Alla fine di tutto...

Pensando all'Italia

*15 dicembre*
Oggi è martedì e sono noiosamente stravaccata sul banco dell'aula della mia università e tento di non addormentarmi durante le lezioni. La prof di storia dell'arte probabilmente sta parlando ai muri perché le facce dei miei colleghi non sembrano molto attente.
Tra me e Duncan tutto alla grande. Più i giorni passano più ci avviciniamo e più ci rendiamo conto che siamo fatti proprio per stare insieme. In questi giorni sono tornata anche a casa sua e sono stata con i suoi genitori, mi fa molto piacere stare con loro.
*driiin*
Finalmente la campanella di fine ora è suonata, raccolgo il mio materiale e mi alzo dal banco.
Professoressa Stinson: "Signorina Collins; si può gentilmente fermare un paio di minuti, avrei bisogno di parlarle"
Sinceramente non pensavo neanche che sapesse il mio nome.
Mi avvicino alla sua enorme cattedra con timore e lascio che sia lei a parlare
Professoressa Stinson: "Signorina, ci tenevo ad essere io a darle questa bella notizia. Le vacanze di Natale si avvicinano e i suoi voti in tutte le materie eccellono. È con grande piacere che le consegno questa..." dice porgendomi una busta
Gwen: "s-scusi prof, non capisco..."
Professoressa Stinson: "Lei ha vinto una borsa di studio per un viaggio in Italia, in una città a scelta, dove potrà ammirare le magnifiche bellezze dell'arte italiana. Sceglierà lei dove alloggiare e qualsiasi spostamento lei vorrà fare col treno o con la macchina...beh...le sarà tutto pagato. Il volo per il "Bel Paese" partirà il 20 dicembre; quello di ritorno sarà il 7 gennaio...a meno che lei non abbia altre pretese ovviamente"
Davanti alle parole della mia professoressa rimango a bocca aperta. Non mi aspettavo un riconoscimento del genere sinceramente.
Professoressa Stinson: "Ah e un'ultima cosa: c'è la possibilità di portare un accompagnatore, ovviamente le spese per l'alloggio e gli spostamenti non verranno pagate per la persona da lei scelta ma il volo si. Deve solo darci la conferma entro una settimana e le verrà consegnato tutto."
Gwen: "La ringrazio professoressa, di tutto, le farò sapere il prima possibile."
Professoressa Stinson: "I miei complimenti signorina Collins"
Lascio l'aula ancora stupita. Non ci credo nemmeno io. La mia testa è una centrifuga di pensieri in questo momento e quasi mi tremano le gambe.
Su una cosa sono certa: voglio alloggiare nella mia città. Voglio rivedere i miei amici e mia nonna, l'unica persona che mi ama davvero nella mia famiglia. Andrò di certo a Verona. Lo so, ci sono città molto più belle artisticamente parlando, ma ho voglia di rivedere tutte le persone che ho lasciato lì. In ogni caso, se ho la possibilità di spostarmi in treno, coglierò di certo l'occasione di visitare Venezia, Milano, Padova e magari un weekend a Roma; col treno ci si mette veramente poco.
Ora però devo decidere: ci vado da sola o porto qualcuno con me?
Entro in stanza del mio campus e do la bella notizia a Bridgette e Leshawna. Loro però sembra quasi che non abbiano capito il centro del discorso poiché il loro primo pensiero è un altro.
Bridgette: "Devi portare assolutamente Duncan!"
Leshawna: "Oh oh oh! Vi ci vedo già a Verona! La città dell'amore! Vedo già te sul poggiolo della casa di Giulietta e lui sotto che invoca tutto l'amore nei tuoi confronti! Oh mozzarellina che bello!!"
Gwen: "In realtà non so se lo porterò con me..."
Bridgette: "E dai Gwen! Pensaci! Ti ricordi la prima volta che Duncan è venuto in Italia?"
A quella domanda mi blocco e tutti i pensieri mi ritornano a mente.
Ricordo perfettamente la prima volta che Duncan era venuto in Italia: era appena finito "A tutto reality azione" e io, come il mio solito, ero partita per l'Italia, finalmente single e spensierata. Volevo prendermi una pausa da tutto e da tutti.
Dopo una settimana dal mio arrivo a Verona, però, mi arriva una chiamata da un Duncan ubriaco.
*Throw back*
Duncan: "DARKETTONA! Tesoro!!! Come stai?"
Gwen: "Tesoro???? Duncan che succede che hai fumato? Non dirmi ancora quella merda di fumo che vendono in stazione eh!"
Duncan: "Tranquilla, tranquilla, sto bene! Senti ma...se domani prendessi un treno e venissi da te?"
Gwen: "Duncan ma...sicuro di stare bene?"
Duncan: "...ho litigato con Courtney, stranamente, e niente...ho bisogno di stare un po' con te...con una persona con cui non litigo almeno..."
Gwen: "oh...mi dispiace...in ogni caso...io sono in Italia Duncan...tornerò solo a metà settembre."
Duncan: "aspetta! Dammi un secondo!"
Aspetto qualche secondo e poi...
Duncan: "ecco fatto! Tra una settimana ho il volo per Verona!" Urla lui
Gwen: "Duncan che stai dicendo?"
Duncan: "sto dicendo che ho comprato un volo per Verona! Che c'è? Non mi vuoi?"
Gwen: "Ma Duncan tu sei pazzo!!!"
Duncan: "senti gwen! Così ho deciso! Ci vediamo tra una settimana darkettona!" E mi sbatte giù il telefono.
La mattina dopo lo richiamo di fretta tentando di farlo ragionare da sobrio
Gwen: "Duncan, sei consapevole di ciò che hai fatto ieri?"
Duncan: "Si...ho speso tutto il mio stipendio per un volo di andata e ritorno per venirti a trovare. Sono un coglione...ma sono molto contento di esserlo...almeno ti vedo"
*15 dicembre*
Una settimana esatta dopo andai a prendere Duncan in aeroporto e lo portai nella casa dove vivevo da piccola. Gli presentai per la prima volta i miei amici e legó subito con alcuni. Ci ubriachiamo ogni sera, fumammo, ridemmo come dei matti e fu proprio in quei giorni passati insieme che entrambi ci rendemmo conto di provare qualcosa in più di una semplice amicizia. Ricordo come se fosse ieri una sera in cui tornammo a casa alle 4 e andammo a fumare in doccia. Il nostro scopo era quello di creare fumo intorno a noi ma ci voleva un ambiente chiuso e piccolo. Morale della favola ci siamo addormentati nella vasca, io abbracciata a lui e lui che mi teneva una mano sul sedere.
Ogni sera dormivamo nello stesso letto e ci svegliavamo abbracciati. Lui aveva iniziato a fare battutine a sfondo sessuale sul mio fisico e aveva iniziato a mangiarmi cogli occhi...insomma...la prima volta che è venuto in Italia è stato l'inizio di tutto...ancora prima di quello stupido bacio dato nel cesso dell'aereo.
Sarebbe bello tornare a Verona con Duncan...