POV di Abby
"Ci avviciniamo." Brontolò Harry, lo sfinimento scorreva fluido nelle sue parole.
Il sudore mi aveva appiattito i capelli sulla fronte, e mi sentivo troppo sporca ed esausta. Mi sentivo letteralmente sul punto di crollare per terra, le mie gambe e le mie ginocchia mi facevano dolorosamente male.
Se l'avessi saputo prima che sarei dovuta scappare mi sarei seriamente allenata in palestra. Avrei allenato il mio corpo ad adattarsi a correre per lunghe distanze, trattenendo più pressione, ma la decisione è stata presa all'improvviso. Non avrei mai considerato di scappare, prima. Era stata più una decisione presa sul colpo – un pensiero irrazionale – qualcosa sulla quale mi ero applicata e che avevo veramente pianificato e riflettuto.
Ci eravamo fermati solamente due volte dopo aver mangiato due barrette di cereali intorno all'ora di pranzo – entrambe le volte era stato per svuotarci del cibo che avevamo mangiato, e della poca acqua che avevamo bevuto dalle nostre borracce, affinchè il nostro carico si alleggerisse. O "pisciare" come diceva Harry.
Era stato davvero imbarazzante.
Non avevo pensato a questo prima che noi partissimo, ma fare i propri bisogni nel bel mezzo di un bosco per ragazza era davvero imbarazzante e orribilmente fastidioso.
Potevo sentire il sangue salirmi in testa per il solo pensare a quello, dunque spostai rapidamente l'attenzione su qualcos'altro.
"All'appartamento della sorella di Louis, giusto? Quanto tempo dovremmo rimanere lì?" Domandai di nuovo.
"Solo stasera. E poi andremo in città alle prime ore del mattino." Disse semplicemente lui.
Feci un rapido cenno prima di porgli un'altra domanda.
"Quanto dista il suo appartamento dalla città?"
Lui evitò un ramo di albero che era caduto, scavalcandolo con molti sforzi, e potei dire per il modo in cui camminava che si stava stancando velocemente. Per lui era più facile attingere sui suoi punti di forza – il suo corpo era molto più forte paragonato con il mio. Il nostro ritmo era rallentato durante l'ultima ora cambiando gradualmente da una marcia rapida fino a trascinarci appena.
E, onestamente, penso che la sola cosa che mi ha aiutato a continuare quella marcia estenuante era che la casa della sorella di Louis era vicina, con un posto confortevole dove dormire.
"Circa sette o otto chilometri al massimo."
Chiusi gli occhi cercando di trovare l forza per continuare a camminare.
"Credo che le mie gambe stiano per cedere."
"Abbiamo poco meno di un chilometro da fare prima di raggiungere l'appartamento. Puoi resistere dieci minuti in più." Mi assicurò, sebbene le sue parole fossero uscite più fredde del solito.
Poteva essere che fosse solo perché era inquieto e affaticato, pensai. Lo sfinimento può cambiare la personalità delle persone. Era solo stanco.
"Ci proverò," dissi tra i denti, "Ma non posso garantirti niente però."
Il sole ora era dietro di noi, ad ovest, mentre si avvicinava il momento in cui anche lui doveva coricarsi. Ben presto la breve giornata invernale avrebbe toccato la sua fine, e sarebbe diventato di nuovo tutto buio.
Lui non mi rispose – era ritornato nello stesso stato di silenzio di quando avevamo lasciato il palazzo.
Presi questo come un segnale per non porre più di domande e mi concentrai solo sulle mie gambe, mentre ne sollevavo una, la portavo in avanti, e ripetevo la stessa cosa con l'altra.
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Laced (Italian Translation)
FanfictionOltre cento anni nel futuro, la corruzione ha preso possesso su gran parte dei governanti e dei governi. Quello che una volta era un mondo libero, adesso è dominato dal Governo - composto da un gruppo di Padroni. Padroni come Zayn. Il resto della po...