Gioco di specchi.

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Trixie sbadigliò per l'ennesima volta, domandando a sua madre Chloe che le rimboccava le coperte
"Mammina giura che stavolta non scappi da Lucifer"
Chloe sorrise, rispondendo alla figlia quasi in un sussurro
"Mai più scapperò da Lucifer. Ero sconvolta per tutto quello che era successo con Cain. Non credo che in una sola settimana mi abbia dimenticato..."
Chloe baciò la fronte della figlia, continuando
"...ora dormi. Per qualunque cosa ce Maze"
Trixie cedette al sonno, Chloe sorrise, stava per andare da Lucifer. 

Nello stesso momento. Attico. 

Lucifer si verso l'ennesimo bicchiere di whisky. Era salito da poco dal Lux. Tutto gli sembrava senza senso, senza gusto. Un solo motivo era per questa svogliatezza nel fare tutto. Per Chloe. Gli aveva chiesto tempo per elaborare che fosse sul serio il re dell'inferno. Era passata una settimana nel quale lui attendeva, non trovando nulla cui valesse la pena per uscire dal suo limbo attico e Lux.

Il rumore di un movimento di ali irritò Lucifer. Voltatosi vide vicino alla porta del balcone il gemello Michael. Prima che potesse dire qualcosa Lucifer, l'angelo gli disse con tono canzonatorio
"Quasi tutti in paradiso sono inteneriti dal tuo amore per quella umana. Ti trovano così carino"
Gli occhi di Lucifer erano ridotti a delle fessure sottili e pieni di odio verso il gemello, domandando con tono gelido
"Io sarei carino?" 
L'angelo ridacchiò, dicendo con calma
"Comunque sia, tu resti solo un problema per tutti, nostro padre vuole capire cosa sei diventato…"
L'angelo indicò l'ascensore da cui entrò Chloe, sorpresa di vedere uno uguale a Lucifer che continuò 
"...Vi invia entrambi nel gioco degli specchi o anche detto la maledizione degli specchi"
Prima che Lucifer potesse spingere nell'ascensore Chloe, Michael sparse nell'aria una polvere dorata. Fu buio per Chloe e Lucifer. 

Poco dopo. 

Chloe si svegliò supina sul pavimento dell'attico. Vide Lucifer in piedi a pochi passi che sembrava dare pugni a qualcosa. Per un momento Chloe fu felice di vederlo, elegante come sempre mancandogli solo la giacca. Subito dopo Chloe di guardò meglio intorno. Contò sei enormi specchi di foggia antica a figura intera posti a circolo intorno a loro due. Capì che non li lasciavano uscire.

Vedendo Chloe sveglia, Lucifer restò in piedi lontano da lei. Le disse restando con lo sguardo basso
"Mi dispiace che tu sia stata coinvolta detective. Non ti preoccupare resterò lontano da te"
L'abbracciò della sua adorata Chloe fu per Lucifer gioia e dolore allo stesso tempo. Soprattutto Lucifer era confuso sul perché. Chloe gli spiegò restando nell'abbraccio
"Ero venuta per dirti che per me non cambia nulla. Scusami per essere scappata. Sono stata una sciocca…"
Mai nessuno aveva detto tali parola a Lucifer che si sentì strano, quasi sollevato ma anche poteva dire felice
"...accetto tutto di te. Sei una brava persona. Affronteremo qualunque cosa insieme. Volevo anche dirti..."
Lucifer non voleva farlo ma il momento lo chiedeva. Allontanò Chloe quel tanto da guardarla in faccia, volendo infinitamente baciarla ma si trattenne, dicendole 
"Chloe…"
Il cuore di Chloe saltò nel petto dalla gioia Per avergli sentito dire il suo nome
"...apprezzo tutte le tue parole. Ora dobbiamo uscire da qui…"
Chloe annuì positivamente non capendo perché Lucifer abbassava lo sguardo
"...purtroppo sei capitata nella peggiore diavoleria di mio padre. Si chiama gioco di specchi ma anche maledizione degli specchi. Serve per tirare fuori ogni paura o dubbio dall'animo di un angelico. Si può superare o…"
Chloe si preoccupò
"...si può mpazzire. Un incantesimo che come una infezione, esempio la varicella se la superi mai più potrà intrappolarti. Non ti farò assistere a tutto. Non combatto contro la maledizione così tu avrai la libertà. Io mi perderò ma tu sarai..."
Lucifer non si aspettava che Chloe gli posasse i palmi delle mani sulle guance, dicendo convinta
"Non provarci! Supereremo assieme ogni cosa. Renditi conto che non mi fai paura o altro. Sono tranquilla con te. Pensa quanto accetto tutto di te, sapendo che Trixie si trova nel mio appartamento con Maze come babysitter…"
Lucifer non era mai stato così sorpreso
"...quindi ora basta. Vediamo di uscire assieme da qui"
Lucifet sentì una voce, disse a Chloe svelto prima di voltarsi
"Chloe devo dirti una cosa fondamentale. Io vicino a te sono vulnerabile. Comunque io rifarei ogni cosa"
Voltatosi Lucifer vide da dove veniva la voce. In uno specchio c'era suo padre Dio. Era lì a pochi passi da lui. Quel Dio stava rimproverando qualcuno
"Sei un figlio molto indisciplinato. Samael mi vergogno di te. Il mio orgoglio perché sei il mio portatore di luce, il creatore delle stelle si affievolisce di fronte alle tue mancanze"

Le stelle di Lucifer e Chloe. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora