4. Solo con te riesco ad abbattere i miei muri fatti di insicurezze"La porto in un posto molto speciale solo per noi due." La sua faccia era stupita dalla mia affermazione, forse non poteva aspettarsi che il nostro luogo speciale fosse quello che lei definiva mio. La presi per mano fino a scortarla in macchina e da bravo gentiluomo qual ero le aprii anche la portiera. Il viaggio era accompagnato da un silenzio molto particolare, quel silenzio che ci permetteva di pensare e di metabolizzare ciò che ci stava succedendo ed io non ero affatto imbarazzato, potevamo dimostrarci il nostro affetto anche senza parole superflue.
Ancora non mi sembrava vero di poter dire a gran voce che lei era la mia fidanzata, colei che era in grado di capirmi, di farmi incazzare, ma soprattutto di farmi innamorare. Mi ero ripromesso di non stare mai più con una donna, ma lei era stata in grado di farmi capire che non tutte le persone erano uguali. Se dovessi ripensare alla nostra conoscenza, ma soprattutto a quante ne avevamo dovute passare per arrivare fino a quel punto, non mi sembrava vero che io, Niccolò Moriconi, fossi stato in grado di riaprire il mio cuore a qualcuno, che avessi deciso di rischiare, di nuovo, ma quella volta era stato totalmente diverso. Mi ero dato un'altra opportunità e, ogni giorno sempre di più, ero felice davvero di averlo fatto. Arrivammo davanti al nostro locale e Gioia, appena vide l'edificio davanti a sé, si girò verso di me confusa, sicuramente stava pensando che io avessi dimenticato qualcosa, ma in realtà il locale era chiuso al pubblico, ed era tutto per noi due, era davvero il nostro posto.
Avevo chiesto aiuto ai miei amici e colleghi per sistemare tutto e per preparare la cena, o meglio avevo pensato di chiamare un nostro amico per preparare una cena con i fiocchi, dato che Cocco e Cassio non sarebbero stati in grado nemmeno di cucinare un uovo, o meglio la carbonara la sapevano preparare, ovviamente peggio di come la preparavo io, ma non sarebbero riusciti a creare i piatti che avrebbe potuto cucinare il nostro amico chef. Preparare questa sorpresa non era stato poi così semplice, soprattutto perchè avevo dovuto fare tutto all'insaputa di Gioia e ciò significava poter parlare solamente in codice o fuori casa o quando lei era in università, ma nonostante tutto la sorpresa stava riuscendo alla perfezione, speravi che il tutto continuasse ad andare per il verso giusto e soprattutto che a Gioia potesse piacere una cosa del genere.
Prima che diventassimo un qualcosa in più, Gioia, la sera del suo compleanno, mi aveva mostrato una foto che raffigurava una terrazza piena di candele con un tavolino basso al centro e, al posto delle sedie, il tavolo era circondato da cuscini di tutti i colori, così avevo pensato di ricreare quella foto, nel nostro locale, mi sarebbe piaciuto poter vedere lo stesso sguardo ammirevole che aveva nell'osservare quella foto, proprio nel momento in cui avrebbe visto che ero riuscito a ricreare quasi tutta l'atmosfera che c'era in quello scatto.
Feci un respiro profondo prima di entrare e, appena il locale vuoto si presentò davanti ai suoi occhi, la sua emozione era qualcosa di impagabile, soprattutto perché questo era il nostro "primo appuntamento" e volevo che fosse speciale sia per la location sia per tutto il resto. Non volevo avere un appuntamento standard, volevo qualcosa di più per lei, non serviva conoscerci, l'appuntamento ci sarebbe servito per scoprirci, per iniziare a viverci e lo volevo fare partendo dalle cose semplici. Averla portata a visitare la piccola Londra mi aveva fatto aprire ancor di più con lei, le volevo far capire che nei miei momenti bui mi rifugiavo in quel piccolo vicoletto lontano dal caos, lontano dalla strada, ma immerso nella tranquillità.
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Saresti la risorsa per ogni sorriso 2 /Ultimo/
FanfictionSequel di "Saresti la risorsa per ogni sorriso" Niccolò ha bussato alla porta di Gioia facendo terminare la ricerca del coinquilino da parte della ragazza. I due hanno imparato a conoscersi, litigando e facendo pace continuamente. I loro litigi li...