Capitolo 24

529 30 33
                                    




24. Ti voglio bene figlia mia

"Nic vorrei chiederti una cosa, non sei obbligato a dirmi di sì

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"Nic vorrei chiederti una cosa, non sei obbligato a dirmi di sì." Erano giorni che balenava nella mia mente l'idea di portare il mio ragazzo da mia madre. Non ero mai riuscita a portare con me Niccolò non perchè mi vergognassi, ma perchè ogni volta c'era qualche impegno che ci impediva di andare insieme. Mia madre era una delle persone più importanti della mia vita e aver recuperato il rapporto con lei mi aveva fatta sentire davvero bene. Erano giorni, però, che sentivo un forte peso sul cuore, non riuscivo a capire cosa fosse e cercai di non impegnarmi più di tanto per non essere negativa. Volevo solamente rivedere mia madre, come facevo quasi tutti i giorni da quando ci eravamo incontrate nuovamente.

Era ancora mattina presto, ci eravamo svegliati da poco e ci eravamo trovati in cucina a fare colazione così ne avevo approfittato per porgli quella domanda, non sapevo se avesse voluto accettare, non era mai stato una persona che si vergognava, ma comunque non sapevo quanto gli desse fastidio che lo introducessi a mia madre. Oramai avevo conosciuto la sua famiglia, quindi pensavo che non fosse così male ricambiare il favore. Non avrei mai voluto conoscesse mio padre, anche se di padre proprio non si poteva parlare, era un incosciente che non si era mai preso alcuna responsabilità da padre. Se prima ne ero convinta, da quando avevo conosciuto Sandro ne ero sempre diventata più consapevole, Sandro nonostante fosse separato con Anna faceva il possibile per stare vicino ai suoi figli, non mancava mai a nessun appuntamento importante e, per far sì che i figli non dovessero stare nel limbo e decidere chi dei due genitori scegliere, aveva continuato a vivere vicino alla sua ex moglie. Mio padre, invece, aveva spedito sua moglie il più lontano dalla famiglia pur di allontanarla dalla sua unica figlia.

"Dimmi tutto, vediamo che posso fare." Non ero mai stata così tanto in difficoltà, chiederglielo mi sembrava più difficile del dovuto, anche perchè stavamo insieme quasi da un anno e non ci era mai mancata quella confidenza per dirci le cose, dalle più piccole alle più importanti.

"Vorrei che tu mi accompagnassi da mia madre, vorrei venissi con me." Non sapevo come formulare la frase, ma dirla nel modo più semplice sarebbe stato rapido e indolore. Mi aspettavo di tutto, poteva essere sia un rifiuto e lo avrei sicuramente accettato dato che non lo avrei potuto obbligare, sia un consenso da parte sua. Sicuramente il secondo mi avrebbe fatto più piacere del primo, ma lui doveva completamente sentirsi libero e non obbligato da parte mia, gli avevo semplicemente fatto una proposta.

"Se ti fa piacere verrò, non devi sentirti in alcun modo obbligata, mi farebbe piacere conoscerla." Fortunatamente la sua risposta mi fece spuntare il sorriso sulle labbra, non mi aveva mai chiesto di voler conoscere mia madre forse per rispetto, per non invadere la mia privacy. Sapeva sempre che tornavo a casa più tardi proprio per passare il maggior tempo possibile con lei, avrei voluto portarla a farle vedere casa mia, ma non era mai stato possibile, quindi non aveva potuto nemmeno conoscere dal vivo Niccolò. Glielo avevo fatto vedere più volte tramite delle foto e mamma ne era rimasta davvero impressionata, mi vedeva parlare di lui con il sorriso sulle labbra e non poteva essere altro che felice per me. Come aveva visto Niccolò tramite foto, aveva conosciuto sia la mia università sia la mia casa tramite piccoli video che le avevo fatto per farla entrare ancor di più nella mia vita. Da piccole avevamo avuto da sempre un bellissimo legame e non avevamo faticato affatto per poterlo recuperare nuovamente e sinceramente non potevo che essere più felice di così.

Saresti la risorsa per ogni sorriso 2 /Ultimo/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora