Capitolo 9

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9. Me fai dispiacè

Stavo facendo una cosa che Niccolò non meritava affatto, due giorni era andato fuori ed ero riuscita a parlargli si e no per mezza giornata in totale

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Stavo facendo una cosa che Niccolò non meritava affatto, due giorni era andato fuori ed ero riuscita a parlargli si e no per mezza giornata in totale. Non gli avrei mai chiesto di passare tutto il giorno al telefono, assolutamente, sarebbe stato impegnatissimo, ma ci eravamo scambiati due messaggi e avevamo parlato a telefono si e no per cinque minuti. Quel comportamento mi era sembrato strano, mi sarei aspettata, da parte sua, la voglia di sentire la mia voce e il mio incoraggiamento, ma non era stato così.

Ero andata in stazione per andarlo a prendere, mi era mancato e allo stesso tempo ero arrabbiata con lui, non eravamo mai stati separati, ma sembrava che lui riuscisse benissimo a stare senza di me. Sapevo l'orario di ritorno, non perchè mi avesse chiamato per darmi il buongiorno e per raccontarmi ciò che era successo ieri, ma perchè mi aveva chiesto di andare dato che voleva rivedermi subito, solo che questo lo aveva detto prima di partire, non sapevo se al suo ritorno la pensasse allo stesso modo.

"Hey sei venuta!" Si avvicinò a me cercando di baciarmi, ma nonostante le sue labbra mi fossero mancate tantissimo, mi allontanai, sapevo di non avere dei veri e propri motivi per farlo, ma in quel momento sentivo che fosse giusto così.

"Dovevo lasciarti tornare con un taxi? Se vuoi lo faccio senza problemi." E se gli sguardi avessero potuto uccidere Niccolò sarebbe già morto, avrei voluto far finta di niente per poi sferrare il colpo, ma il mio tono mi aveva tradito.

"Daje amò scherzavo, che c'hai?"

"Lo dovresti sapere Niccolò, fatti un esame di coscienza e poi ne riparliamo." Iniziai ad avviarmi verso l'uscita della stazione, sapevo benissimo che mi stesse seguendo, non mi piaceva fare scenate in mezzo alla stazione, a casa mia avrei potuto fare ciò che volevo senza dover sembrare posata.

"Oh Giò, te fai da 'n bacio n se vedemo da du giorni e te m'accogli così?" Anche un bacio vuoi?! Pensai tra me e me, ma rispondergli male non avrebbe avuto alcun senso, doveva capire da solo di aver sbagliato. Dirgli di aver commesso un errore sarebbe stato inutile, l'errore lo avrebbe capito solo nel momento in cui lo metabolizzava, altrimenti avrebbe ripetuto lo stesso sbaglio cento volte senza nemmeno accorgersene.

"Fatti na domanda e datti na risposta Nic, non facciamo scenate qua, andiamo a casa e ne parliamo." Se mi avessero detto che un viaggio in macchina con Niccolò sarebbe stato silenzioso non ci avrei mai creduto, ma provare la sensazione di disagio in quel momento mi aveva fatto cambiare idea, Niccolò non parlava, ma tantomeno io, fortunatamente c'era la musica in sottofondo che non mi faceva sembrare tutto così vuoto. Arrivammo a casa nel minor tempo possibile, stranamente guidavo io, ma se avesse guidato lui in quel momento non sarei salita in macchina. Scesi e nel minor tempo possibile cercai di andare ad aprire la porta, sapevo che Niccolò cercasse di fare tutto il più velocemente possibile perchè voleva parlarmi, forse si era accorto di aver sbagliato, ma gli avrei dato del filo da torcere, almeno per qualche ora.

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