"Spingi ancora! Ancora uno! Avanti, puoi farcela!" Il mio personal trainer, Louis, mi incoraggiò.
Mi abbassai un'altra volta, prima che le braccia cedessero. "Uggghhhhh..." Grugnii, stesa sul pavimento della palestra.
Louis si sedette vicino a me. "Bel lavoro, puoi rilassarti un po'."
Mi rifiutai di muovermi, rimanendo distesa per terra. Mi diede un buffetto sulla spalla. "Tutto ok?"
Annuii piano. "Si, sono solo dolorante."
Poi, si distese di fianco a me. "Quindi, ti piace qui, Abby?"
"Penso di si."
"Non vuoi tornare a casa?" Chiese, curioso.
Sospirai. "Non era proprio una casa quella che avevo prima."
Annuì a sé stesso, come se si aspettasse la mia risposta. "Penso che sia così per tutti qui, per tutti gli schiavi. Anche se siamo suoi schiavi, Zayn ci tiene sotto la sua ala protettiva, capisci quello che intendo? Stiamo meglio adesso di quando eravamo liberi."
Rimasi in silenzio, pensando a quello che aveva detto.
"Zayn non è un cattivo ragazzo. È solo che appare severo perché vuole essere rispettato."
Feci spallucce. Non vedevo Zayn da tre giorni, cercavo di non farci caso ma era impossibile, ero arrabbiata con lui. Arrabbiata, e ferita. Mi stava decisamente evitando. E questo spiegava il perché avesse chiesto a Niall di tenermi chiusa in camera.
"Gli importa veramente di noi, può sembrare il contrario, ma qui è come se fossimo una grande famiglia." Continuò.
"È sbagliato." Dissi alla fine.
"Cosa è sbagliato?" Si alzò, confuso.
Mi alzai anche io, indicando tutto intorno a noi. "Questo. Tutta la cosa della schiavitù. Voi che dipendete da lui."
Scosse la testa. "Non è come pensi, Abby. Non capisci."
"Beh, forse non voglio."
Fece spallucce, poi mi fece cenno di seguirlo. "Forza, correrai sul tapis roulant per la prossima mezz'ora."
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Uscii dalla doccia, mettendomi un asciugamano sul corpo ed uno sui capelli.
Erano quasi le sei di sera, e mi asciugai velocemente, sapendo che Niall sarebbe venuto a momenti per portarmi la cena.
Non potevo cenare con tutti gli altri, e questo mi faceva arrabbiare. Specialmente sapendo che Zayn lo faceva per evitarmi.
Non mi preoccupai di mettermi i miei vestiti - ero troppo stanca. Dopo aver finito l'allenamento con Zayn, ero stata mandata a lavorare in cucina, dove avevo pulito i piatti con Amber. Saltai sul letto e mi misi in una posizione comoda, con ancora l'asciugamano addosso.
Sentii un tintinnio di chiavi prima che la porta si aprisse e Niall entrasse nella stanza, chiudendola dietro di sé.
Alzò un sopracciglio quando mi vide distesa sul letto. "Vestiti velocemente. Ti porto a cena dagli altri."
Mi alzai di scatto. "Sul serio?!? E Z-"
"E via per un'ora o poco più - quindi sbrigati. Mi ha lasciato al comando mentre è fuori."
Corsi subito verso la cabina armadio, lanciando tutto quello che mi veniva per le mani. Non potevo perdere questa occasione, per niente al mondo.
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Laced (Italian Translation)
FanfictionOltre cento anni nel futuro, la corruzione ha preso possesso su gran parte dei governanti e dei governi. Quello che una volta era un mondo libero, adesso è dominato dal Governo - composto da un gruppo di Padroni. Padroni come Zayn. Il resto della po...