Capitolo 22

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22. Dove ve ne andate così contenti piccioncini?

"Amore! Amore!" Ero appena entrata al locale di Niccolò, era appena primo pomeriggio, ma il mio ragazzo era andato a compilare e firmare tutte le liberatorie di cui aveva bisogno, solo che non sarei riuscita ad aspettare che arrivassero le otto pe...

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"Amore! Amore!" Ero appena entrata al locale di Niccolò, era appena primo pomeriggio, ma il mio ragazzo era andato a compilare e firmare tutte le liberatorie di cui aveva bisogno, solo che non sarei riuscita ad aspettare che arrivassero le otto per potergli comunicare la bella notizia che mi era appena arrivata. Per molte persone potrebbe sembrare stupido, ma per me riuscire ad ottenere quel sì era qualcosa di davvero importante.

"Oi! Com'è tutta questa felicità!" Al posto di Niccolò, però, la prima persona che vidi fu Adriano, stava al bancone a mettere a posto i bicchieri e ad ordinare gli alcolici per la serata. Quando Adriano stava nel locale aveva un modo completamente diverso di Gabriele di lavorare, tutto doveva essere posizionato in un modo ben preciso che nessuno, però, aveva mai capito.

"Hey Adri ciao! Credevo che Niccolò fosse solo." Il mio ragazzo aveva espressamente detto di voler passare la mattinata al locale dato che ero impegnata in università così da poter svolgere tutte le mansioni con calma senza la voglia di tornare a casa. Ovviamente ogni volta che ero in università lui veniva a lavorare, anche se delle volte doveva rimanere più tempo per aiutare Adriano o Gabriele, oppure, per parlare con i ragazzi che gestivano il locale a Milano.

"Lo trovi nel suo studio, immerso dalle sue belle carte, io me la sono data a gambe levate." Sapevo bene quanto Adriano odiasse la burocrazia del locale, fortunatamente Niccolò aveva assunto Martina che ne capiva sicuramente più di tutti noi, ma comunque Niccolò alla fine era quello che doveva supervisionare e controllare tutto. Non che non si fidasse di sua cugina, ma comunque la sua firma doveva essere presente su tutte le carte, altrimenti non sarebbe stato valido nulla.

"Nicco!" Il mio ragazzo davvero era immerso tra tutte le carte possibili ed immaginabili, non capivo nemmeno come faceva a stare in quel disordine totale. Quando studiavo non potevo trovare una cosa fuori posto, altrimenti non sarei mai riuscita a capirci nulla, invece, Niccolò non aveva alcuna metodologia, tendeva ad avere il metodo opposto al mio.

"Amore che ci fai qui? Hai già finito? Che poi non so nemmeno cosa dovevi fare." Non avevo detto nulla al mio ragazzo, non perchè volessi nascondergli qualcosa, ma perchè per scaramanzia avevo tenuto tutto per me. Nessuno, nemmeno il mio migliore amico sapeva cosa avrei dovuto fare quel giorno.

"Ho finito dieci minuti fa e sono corsa qui. Devo darti una bellissima notizia! Mi hanno preso per fare il tirocinio nello studio di analisi!" Lo studio di analisi era la prima scelta che avevo selezionato, sapevo bene quanto fosse prestigioso quel centro e sapevo quanto lavoro bisognava fare per poter terminare il tirocinio con un buon punteggio, ma avrei preferito faticare per ottenere un risultato e non prendermi quel periodo di pausa. Il tirocinio era una delle principali attività dell'università, premetteva allo studente di conoscere, anche se in modo ridotto, l'ambiente lavorativo e lo preparava ad affrontare i possibili ostacoli che sarebbero potuti andare ad ostacolare la pratica del biologo.

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