Dannato orgoglio

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Gwen: "C-Carl? E tu che ci fai qui?" Chiedo balbettando per poi girarmi per cercare aiuto da Duncan.
Di colpo lui mi afferra il polso tenendolo stretto e costringendomi a guardarlo negli occhi
Carl: "Ah ah bellezza! Prova solo a chiamare Duncan e ti garantisco che farete entrambi una brutta fine questa sera. Quel sabato sono stato buono con te, ma soprattutto con lui. Ora mi sono un po' stancato dei giochetti del tuo ragazzo quindi...o ascolti quello che ho da dire, o ti giuro che sta volta la faccia gliela rompo io a Duncan." Dici stampandosi in faccia un sorriso tremendo e trascinandomi via dal bancone.
Cammina velocemente fino a quando non arriviamo ad una porta di servizio ed usciamo dal locale.
Gwen: "si può sapere cosa vuoi da me?" Ringhio strattonando la mia mano per levarla dalla sua presa.
Carl: "Beh penso che ci siano alcune cose di Duncan che non sai..."
Gwen: "Molto probabilmente è così. Ma credo che non sia compito tuo rendermi partecipe di ciò che fa Duncan; se vorrà dirmelo lo farà lui...non di certo te"
Carl: "Però...che caratterino..." dice osservando ogni centimetro di me
Carl: "Comunque vai tranquilla...so benissimo che Duncan ti ha detto del piccolo debito che aveva nei miei confronti... ma forse ha tralasciato qualche particolare...non credi?" Continua lui rendendomi perplessa.
Gwen: "Che...che intendi?"
Carl: "ohh...sbaglio o non sta a me dirti ciò che fa Duncan?" Chiede lui facendomi innervosire
Fingo di nulla e gli volto le spalle, pronta per rientrare nel locale.
Carl: "Sei fortunata però che a me non interessa ciò che pensi tu...e te lo dirò lo stesso" afferma bloccandomi dall'aprire la porta.
Carl: "Inizio col dirti che è vero...siamo una banda di coglioni ma...Eih pupa...i soldi sono soldi, i debiti vanno ripagati e Duncan...beh...era in ritardo coi pagamenti e quindi non mi è rimasta scelta che minacciarlo."
Gwen: "arriva al punto Carl!"
Carl: "Quanta fretta tesoro..." dice avvicinandosi a me e costringendomi a fare qualche passo indietro finché le mie spalle si appoggiando al muro.
Gwen: "Avvicinati ancora e sei morto." Dico sottovoce
Carl: "Credi di farmi paura? La tua testa arriva giusta giusta all'altezza del mio cazzo" risponde facendomi l'occhiolino e schioccando la lingua
Carl: "Dicevo...so benissimo che Duncan ti ha detto di aver ripagato i debiti ma...non gli interessi... I soldi al sottoscritto sono arrivati con grande ritardo e...beh...ci ho rimesso parecchio. Sebbene avessi smesso con le minacce, ho avvisato più volte Duncan intimandolo di pagarmi gli interessi. Ora però ho qui davanti a me un bel bocconcino con il quale minacciarlo...non credi?" Mi chiede passandomi l'indice prima sugli zigomi, poi sul collo, e infine sul resto del corpo delineando le mie curve.
Cerco di allontanarmi dal suo tocco ma sono bloccata. Mi fa così schifo averlo così vicino.
Gwen: "ti ho detto di allontanarti!" Ripeto tenendo il mento in alto per non mostrare la mia paura
Lui sorride al mio secondo avvertimento.
Gwen: "ti darò io quei dannati soldi Carl...ma ti giuro che se solo ti avvicini ancora di un centimetro l'unica cosa che avrai sarà l'asfalto sui denti"
Ora scoppia a ridere ancora di più.
Carl: "hahahahhahahha pensi di farmi paura? Comunque si, la tua non è un'idea malvagia ma...sai...tu mia piaci...quindi voglio essere buono con te."
Gwen: "Che intendi?"
Carl: "Vuoi ripagare i debiti di Duncan? Bene! A te non chiederò soldi...diciamo che mi ripagherai in natura" risponde leccandosi e mordendosi le labbra e fissando la mia scollatura.
Di colpo capisco quello che intendeva.
Gwen: "Non se ne parla!"
Carl: "Non credo che tu possa prendere una decisione riguardo a ciò bellezza.." risponde mettendomi una mano sul fianco ed avvicinandosi sempre di più alla mia faccia per baciarmi.
Sento la sua mano destra percorrermi tutto il fianco ed appoggiarsi sul mio sedere. Mi faccio sempre più piatta contro il muro e storgo il volto per allontanarmi il più possibile da lui.
Quando però vedo che le distanze si stanno annullando sempre più, capisco che non ho via di scampo. Una lacrima cade sul mio viso per lo schifo che sto provando nei confronti di questo ragazzo. Contro il mio volere si sta appropriando di me, del mio corpo...e tutto questo per una cazzata del mio ex. Sono estremamente rigida, ma improvvisamente, proprio mentre stavo pensando al peggio, dentro di me scatta qualcosa. Alzo il ginocchio con prepotenza sferrandolo dritto sulle parti basse di Carl.
Proprio mentre compivo quell'assurda azione, sento la porta del locale affianco a me spalancarsi e da lì sbucano fuori tutto i miei amici, primo tra loro Duncan. Quest'ultimo, senza neanche pensarci, si precipita su Carl appendendolo al muro.
Duncan: "Che cazzo ci fai qui? CHE CAZZO LE HAI FATTO?"
Nel frattempo Ashley mi aveva presa tra le sue braccia per tranquillizzarmi e Jeoff tentava di calmare Duncan per evitare che finisse male.
Carl non riesce neanche ad emettere aria dalla bocca dopo il mio calcio.
Duncan: "Vuoi rispondermi si o no figlio di puttana?"
Dopodiché Jeoff lo convince a rimettere Carl coi piedi per terra, permettendogli così di tornare a respirare.
Carl: "mi devi i soldi degli interessi..." dice con un filo di voce
Carl: "o i soldi...o la darkettona amico" continua ansimando
A quella frase Duncan gli sverrà un pugno in faccia e Carl inizia a perdere sangue dal naso.
Duncan: "Avrai i tuoi fottuti soldi, ma ti giuro, cadesse ora il mondo, che se la tocchi, sfiori, guardi o anche solo pensi un'altra volta...io ti ammazzo. Dio solo sa come ti concio se accade ancora una cosa del genere. Ti giuro Carl...sei stato avvisato. Non ti faccio nulla ora solo perché finirei nella merda con la polizia. Ma ti assicuro che la prossima volta mi faccio l'ergastolo pur di vederti sotto 5 metri di terra! Sono stato abbastanza chiaro?"
Carl annuisce con sguardo beffardo e se ne va senza dire nulla.
Duncan si gira lentamente e osserva i nostri visi scioccati ma si sofferma sul mio.
Sto tremando come una deficente, nonostante il coraggio della mia azione ho avuto una paura tremenda...chissà cosa sarebbe successo se non fosse arrivato Duncan.
Duncan: "Gwen...io,io..."
Gwen: "No Duncan! NO! Hai idea di quello che è appena successo!? Perché non mi hai detto degli interessi!!!! Porca puttana Duncan! Ti sei fottuto il cervello?! Sono stufa! Stufa dei tuoi stupidi segreti che tra l'altro ora stanno mettendo in pericolo pure me! Ora smettila di voler fare tutto da solo, l'orgoglio ti sta rendendo un pezzo di merda! Cazzo Duncan! Fatti aiutare! Ora ti darò io i fottuti soldi per ripagare quello stronzo e tu li prenderai senza dire nulla, Carl non saprà mai che in realtà sono i miei!" Sbotto io interrompendolo
Duncan: "non...non...non posso accettare"
Dice guardando in basso
Gwen: "Ah no? Però puoi accettare il rischio che io venga ancora molestata da un ragazzo?! Scusa Duncan...ma fottiti."
Detto ciò rientro nel locale seguita da Ashley, che lancia sguardi di disprezzo al fratello, e dalle mie compagne di stanza. Prendo di corsa la borsa che era appoggiata al tavolo e scappo fuori.

Alla fine di tutto...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora