Jasmine

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(scusate per il capitolo più lungo e per il fatto che alla fine sia un po' tirato via)

Buongiorno miei cari e pochi lettori, oggi non vi parlo di me. Oggi vi voglio raccontare una storia. La storia di una persona speciale, di una persona che ha cambiato la mia vita in pochissimo tempo, che ha passato tante cose e che si meriterebbe solo tutto l'amore del mondo. Questa è la storia di Jasmine aka @JaJa_life . Spero di poterla raccontare bene perché è la prima volta che scrivo di qualcuno che può leggere quello che scrivo, ma prometto che mi impegnerò per rendere questa storia più vicina alla realtà possibile.

Iniziamo. Anzi prima devo fare un'ulteriore premessa, io non so tutta la storia e non pretendo di saperla. Vi racconto quello che so, niente di più, niente di meno, anzi forse qualcosa ometterò, dato che so che chi legge la storia di una persona che sta come sto io non sta di sicuro meglio di me e non voglio creare problemi a nessuno (scusate per la frase incasinata)

Come ci siamo conosciute io e Jasmine? Questo è semplice. Wattpad. Un commento sotto una storia ed è fatta. Lei ha letto la mia storia e mi ha scritto, poi abbiamo deciso di scriverci su Instagram e in poco tempo abbiamo imparato a conoscerci meglio. Sono passati 9 giorni. E' poco? Forse si, ma non importa. Non conosco ancora molto di lei ma so che è una persona fantastica che ha passato tante cose brutte che non si merita e che mi ha chiesto di condividere la sua storia anche con il mio piccolo pezzetto di mondo in modo che qualcuno possa aiutarla. Ora, per evitare di dimenticarmi qualcosa, vi trascrivo i suoi messaggi. (Se servirà modificherò qualcosa)

"Sei mai stata delusa così tante da una persona che credevi  vicina, che era la migliore, che ti rendeva felice...però a un tratto cambia, per un piccolo difetto che è in te , ti abbandona e trascura, ti fa sentire uno sbaglio, ti ferisce e abbatte. Pensi che quello che dicono si vero e pian piano sei a terra, pensano che per te è ok, perché quando piangi e ti lasciano sola o quando sei depressa non credono che sia colpa loro, per loro è uno scherzo per te un colpo, poi iniziano a ferirti fisicamente, da pugni e calci a ossa rotte per finire a soffocarti... alcune volte dopo incontri persone che ti sostengono, ti fanno ridere e che sanno quando fingi, che sanno leggerti anche da un messaggio, che ti sopportano anche se non sei perfetta, non ti abbandonano...perché  non gli importa e resteranno sempre al tuo fianco. Sempre. Anna ci è sempre stata per Elsa, lei l'ha tradita ma Anna non si è arresa. Ti chiedi: cosa ho fatto per meritarle? Hanno visto come sono? Mi abbandoneranno anche loro? E ripensi al passato, a quelli che cercano di cambiarti, e ti chiudi in te stessa, inizi a non provare più emozioni, e non sai che fare."

Inizio così, facendovi leggere questo, anche se c'è ancora molto altro. Cosa ho pensato leggendo tutto questo? Non se lo merita. Lei è così gentile, così solare, perché deve subire tutto ciò? E perché deve essere costretta a parlarne con me, una persona che ha conosciuto da pochissimi giorni, invece che parlarne con un suo amico caro che la conosce da una vita? 

Jasmine vive a Miami, ha la fibrosi cistica e per questo si è trasferita lì. Sua madre le dice che finge di stare male a causa dei farmaci, ha un amico, si chiama Ross, e tre fratelli, di cui uno appoggia la madre. Stavo ripensando a quando mi ha scritto "ora sono fuori con lo skate, con Ross" oppure "dopo vado a giocare a Hockey con Ross e i miei fratelli". L'ho invidiata tanto in quei momenti. Non sono mai stata una con molti amici, e neanche con tanta voglia di uscire, e ora, ora che so veramente almeno l'1% di quello che passa penso solo che vorrei che le nostre vite si scambiassero. Vorrei che lei potesse vivere qui, in Italia, avere tante persone intorno, dei genitori che la trattano (più o meno) bene e dei sogni per il futuro. Farei di tutto per poterla far vivere al mio posto. Mi sento così male quando mi accorgo di star buttando la mia vita quando ci sono milioni di persone che vorrebbero vivere al mio posto e non possono. Ci penso sempre, ma non posso smettere di odiare la mia vita.

"Ultimamente le cure non funzionano, quindi sto facendo una specie di chemioterapia, i farmaci sono potenti e mi fanno sentire debole e stordita, non ti ho risposto perché da ieri mi sono svegliata solo ora, Ross è preoccupato per me e ora ho paura, in più c'è mia madre"

Beh si, questo messaggio mi ha fatto male. Devo ammetterlo, è da quando ho scoperto della sua malattia che sono preoccupata, e credo sia normale, ma avevo sempre saputo poco sulla sua condizione fino a questo momento. Fa male pensare che un'amica non sta bene, è come un pugnale nel cuore, ma fa ancora più male sapere che questa amica è dall'altra parte dell'oceano, in una situazione orribile e che verosimilmente io non posso fare niente per aiutarla.
Non sono mai stata brava a dare consigli e non credo che lo sarò mai, perché non riesco mai a vedere le cose in modo oggettivo, vengo sempre travolta dalle emozioni degli altri e dalle mie, e per quanto sia una caratteristica apprezzabile non augurerei a nessuno di provarla, perché è veramente orribile, soprattutto se funziona solo con le emozioni negative. Ne ho parlato/ ne parlerò nel capitolo "Sensori" che non so se posterò prima o dopo questo. Beh non è finita. Non siamo ancora arrivati alla fine, anzi credo di poter dire di aver appena iniziato.

"Vorrei finirla qui, prima che muoia per colpa dei miei polmoni, perché sono stanca, secondo loro sto bene, creeono che sia tutto felice. Ma io non ce la faccio, vorrei urlare, scappare e sfogarmi, ma nessuno mi da retta, tranne Ross, e lui ha già troppi problemi per affrontare i miei"
Basta, scusate ma non voglio trascrivere altri suoi messaggi. Rileggerli mi fa stare male e non voglio dire troppo. Non voglio fare troppo male a chi legge questa storia.
Cosa ne penso? La prima cosa che ho pensato è stata "Wow, ti capisco. So esattamente di cosa tu stia parlando. E poi ho iniziato ha sentire quella sensazione di pressione sul corpo. Ho capito subito che stavo perdendo il controllo e per la prima volta ho deciso di fare qualcosa. Ho iniziato a pensare, costantemente "questo dolore non è il tuo, non sei tu che stai provando questo dolore, è lei. Ne sta parlando con te per stare meglio, non perché tu provi le sue stesse emozioni. Devi dividere le tue emozioni dalle sue" e incredibilmente ha funzionato. Non che sia stata benissimo, ma almeno non ho avuto un attacco d'ansia e sono riuscita a risponderle in un modo semi-ragionevole. Abbiamo parlato ancora un po' e poi è arrivata la parte più difficile per me di questi discorsi. Si lo so, sembrerà un controsenso ma per me la parte complicata non è quella in cui qualcuno mi parla dei suoi problemi o quando qualcuno ha un attacco di panico ma il dopo. Quando tutto si calma. Quando si torna alla normalità. Quando si torna a scherzare. Io non riesco a fare quel passo. Non è concepibile per la mia mente. Come può una persona comportarsi così dopo avermi detto tutte queste cose? Dopo aver provato tutte queste emozioni? Sta fingendo? Non lo saprò mai, e non so se voglio saperlo, ma so che per me quel momento è terribile. È come se una persona arrivasse da me, iniziasse a parlarmi in Italiano e a un certo punto decidesse di parlarmi in Russo o in Arabo. La prima domanda che viene da fare è "perché?". Stavamo comunicando così bene, perché iniziare a passare in Russo? La risposta è semplice. Perché se il Russo è la felicità e l'Italiano è la tristezza, come può una persona vivere di sola tristezza? Beh io lo faccio è vero ma non credo che in molti ci riescano. Però io non capisco, e tutte le volte rimango così stupita di come le persone tornino ad essere felici in un lampo che penso che mi stiano mentendo.
Però torniamo a Jasmine. Questa è la sua storia, o almeno la parte che so io, a grandi linee. Non so se scriverò qualcos'altro su di lei, se me lo chiederà lo farò, però vi chiedo una cosa. Se sapete di poter fare qualcosa scrivetelo, se avete dei consigli, qualunque cosa. Scusate se alla fine ho un po' tagliato ma non ce la faccio a scrivere ancora.
Se volete che racconti anche della costra storia potete scrivermelo e sarò più che felice di farlo. Anche in anonimo se volete.
Detto tutto questo, buona giornata. Se non è già uscito a breve uscirà il capitolo sui "sensori"

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