Laced - Capitolo 52 (Il Punto Debole dell'Armatura)

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(In questo capitolo succedono molte cose, quindi fate attenzione ai cambi di POV. Spendereste un secondo per votare e commentare per favore?)

POV di Niall

Qualcuno bussò nuovamente alla mia porta, alzai gli occhi al cielo, irritato. Avevo già ignorato quando aveva bussato la prima volta, sperando che lei pensasse che stessi dormendo e che mi lasciasse in pace per un po', ma come Amber era sempre stata, rimase persistente.

Buttai le gambe fuori da letto, alzandomi. "Amber, ho detto non adesso! Ho solo bisogno di un paio di ore da solo!" Urlai, sperando che la facesse andare via.

Ieri e oggi avevo passato tutto il giorno ad evitarla il più possibile, quindi sapevo che fosse preoccupata. Ma non riuscivo veramente a guardarla negli occhi dopo quello che avevo fatto alle sue spalle.

Ci furono altri colpetti alla porta, e rilasciai un suono irritato andando verso la porta. "Seriamente, Amber, non riesci a concedermi neanche cinque minuti da solo-"

Quando aprii la porta, interruppi quello che stavo dicendo. "Caleb?"

Mi guardò con uno sguardo preoccupato, l'espressione sul suo viso era ansiosa. "Abbiamo un problema. C'è stata una violazione della sicurezza."

--

Corremmo immediatamente verso la sala della sicurezza, dove c'erano tutti gli schermi delle telecamere e dove c'era la sede del corpo di sicurezza. Quando entrammo, il corpo di sicurezza si alzò subito venendo verso di noi.

"Cosa sta succedendo?" Chiese Caleb, incrociando le braccia.

"Abbiamo individuato movimenti anomali nei boschi sulla parte est del palazzo, ma dentro ai cancelli. Fino ad ora, non è successo niente di particolare, ma in questo momento stiamo cercando di rintracciare il posto da cui è entrato l'intruso e fermarlo."

Annuii velocemente. "Quando è successo?"

"All'inizio i sensori hanno individuato i movimenti verso le sei e ventisette della sera, ma non ci abbiamo fatto caso, pensando che fosse solo un animale."

"E avete lasciato andare la questione senza la conferma di nessuno?" Caleb lo interrogò rabbiosamente.

Il capo della sicurezza esitò. "Si, Signore, ma-"

Caleb lo interruppe alzando una mano. "Non ho bisogno delle tue fottute scuse. Va avanti."

Fece immediatamente come aveva comandato Caleb, continuando a spiegarci la situazione.

"Sì, Signore. Comunque, ci sono stati segnalati altri movimenti un'ora dopo, e questa volta ci è stato confermato che si trattasse di un essere umano. Ho mandato un squadra di sicurezza per trovarlo e fermarlo."

"È successo qualcos'altro fino ad ora?" Continuò Caleb con tono di rimprovero.

In qualche modo, quando mi girai verso Caleb, era una persona completamente diversa. La mia prima impressione su di lui era stata che fosse irresponsabilmente sciocco, soprattutto dopo che aveva permesso di fare agli altri quel cazzo che volevano. Mi chiedevo come avesse fatto un Zayn così estremamente serio a mettere in carica una persona del genere. Ma ora, Caleb era serissimo, con un'espressione furiosa in viso. Mi ricordava un sacco di qualcuno, ma non riuscivo a capire chi.

"Sì. Hanno trovato tracce di calore umano sul sentiero per il quale deve essere entrato l'intruso attraverso dei sensore di calore ad infrarossi. Al momento, stiamo ancora cercando di trovarli."

Mi schiarii la gola, decidendomi a parlare. "E cosa suggerite di fare ora?"

Si girò verso di me, esalando esausto. "Beh, io bloccherei tutti gli accessi al palazzo. Tutte le persone dentro, ogni porta bloccata. Abbiamo bisogno di mettere tutto al sicuro, ma ho bisogno del tuo permesso per farlo." Guardò verso Caleb.

Laced (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora