Capitolo 17

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17. Cosa faresti se fossi incinta?

Avevo deciso di rimediare o meglio di cercare di passare del tempo con Niccolò per poter festeggiare il suo compleanno, nonostante fossero passati dei giorni, una settimana e mezza per la precisione, mi sembrava giusto passare del tempo con lui pe...

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Avevo deciso di rimediare o meglio di cercare di passare del tempo con Niccolò per poter festeggiare il suo compleanno, nonostante fossero passati dei giorni, una settimana e mezza per la precisione, mi sembrava giusto passare del tempo con lui per festeggiare, saremmo sicuramente stati insieme, vivevamo insieme e dei momenti per noi di certo non ci mancavano, ma volevo poter creare qualcosa di speciale.

Nonostante fosse freddo e fare un bagno in piscina sarebbe stato un suicidio avevo chiesto a Niccolò di passare altro tempo in villa. Il mio ragazzo amava quel posto e sicuramente passare un giorno in più lì, per lui, non sarebbe stato di certo un problema. Avrei voluto parlare con sua cugina che per quel giorno era stata sfrattata dalla villa per permetterci di passare una giornata insieme ed io glien'ero profondamente grata, ma avevo pensato che in quel momento sarebbe stato più utile recuperare il tempo perso con il mio ragazzo.

Avevo cercato di preparare qualcosa di semplice e nulla di così impegnativo, sapevo che il moro non adorava passare tanto tempo al ristorante, per lui non c'era poi molta privacy, non poteva fare nulla, mi aveva raccontato la sera della nostra prima uscita che semmai si fosse fidanzato avrebbe portato la sua ragazza pochissime volte al ristorante dato che l'atmosfera che si poteva creare ad una cena in casa non sarebbe mai stata la stessa di una creata al ristorante. Capivo alla perfezione il suo volersi estraniare dal mondo, mi piaceva passare del tempo nei ristoranti, ma solo quando si andava a cenare o a pranzare con molte persone.

Sapevo che a Niccolò piacesse la mia cucina, quindi avevo pensato fosse giusto preparare qualcosa da stuzzicare durante la cena, anche se Niccolò avrebbe mangiato sicuramente più di un esercito. Mia nonna sin da piccola mi aveva insegnato a preparare tantissimi piatti, dal dolce al salato, ma quel giorno volevo godermi tutto il tempo con il mio ragazzo senza dover preparare mille cose, lui mi aveva anche proposto di preparare un mini arrosto e non me l'ero sentita di rifiutare, adoravo la carne, soprattutto quella arrosto. Avevo sempre desiderato avere il giardino per poter fare una braciolata, ma anche un camino nel quale poter cucinare e, fortunatamente, Niccolò era riuscito a realizzare un mio desiderio inespresso.

Preparare un pranzo non mi aveva mai pesato più di tanto, soprattutto nel momento in cui in casa regnava la pace. Il moro stava ancora dormendo e non riuscivo a capire come, nonostante stessi facendo abbastanza chiasso, riuscisse a dormire imperterrito. Non mi sarei mai lamentata per ciò dato che avrei avuto molto più tempo per preparare tutto e per poi potermi dedicare completamente a lui. Mentre preparavo il pranzo, cercando proprio di salvarmi da una carbonara preparata dal mio ragazzo, avevo provato a preparare i pancake, non li avevo mai reputati una cosa semplice da preparare, dato che ogni tanto non volevano proprio uscire decenti. Ero sempre andata sulle cose caserecce, come una crostata, ma in quel momento il forno era impegnato con altro, la mia lasagna fatta con il sugo alla bolognese. Era casereccia sì, ma cosa c'era di più casereccio di un arrosto? Sapevo benissimo che una grande porzione di lasagna sarebbe stata più apprezzata rispetto a qualsiasi altro piatto gourmet, fatto massimo da venticinque grammi di pasta.

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