Laced - Capitolo 29 (Preparazioni)

12K 611 133
                                    

Per favore leggete le note dell'autrice alla fine, è molto importante.

----------------------------------------------

POV di Abby

Presi tra le braccia uno scatolone, alzandolo e sorreggendone il peso. Mi girai, tornando dal camion delle consegne alla cucina. Da quando Niall aveva annunciato la gara di canto a Capodanno, tutto era in preparazione per la grande festa. E da quello che avevo visto finora sarebbe stata enorme, e molto costosa. Mentre appoggiavo lo scatolone in uno dei tavoli di metallo in cucina, mi chiesi perché il Signore voglia spendere così tanti soldi per i suoi schiavi, per festeggiare. Per quello che ne sapevo, non doveva fare niente. Poteva trattarci come immondizia, ma invece, il Signor Zayn ci trattava quasi sempre con gentilezza. E addirittura spendeva soldi per una festa per i suoi schiavi.

Dani, che si trovava dietro ai tavoli con alcune altre persone, aprì lo scatolone con un taglierino, cominciando a tirar fuori tutte le cose che conteneva. Kitty ed Eleanor dovevano prendere le cose che tirava fuori e metterle al loro posto nei frigoriferi o nella dispensa.

Doveva avere un motivo di fondo, vero? Nessun altro possessore di schiavi l'avrebbe mai fatto.

Mi girai di nuovo, andando verso la porta sul retro della cucina per prendere altri scatoloni dal camion delle consegne. Fuori c'erano appostate due guardie, che controllavano ogni nostra mossa, attente che facessimo quello che ci era stato detto, e che non cercassimo di scappare o farci gli affari nostri. Era un lavoro sfiancante - trasportare scatoloni di cibo avanti ed indietro, ma eravamo emozionantissimi per la festa.

L'aria di dicembre era fredda e pungente, e mi colpiva il viso mentre camminavo verso l'enorme camion. Presi tra le braccia un sacco enorme di farina, tenendolo stretto a me mentre lottavo per portarlo dentro.

"Serve una mano?"

Girai il viso per incontrare degli occhi azzurri-verdi, di una ragazza un po' più bassa di me. Le rivolsi un piccolo sorriso, annuendo. "Certo."

Afferrò il pesante sacco di farina da una parte, ed io dall'altra. Cominciai a muovermi all'indietro, per entrare nella cucina, e lei mi seguì camminando in avanti. Condividevamo il peso equamente, e non potei trattenermi dall'esserle riconoscente per aiutarmi a portare metà del peso di quel sacco.

Quando alla fine lo appoggiammo in uno dei tavoli, sbattei le mani, facendo volare farina dappertutto. La ragazza ridacchiò, ed io le sorrisi.

"Ti vedo spesso in giro, ma penso che non abbiamo mai parlato?" Cominciai, sperando di non suonare strana.

Annuì timidamente, e parlò. "Si, mi dispiace. Sono un po' introversa. Tendo spesso a stare sulle mie."

Accettai la sua scusa, andando di nuovo verso la porta per prendere altre cose dal camion delle consegne. Si mise velocemente al passo con me, e mi girai verso di lei prima di parlare. "Non preoccuparti! Anche se non so ancora il tuo nome."

"Elle."

"Elle." Ripetei per ricordare bene il nome. "Elle. È un nome stupendo."

"Grazie - e tu sei Abby. Tutti conoscono la nuova arrivata." Mi rivolse un piccolo sorriso. "Sei l'argomento principale dei gossip tra gli schiavi di basso livello."

Aggrottai le sopracciglia. "Gossip?"

Annuì, facendo muovere i capelli su e giù. "È pazzesco. Un sacco di gossip. Ma tendo a stare lontano da queste cose, diventa un po' noioso, sai?"

Annuii velocemente, anche se non lo sapevo. Queste ragazze parlavano di me? Perché? Non sapevano niente...a meno che...

"Smettetela di farvi gli affari vostri, puttane! Tornate al lavoro!" Una delle guardie ci urlò dalla sua postazione alla porta, guardandoci in cagnesco. Camminai velocemente verso la porta, ed Elle mi seguì.

Laced (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora