Laced - Capitolo 60 (Stessi Sbagli)

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Canzoni per questo capitolo:

• Pretend It's OK - Little Mix

• Exit Wounds - The Script

• Same Mistakes - One Direction

POV di Zayn

Era già arrivato martedì, il giorno del mio compleanno. Oggi è il mio ventitreesimo compleanno, e in questo momento non potevo sentirmi più di merda.

Non parlavo con Abigail dal giorno in cui si era rovesciata addosso la candeggina, e stavo fottutamente impazzendo. Volevo stringerla ancora, toccarla, sentirla. Volevo tornare indietro nella casa dei miei genitori, dove c'eravamo solo io e lei, e nessun altro. Faccia a faccia. Senza interruzioni dall'esterno. Senza Caleb, e senza il fottuto Sebastian.

Ero riuscito ad evitarla per tutta la settimana, anche se stavo impazzendo. Mi ero sentito come se volesse spazio, così gliel'avevo dato.

Quello, oppure ero troppo un buono a nulla per avere il coraggio di andarle a parlare.

Non ero perfino andato a nessun altro pasto dopo quella volta. Mi veniva portato tutto di sopra, e mangiavo per conto mio. Da solo.

Lo odiavo. Lo odiavo così fottutamente tanto.

E morivo dalla voglia di parlarle.

Smettila, Zayn. Le hai dato abbastanza spazio. Va a parlarle, mi dissi.

Il fatto era che avevo bisogno di parlarle. E forse addirittura...per quanto mi facesse rabbrividire, dovevo scusarmi. Forse. Non lo so.

Sapevo che se lo avessi fatto, mi sarei sentito meglio...più rilassato.

Passeremo oltre a questo, mi auto convinsi, so che lo faremo.

Chiusi gli occhi, espirando profondamente. Ok, lo farò. Andrò a parlarle.

Qual'è la cosa peggiore che potrebbe succedere? Andrà tutto bene.

Poco ne sapevo, niente sarebbe stato come avevo sperato che fosse.

--

POV di Amber

Quando i miei occhi catturarono la sua figura, il mio stomaco si contorse. Era sbagliato, così sbagliato sentirmi in questo modo nei confronti di Niall. L'unica cosa che avrei dovuto provare era amore - puro, incondizionato, irrevocabile amore - ma non riuscii a trattenermi dal provare timore mentre mi avvicinavo a lui.

Mi rivolgeva la schiena, e non poteva vedermi.

Mi evitava da molto tempo, e non ce la facevo più.

La stanza della sicurezza era completamente deserta a parte Niall, che era seduto in una sedia, inclinato in avanti di fronte ai gradi schermi delle telecamere.

Quando feci alcuni passi più vicino, mi accorsi che aveva la testa appoggiata sulle braccia, e che stava dormendo.

Povero piccolo, pensai. Deve essere così stanco.

"Niall?" Parlai dolcemente, scuotendogli una spalla. "Niall? Svegliati, piccolo."

Rilasciò un leggero grugnito, e sbatté le palpebre diverse volte. "Mmm?"

"Niall, andiamo nella tua stanza. Devi riposarti."

Scosse la testa, chiudendo gli occhi. "No...posso. Devo...tenere d'occhio." La sua voce era lenta e piena di sonno.

Laced (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora