Alba.
L'alba è il momento della giornata che preferisco.
Mi siedo sul muretto della terrazza e guardo il sole venire su. Sorrido al nuovo giorno, sperando che sia migliore di quello passato.
Bevo un sorso del mio caffè doppio amaro.
Faccio un respiro profondo e scendo dal muretto.
Devo tornare a lavoro, la mia pausa è finita e al direttore non piace che io arrivi tardi. Sai che bello essere sempre sotto l'occhio vigile del direttore.-Ti cerca!
Mi dice Lidia passandomi accanto
-Digli che non lo voglio vedere!
-Non sono la tua segretaria!
Sbuffo andando via.Lidia è la mia migliore amica, nonché infermiera che lavora nella clinica privata, dove io sono l'unico medico valido. No, non sono egocentrica, ma è quello che dice sempre il direttore.
Ecco il direttore. Lui è il mio ex. Il mese scorso l'ho trovato in camera da letto, la mia camera da letto, non con una donna, ma con due!
L'ho lasciato, ovviamente.Busso alla porta del suo studio
-Che c'è!
Dico
-Buongiorno!
Dice sorridente
-Smettila di fare così!
Dico
-Lasciamo perdere. Con te non funziona nemmeno il "parlare civilmente"!
-Ma di cosa dobbiamo parlare, Will?
-Di noi!
-Noi? Non esiste nessun noi! Non da quando mi hai tradito!
Dico
-Ne parleremo un altro giorno!
Dice
-Cioè mai!
Dico
-Devi portare questi documenti al Grant Medical Centre!
-Manda un'infermiera!
-Sono i documenti di un tuo paziente che è stato trasferito lì, perciò ci andrai!
-Ti odio!
Dico prendendo la cartella e uscendo dal suo studio.Facciamo un passo indietro.
Vivo in Ohio, a Columbus. Sono la prima di quattro figli. I miei genitori sono Terry, a capo di una banca e Tom, giudice di origini basiliane, ma nato e cresciuto negli USA. Sono un medico di emergenza e odio la clinica dove lavoro.
Poco dopo che ho scoperto che il mio ex, Will, mi tradiva, sono tornata a casa dai miei, che però non hanno accettato che io avessi lasciato Will. Mi sono quindi provvisoriamente trasferita a casa di Lidia che però vive con il suo fidanzato.
Ero vegetariana e porto il 37 di piede. Questo è quello che c'è da sapere sulla mia vita.Raggiungo l'ospedale, ma a quanto pare è arrivata un'emergenza
-Che succede?
Chiedo a un infermiere
-Sparatoria in una banca! Stanno ancora cercando i rapinatori.
Mando un messaggio a mia madre, per sapere se sta bene e se sa qualcosa di quello che è successo.
Entro in ospedale. L'ingresso è gigantesco. Sembra un museo di arte contemporanea. Ci sono tanti piani e porte a vetri, ma c'è anche un gran fermento. Mi avvicino ad una guardia. Mostro il lascia passare che era tra i documenti che mi ha dato Will.
Il pronto soccorso è pieno di gente. Barelle e infermieri corrono da tutte le parti.
Mi avvicino al banco accettazione
-Scusi...
Dico
-Non adesso! Se è ferita vada da quella parte!
Mi dice un'infermiera indicandomi la sala d'attesa.Mi siedo in attesa che la situazione si calmi.
Mi guardo attorno. Ci sono dei bambini che piangono. Molte persone ferite, chi ad un braccio, chi alla testa. Medici e infermieri corrono da tutte le parti. Una donna accanto a me sta dormendo, porta un cartellino verde con su scritto "low priority". Sarà sicuramente una vittima della sparatoria.
La guardo meglio. Ha le labbra viola. Le prendo il polso. Il battito quasi non si sente.
Mi alzo
-Ho bisogno di un medico!
Dico ad un uomo con il camice
-Non mi sembra ferita!
Dice lui
-Non è per me!
Dico.
Lui si gira e va via.Mi avvicino alla donna e la stendo a terra
-Pneumotorace!
Dico
-Mi serve un kit da drenaggio toracico!
Dico a un'infermiera
-Lei non lavora qui!
Dice lei
-Ma sono un medico e questa donna ha uno pneumotorace!
Dico.
L'infermiera mi passa il kit.
Completo la procedura. La donna riprende a respirare. Controllo il suo petto. Ha un ematoma al livello delle costole.
-Sarà stata colpita e ha sviluppato lo pneumotorace...
Dico.
Tutti mi guardano.
Mi alzo da terra.
Vedo un uomo e due poliziotti
-È lei!
Dice uno di loro
-Io?
Chiedo.
Il poliziotto mi salta addosso facendomi cadere a terra e ammanettandomi. Sbatto la faccia sul pavimento.
-Ci deve essere un malinteso!
Riesco a dire
-Silenzio!
Dice la poliziotta.

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Emergency Call
Romantizm🩺Lei. Medico di emergenza che lavora in una clinica privata che odia. Un passato che fa ancora male. Un ricordo doloroso. E la determinazione di voler scoprire la verità a tutti i costi perché, anche se fa male, lei deve ricordare. Lui o meglio...