Qualcosa di diverso (1/2)

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Chloe era in piedi a pochi passi da quell' essere. Quello che indossava i vestiti di Lucifer, la stessa voce di Lucifer. Al posto della faccia di Lucifer c'era una faccia bruciata. La consapevolezza che Lucifer era sul serio il re dell'inferno le tolse il respiro. Il suo cervello le urlava di scappare, quello era il re del male, il grande bugiardo. Solo che un qualcosa, un qualcosa le impediva di farlo. Era quasi una preoccupazione, verso quell'essere che era lì in piedi. Quel re infernale che la guardava con occhi di fuoco non cattivi. Sembravano occhi tristi. Occhi che si chiusero storcendo il viso bruciato in una smorfia. Lucifer si inginocchiò percependo un dolore tremendo alla schiena, finendo per svenire. Chloe voleva urlare la frustrazione. Fosse rimasto in piedi poteva anche scappare via come pensava. Vedendolo svenuto in quel modo non poteva farlo. Si avvicinò cautamente, abbassandosi per controllarlo.

Nello stato d'incoscienza, Lucifer sentiva una voce che lo chiamava. Era la voce di Chloe.

Chloe guardò quel Lucifer bruciato, constatando che per il suo lavoro aveva visto bruciature peggiori. Notò un forte contrasto con il rosso della pelle e un nero profondo dietro il collo di Lucifer. Decise di portarlo via. Era già tanto per lei quella scoperta, immaginava per gli altri. Scosse Lucifer, chiamandolo diverse volte.

Lucifer spalancò gli occhi rosso fuoco. Era totalmente incredulo, Chloe era ancora con lui, non era scappata. La sua adorata detective disse
"Lucifer puoi alzarti? Dobbiamo andare via prima che arrivino gli altri"
Lucifer sapeva bene cosa aveva. I proiettili degli scagnozzi di Cain erano dall'inferno. Lo stavano avvelenando a poco a poco. Qualcuno doveva tirarli fuori dalla schiena. Lucifer pensò che se Chloe non lo rendesse un po' umano sarebbe morto. Con tutto se stesso cercò di alzarsi, sostenuto al braccio destro da Chloe. Il re infernale si chiedeva perché fosse ancora con lui.

Poco dopo.

Mentre la polizia stava arrivando, con fatica Chloe portò Lucifer fuori dell'edificio. Inviò un messaggio sonoro a Ella, dicendogli che portava Lucifer in ospedale perché ferito alla schiena. Pochi secondi dopo Ella gli invio un messaggio testuale

"Tranquilla Chloe, io con Dan ci occupiamo di tutto"

Improvvisamente Chloe si rese conto che non poteva andare con Lucifer alla sua auto, visto il suo aspetto bruciato. Allo stesso tempo non poteva lasciarlo solo o permettergli di sedersi visto lo sforzo per farlo alzare dal pavimento. In un mucchio di spazzatura vide una tenda nera con un casco da moto. Li afferrò mettendoli a Lucifer che tentò di protestare ma cedete.

Nella confusione del momento in strada, tra polizia e curiosi, Chloe portò Lucifer in auto. Abbastanza lontana dal trambusto tolse il casco da moto a Lucifer, scoprendo che era febbricitante. L'unico posto che conosceva vicino era l'abitazione di Linda. Sperava non andasse fuori di testa. 

Abitazione di Linda.

Linda corse alla porta della sua abitazione sentendo bussare in modo incontrollato. Trovò una sconvolta Chloe che sosteneva qualcuno coperto da una tenda nera e un casco da moto. Quando Linda vide che lo sconosciuto era Lucifer disse a Chloe
"Portiamolo nella camera degli ospiti"

Nella camera degli ospiti, appena Lucifer fu seduto ai piedi del letto, Chloe diceva a se stessa di andare via. Ma il cuore di Chloe gli imponeva di aiutare Linda per svestire Lucifer. Con orrore scoprirono che la schiena di Lucifer con parte del collo erano completamente neri. Sulla porta della camera comparve Maze che disse 
"Ora mi sento meglio…"
Guardando Chloe che la fissava con occhi sgranati
"...Si Chloe io sono un demone e lui il re dell'inferno. Non abbiamo mai nascosto la cosa. Lo vuoi aiutare?"
Chloe annuì positivamente. 

Le tre donne stessero Lucifer nel letto sopra la pancia completamente nudo. Maze controllò la schiena, dicendo con rabbia
"Proiettili con ferro demoniaco. Dovrò scoprire quale demone lo smercia…"
Rivolta a Linda
"...Mi serve un coltello affilato. Oltre una bacinella, garze, bende, tutto quello che trovi di medico…"
Mentre Linda usciva dalla camera, Maze disse a Chloe
"...aiutiamolo. Dopo risponderò a ogni tua domanda"
Chloe decise di averne abbastanza. Voleva scappare da tutto quel momento che riteneva senza senso. Stava per uscire dalla camera quando senti come un sussurro provenire da Lucifer. Si avvicinò a lui sentendolo dire, con gli occhi chiusi e voce debole
"Scusa Chloe...Scusa Chloe...Scusa se sono un mostro...porto solo dolore...vattene Chloe...vattene..."
Chloe gli accarezzò la testa calva dicendogli con gli occhi lucidi riconoscendo il suo Lucifer, il suo amico, la gioia di sua figlia Trixie
"Non vado via Lucifer. Tu non sei un mostro. Smettila di dirlo. Non ti devo scusare di nulla. Sono viva grazie a te. Non sei un mostro"
Chloe non voleva lasciarlo, soprattutto dopo che Maze disse con un affilato coltello in mano
"Non posso usare l'anestesia. Lucifer devi sopportare. Comprendi quello che ti dico?"
Lucifer gridò mentre stringeva i pugni con gli occhi chiusi
"Procedi Maze!"
La demone praticò due lunghi tagli verticali nella schiena di Lucifer, paralleli alle scapole. La pelle nera si aprì, rivelando un mare di proiettili. Con pazienza Maze tolse ogni proiettile nei due tagli. Disse la demone a Lucifer cui Chloe asciugava il sudore con un panno bianco, ogni tanto carezzandogli quel viso bruciato
"Per essere raccolti così devi aver usato le ali prendendo i proiettili. Il solito fuori di testa"
Chloe si bloccò, guardando Lucifer con un nodo in gola. La detective del re infernale gli disse con voce rotta 
"Non avevo immaginato tutto. Dopo essere stata colpita dal proiettile, le tue ali ci hanno protetti dai proiettili degli altri"
Lucifer nel dolore che sentiva alle spalle, gracchiò 
"Lo rifarei sempre Chloe, sempre lo rifarei. L'unica…"
Tentò di soffocare una fitta, continuando sempre con gli occhi chiusi
"...L'unico rimpianto che vedi il mostro che sono"
Chloe scosse la testa, dicendogli con il viso vicino a quello di Lucifer
"Ammetto di essere stata sorpresa, ma per me non sei un mostro. Ti conosco troppo bene per pensare questo…"
Gli accarezzò il viso con calde lacrime che gli bagnavano le guance
"...Tu non sei un mostro. Non sei un mostro per il tuo aspetto o per essere il re dell'inferno. Perché io ti conosco meglio di chiunque altro"
Maze e Linda si guardarono sorridendo. 

Le stelle di Lucifer e Chloe. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora