". Per me si può fottere. Non le credo. L'ho visto quello sguardo, lo pensava, lo voleva, voleva ferirmi. Mio padre ha ben deciso di appoggiarla e dire che le è scappato e urarmi che dovevo aprire la porta. L'ho aperta. Io non voglio aprirla solo perché non voglio che entrino e che mi obblighino a parlare. Sto di merda, non voglio parlare e dire cose d'impulso. Non voglio dire che li odio o chissà coa'altro perché sono i miei genitori anche se mi trattano di merda. Mio padre mi ha detto che le era scappato, io gli ho detto che non era possibile (tutto ciò urlando) e che quando scappava a me qualcosa e lo dicevo lei non mi parlava per giorni, ma se "scappava" a lei allora io dovevo perdonarla e dire "poverina le è scappato". Lui ha detto che non è vero che lei mi ignora e io gli ho detto che non è vero e che mi guarda con degli sguardi terribili, ma probabilmente lui non lo nota, gli ho detto anche che lui non può sapere cosa voglia dire sentirsi dire una cosa del genere, lui mi ha chiesto perché, io gli ho detto "perché tu non sei me, tu non sei come me non puoi sapere cosa provo". Ha sospirato. Forse ha capito, ha capito che non sono più una bambina che piange perché ha perso un gioco ma sono una ragazza, per quanto giovane, e che, se posso, ne ha passate. Forse ha capito che ci stavo davvero male, che avevo davvero bisogno di starmene da sola, che era veramente qualcosa che lui non poteva capire, semplicemente perché abbiamo esperienze diverse. Ora è tornato e non mi lascerà in pace. "Perché piangi?" perché piango. wow. Questo è quello che mi sai chiedere. Allora non hai capito. Non hai capito quanto cazzo soffro. Quanto cazzo fa male sta cosa. Non l'hai capito papà. Perché? Come puoi essere così ingenuo? Oh beh, ora mia madre è uscita dalla doccia e con la sua solita voce dice "la doccia è libera" come se non ci fosse sua figlia in lacrime da più di un'ora per colpa sua. Come se l'unico a fare qualcosa non fosse mio padre. Come se non sapesse che mi tagliavo. Come se non sapesse cosa vuol dire stare male. Lei ha sofferto da adolescente, come può ignorarmi così? Come può credere che ignorarsi per un po' sistemi tutto?
Non voglio più che mio padre faccia da mediatore, non voglio sentirlo parlare con me e darmi ragione, parlare con lei e darle ragione, tornare da me e ripetere quello che lei ha detto, e dovergli spiegare ancora perché non voglio parlare e perché mi faccia male in modo che lui mi dia di nuovo ragione. È stressante per lui come lo è per me, ma mia madre non avrebbe mai il coraggio di ascoltare quello che ho da dirle e valutarlo come un possibile punto di vista, perché lei è mia madre e quindi per principio ha sempre ragione. È così che va in questa casa. Io non conto un cazzo, mio padre ha potere su di me e mia madre è il capo supremo. Mi fa schifo, mi da il voltastomaco. Eccola, in tutta la sua pomposità che entra e annuncia "prendo la crema" passa, le mia gambe tremano, torna indietro, non mi degna di uno sguardo, o forse si ma mi guarda come se non stessi piangendo, come se non fossi distrutta, come se tanto lei si è scusata e quindi è tutto a posto e siamo tutti tranquilli, e nessuno ci sta più male. Ah si non vi ho detto la perla, dato che non rispondevo alla porta quando era chiusa ha deciso bene di videochiamarmi ben 6 volte prima che io staccassi wifi e dati e prendessi un mp3 per continuare ad ascoltare la musica. Quindi, dato che non rispondevo neanche alle chiamate, ha deciso di lasciarmi un amorevole messaggio con scritto "Esci o mi arrabbio" come se lei avesse anche il minimo diritto di arrabbiarsi dopo aver detto una cosa del genere (che ricordo era "se ora andassi a mangiare in bagno cosa mangeresti?"). E io domani devo andare a Venezia con lei? Sarà una merda. Una vera merda. Bene ora la smetto di appesantirvi, buona serata/giornata.

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