Diciottesimo capitolo

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Seguire Macarena in quel vicolo non era mai stata sua intenzione. Non l'avrebbe fatto se la biondina non le avesse ripetuto per l'ennesima volta negli ultimi quattro giorni "Sta tranquilla, è tutto ok, è solo il lavoro", ogni volta che squillava il telefono e la vedeva cambiare improvvisamente espressione.
Aveva provato con tutta sé stessa a trattenersi. Ci aveva provato sul serio, ma fidarsi delle persone non era mai stato il suo forte e così alla fine aveva ceduto. Aveva aspettato che Maca uscisse dalla porta, poi aveva controllato l'orologio lasciando trascorrere due minuti esatti prima di uscire anche lei.
Aveva sceso le scale cercando di non fare rumore, nel caso la biondina fosse stata ancora nei paraggi, poi una volta fuori si era guardata attorno per un paio di secondi cercando di capire quale direzione avesse preso Macarena.
Non poteva di certo essere andata troppo lontano, e infatti, la vide dall'altra parte della strada intenta a leggere qualcosa sul suo telefono, probabilmente l'ennesimo messaggio da parte di quel mittente sconosciuto che Zulema era decisa a smascherare ad ogni costo.
La seguì per tre isolati rimanendo ben nascosta, a soli venti passi di distanza da lei. Aveva indossato una felpa nera con il cappuccio, ma di certo se Macarena si fosse voltata l'avrebbe subito riconosciuta. Tuttavia, non si girò mai nella sua direzione. Passarono di fronte al supermercato dove si erano incontrate circa un mese prima e poi la vide svoltare l'angolo verso sinistra.
Si fermò un solo istante e poi riprese a camminare.
Svoltò l'angolo anche lei e la vide imboccare un vicolo laterale che Zulema era certa non portasse da nessuna parte. Allungò il passo per starle dietro e si fermò giusto in tempo per vedere la sua biondina avvicinarsi ad una figura alta e snella in fondo a quella stradina. Era una donna che Zulema non riuscì a riconoscere.
Cercò di affinare i sensi per capire cosa stessero dicendo, ma il rumore del traffico di Madrid sovrastava le loro voci e l'unica frase che riuscì a captare fu un "Non credo di poter continuare con questa storia. Non voglio farle del male."

Era stata la voce rotta di Macarena a pronunciare quelle parole e nonostante la dea non l'avesse sentita nominare il suo nome, era certa che si stesse riferendo a lei.

Cosa significava quel "Non voglio farle del male"? Ma soprattutto chi era quella figura misteriosa in piedi accanto a Macarena?

Indossava un paio di occhiali da sole scuri e un cappellino con la visiera. Era impossibile vederne i lineamenti da quella distanza. Provò a sporgersi leggermente, ma fu inutile. Se avesse fatto solo un altro passo l'avrebbero vista ed essere scoperta non era un'opzione.
Aveva sempre avuto una regola durante la sua lunga esistenza: mai andare in battaglia senza un buon piano. Quella che aveva di fronte non era una vera guerra, ma Macarena aveva detto qualcosa riguardo al non volerne fare del male, il che era traducibile come una minaccia alla sua vita.

L'avrebbe affrontata, ma non lì, non in quel momento.
Estrasse il telefono dalla tasca e scattò una foto. Probabilmente troppo sfocata per servire effettivamente a qualcosa, ma l'avrebbe usata per estorcere la verità a Macarena.

Rimase ancora a guardarle. La biondina gesticolava, mentre la donna davanti a lei, la osservava in silenzio quasi annoiata da quella situazione.

In che guaio si era cacciata Macarena? E cosa c'entrava lei in tutto questo?

Fu solo quando la vide voltarsi nella sua direzione che Zulema girò i tacchi e sparì velocemente da  lì.

Mezz'ora più tardi, quando Maca rientrò a casa con il volto stanco e il mascara leggermente sbavato, la dea non disse una parola. Finse che ciò che aveva visto in quel vicolo non fosse mai accaduto.

"Sono a casa.", disse la biondina.
"Muy bien, rubia. Te estaba esperando, estoy en la cama."
A quelle parole, Macarena si rilassò visibilmente. Non importava quanto la sua vita stesse andando a rotoli in quel momento, tornare da Zulema era come approdare in un porto sicuro dopo aver passato giorni a navigare in un mare in tempesta.
Zulema era la sua quiete, la sua sicurezza.

God is a woman (zurena)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora