Tredicesimo capitolo

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"Mai fino a che non ho incontrato te."

Quella confessione lasciò Macarena senza parole. Mai nessuno in tutti i suoi 35 anni di vita le aveva detto una cosa tanto bella, tanto sincera.

Girò il busto abbastanza da poter guardare Zulema negli occhi. Avevano assunto una chiara tonalità di grigio, sembravano velati da uno strato di malinconia.

Alzò una mano per posarla delicatamente sulla guancia della donna mora che la stringeva tra le sue braccia.

"Io non...", iniziò a dire prima che la dea la zittisse con un bacio sulle labbra.

"Non devi dire niente.", fu la risposta di Zulema che ora la stringeva più forte a sé, quasi a volersi assicurare che Macarena fosse reale, che fosse davvero lì con lei.

La biondina appoggiò di nuovo la testa sulla sua spalla e rimase in silenzio, domandandosi quanto a lungo Zulema avesse dovuto convivere con il dolore di una perdita simile.
La capiva. La capiva perfettamente perché anche lei aveva perso qualcuno. I suoi genitori se n'erano andati per sempre e, nonostante le due cose non potessero essere interamente paragonabili, sapeva benissimo quanto fosse difficile continuare a vivere dopo che le persone che ami se ne sono andate per non tornare mai più.

"Forse sarà meglio uscire da qui!", disse Zulema rompendo il silenzio dopo aver notato la pelle d'oca che si era formata sulle sue braccia e le sue gambe.
Macarena annuì e fece leva sulle braccia per sollevarsi e mettersi in piedi prima di sfilare fuori dalla vasca.
Diede un'occhiata veloce alla mora dietro di sé e si rese conto che, al contrario di lei, Zulema non sembrava avere minimamente freddo.

Eppure l'acqua era davvero gelata a quel punto.
Possibile che si trovasse così a suo agio con le basse temperature?

Le venne in mente la notte di Capodanno quando si era presentata alla festa in centro con un elegantissimo - ma allo stesso tempo estremamente leggero - abito nero da sera. Aveva pensato di chiederle se non avesse freddo, ma al tempo non l'aveva fatto. Non erano abbastanza in confidenza per fare domande che sarebbero potute risultare stupide, o magari invadenti.

Decise che, tuttavia, ora il livello di conoscenza si era approfondito quindi anche se si fosse rivelata una domanda stupida, non avrebbe di certo cambiato le cose.

"Tu non hai freddo?", chiese.

Zulema alzò le spalle e fece cenno di no con la testa.

"Il tuo corpo mi ha tenuta al caldo.", si affrettò ad aggiungere.

A quel commento Maca scoppiò a ridere e a Zulema ci vollero svariati secondi per capire cosa avesse provocato quella reazione.

"Que zorra eres! Intendevo che averti così vicina nella vasca da bagno ha fatto in modo di attenuare il freddo dell'acqua."

Alzò gli occhi al cielo quando si rese conto che qualsiasi cosa uscisse dalla sua bocca sembrava avere un doppio senso per la biondina.

Raccolse un asciugamano di colore verde appoggiato su un piccolo sgabello e lo lanciò contro Macarena, provocando così una risata ancora più fragorosa.

Fu in quel momento che le venne un'idea, una cosa che adorava fare con Mireya perché la faceva ridere e lei amava il suono della sua risata.

Si avvicinò a lei e senza lasciarle il tempo di metabolizzare cosa stesse per fare, iniziò a farle il solletico punzecchiandole i fianchi, per poi passare al collo e alle braccia.
Più Macarena tentava di divincolarsi, più la presa del braccio destro di Zulema si rafforzava attorno alla sua vita.

God is a woman (zurena)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora