Storia semplice di una bambina.

353 15 0
                                    

La bambina si guardò intorno seduta nel seggiolone vicino al tavolo. Era un po' arrabbiata perché stava dormendo beatamente nella sua culla. In quel periodo le avevano tolto il seno dicendo una parola strana per lei
"Svezzamento"
Il seno di quella donna che ricordava tutti chiamavano
"Chloe"
Quella donna le piaceva, soprattutto quando le sorrideva o il suono del suo cuore diceva
"Ti voglio bene"

Cercando di calmarsi, si affidò al suo ciuccio. Vide la donna Chloe vicino a quella che tutti chiamavano
"Trixie"
Che le piaceva moltissimo. Con gioia pensava alla Trixie che giocava con lei, rendendola sempre felice. Lei voleva giocare in quel momento. Pensò che forse muovendo le manine sarebbero andate da lei. Poi sentì la voce che gli cantava le migliori nine nane. Quello che una volta era sempre emozionato quando la vedeva. Quello alto che in braccio a lui volava tra quelle cose che tutti chiamavano nuvole. Gli piaceva, anche quando la faccia era tutta rossa. Tutti chiamavano quello
"Lucifer"
Entrò nella camera che chiamavano tutti
"Cucina"
Il Lucifer baciò la Chloe e sorrise alla Trixie. Ma la bambina lo voleva con lei. Fece piccoli lamenti che con sua gioia fecero andare da lei il Lucifer che le disse con un gran sorriso
"Tesoro non mi dimentico di te. Cosa vuoi mangiare?"
La bambina non capiva le sue parole, ma gli piacevano. Ma una parola detta dalla Chloe la agitò. La Chloe disse al Lucifer
"Oggi pomeriggio dobbiamo portarla dal pediatra per il richiamo del vaccino"
La bambina alla parola pediatra voleva nascondersi nell'abbraccio del Lucifer. Fu felice di vedere il Lucifer triste come lei, dirle
"Dobbiamo essere forte. Servono per la tua salute"
Alla bambina non piaceva vedere il Lucifer triste, le piaceva quando le sorrideva con gli occhi luminosi. La parola pediatra fu dimenticata quando la Chloe gli imboccò il cibo che in fondo le piaceva.

Qualche ora dopo. Dal pediatra.

La bambina adorava che il Lucifer fosse così tiepidamente caldo. Non si accorse beata nell'abbraccio del Lucifer che erano dalla pediatra. Si lamentò che la Chloe le tolse i vestiti. Cercò intorno il Lucifer, vedendolo più lontano che le sorrideva ma non felice. Poi arrivò la pediatra. La bambina non la voleva vedere. Ogni volta la pediatra gli toglieva il ciucciotto. Quella pediatra la toccava facendole delle volte punture o esami dolorosi. Nuovamente la pediatra la punse due volte sulle gambe. La bambina era arrabbiata, voleva andare via. Senti la Chloe dire
"Forza papà delle meraviglie, calmala come sai fare tu"
La bambina nel suo terrore di quella pediatra, si calmò al tocco di quelle mani così calde. Ma non si fidava, piagnucolando mentre guardava il Lucifer che le diceva
"Calmati mio cuore. Non ti faranno più male. Purtroppo servono queste cose"
Stranita nel vedere quelle cose luminose e bagnate scendere da un occhio del Lucifer che le asciugò con la mano. Non voleva che il Lucifer fosse triste. Gli mostrò come doveva sorridere, contenta di vederlo che la imitava. Tornato il ciucciotto in bocca, per la bambina era tutto perfetto.

Qualche tempo dopo. Pomeriggio attico.

La bambina era felice che tutti fossero così contenti intorno a lei. Solo perché aveva chiamato la Chloe
"Ma...mamma"
Come le suggerivano tutti. Guardò il Lucifer che le diceva
"Il prossimo deve essere papà"
La bambina cercava di capire come dirlo. Voleva rendere felice il Lucifer.

Altri giorni dopo. Paradiso.

La bambina odiava quello che sembrava il Lucifer ma era più cattivo. Prima erano tutti felici intorno la lunga tavola. Anche se diverse volte aveva dovuto mostrare al Lucifer come sorridere mentre era tra le braccia di quello che gli dicevano era
"Nonno Dio"
Poi era arrivato quello che somigliava vagamente al Lucifer. Aveva portato lontano sia il Lucifer che quello che tutti chiamavano Amenadiel. Alla bambina non piaceva che quello cattivo facesse male al Lucifer. Stretta nell'abbraccio della donna che chiamava mamma, voleva dire qualcosa. Voleva gridare al Lucifer di tornare da lei. Piangendo disse in un grido
"P...papà!"
Il Lucifer si voltò. La bambina vide che era una bella parola. Continuò
"Papà! Papà!"
Lei non sapeva spiegare, ma quello che era il Lucifer che diventò papà, picchiò il cattivo tornando da lei. Felice la bambina continuava nel dire tutta felice
"Papà papà
Con il papà che anche con qualche livido sul viso sorrideva felice. Le cose bagnate e luccicanti scesero dagli occhi del papà che sorrideva cullandola.

Dopo che la bambina iniziò a camminare.

Alla bambina piaceva quello che chiamava
"Lo zio"
Oppure
"Amenadiel"
Gli piaceva anche quella donna con lui
"La Linda"
Non le piaceva quando il papà mostrava la faccia rossa all'altro piccolo come lei. Quella faccia era solo la sua. Permetteva solo che la Trixie e la mamma la vedessero. Strillo forte, piangendo. Era arrabbiata con il papà. Quando tentò di prenderla in braccio si nascose ancora di più nell'abbraccio della mamma. Il papà non era più suo. Sentì la Trixie dire al suo papà
"Papà Lucifer..."
Alla bambina non dispiaceva dividere il papà con la Trixie, lei conosceva tutto quello che le piaceva
"...e gelosa della tua faccia da inferno"
La bambina vide il papà sorridere, chiedendo di perché lo faceva se lei era infelice.

Nell'attico.

La bambina aveva resistito dal piangere nuovamente dallo zio e la Linda solo perché Trixie giocava con lei, mentre gli altri cenavano. Tornata nella sua camera, era corsa dagli animali e bambole di pezza sul tappeto morbido. Prese un bambolotto di un diavoletto tutto rosso. Glielo aveva dato la Trixie. Si sedette sul tappeto abbracciando forte il bambolotto. Ma non era come il papà. Quel bambolotto non era enorme e caldo. Si voltò alla voce del papà che le disse
"Sei arrabbiata con me?"
Sedendosi sul tappeto con lei. Le disse comparendo la faccia rossa
"Sai principessa, non credevo mai che qualcuno di così innocente come te potesse essere gelosa di questa faccia..."
La bambina si avvicinò. Il papà la prese in braccio dicendole
"...giuro che quando ci sei tu, solo a te mostro questa faccia"
La bambina non capiva ma disse decisa toccando quella faccia rossa che le solleticava le manine
"Mio!"
Quando vide l'altra faccia disse
"Mio!"
Il papà annuì di sì, dicendo con gli occhi lucidi
"Sono sempre tuo, cuore mio"
La bambina era felice.

FINE

Le stelle di Lucifer e Chloe. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora