Alla fine di tutto...

Italia dolce Italia

Sono in aereo da qualche ora ormai ma il tempo non passa più. Sono molto stanca ma non posso addormentarmi...col fuso orario sarebbe un casino. Se tutto va bene atterrerò quando in Italia sono le 24 di notte mentre in America sarebbero le 17. Almeno appena arrivo, con la scusa di questo after che ho deciso di fare, crollerò e poi non sentirò troppo il fuso orario...spero. In ogni caso farei fatica a dormire...sono troppo entusiasta...tra poco rivedrò i miei amici!
Finalmente dopo 10 ore di volo atterriamo; è stata durissima cercare di non addormentarsi.
Mi strofino gli occhi e mi alzo, prendo il mio bagaglio a mano e scendo dall'aereo.
Recupero la mia valigia e mi dirigo verso l'uscita dove cercherò qualche navetta per arrivare a Verona.
Inaspettatamente, però, appena esco dalla stanza dove si recuperano le valige, vedo apparire davanti a me 3 dei miei migliori amici che tengono in mano un cartello enorme con scritto il mio nome. Subito spalanco gli occhi un po' stranita ma poi scoppio immediatamente a ridere.
Gli corro incontro e abbraccio tutti e tre, in ordine: Rick, Mattia e Michele.
Rick: "Bentornata darkettona" dice tirandomi verso di lui e dandomi un bacio in testa.
Gwen: "Ma ragazzi siete impazziti?! Grazie!"
Dopo baci e abbracci ci avviamo fuori dall'aeroporto, carico le valige sulla macchina di Rick e ci avviamo verso casa
Mattia: "Allora Gwen...novità dall'America?"
In effetti in questi mesi ho sentito i miei amici italiani, ma ho cercato di rimanere abbastanza vaga sulla storia con Duncan. D'altronde tra me e il punk non c'è ancora qualcosa di certo, ci stiamo solo riprovando.
Gwen: "in effetti ragazzi...ho qualche novità. Ho deciso di non parlarvene prima solo perché...beh, la situazione è ancora un po' complicata."
I miei amici mi guardano straniti.
Gwen: "dovete sapere che questa vacanza non dovevo farla da sola...ma con Duncan."
I miei amici spalancano gli occhi
Michele: "stai scherzando spero?"
Gwen: "Purtroppo no. Ma lasciate che vi spieghi"
Racconto ogni minimo particolare della storia tra me e Duncan, dalla rimpatriata all'ultima litigata per colpa di Carl.
I miei amici rimangono piuttosto scioccati da tutta questa storia, nessuno avrebbe mai immaginato che Duncan fosse finito in mezzo a giri strani e a droghe pesanti. Nonostante non si vedessero molto frequentemente avevano un buon rapporto col mio ex. Rick soprattutto, grazie alla passione per le moto che avevano in comune, aveva legato particolarmente con lui, anche se non sapeva che, da quando io e il punk ci eravamo messi insieme, Duncan aveva iniziato a provare una forte gelosia e rabbia nei suoi confronti. Forse Rick lo aveva anche notato, ma non ci aveva mai dato peso pur di rimanere suo amico e pur di fare contenta me.
Michele: "e tu? Come la stai vivendo questa storia?"
Gwen: "male, un ragazzo che nemmeno conoscevo mi ha molestata fuori da un locale e, quello che dovrebbe essere il mio grande amore, non mi lascia aiutarlo e mi sta mettendo ulteriormente in pericolo. Come potrebbe andare se non di merda?"
Rick: "Io lo ammazzo." Dice ad un certo punto il mio amico stringendo forte il volante dalla rabbia.
Gwen: "Rick?"
Rick: "Ti giuro io lo chiamo e lo ammazzo di parole."
Afferma prendono in mano il telefono
Gwen: "Rick! Rick lascia stare! Stai fermo! Metti giù il telefono!"
Rick mi ascolta e appoggia il telefono.
Gwen: "Ci siamo presi una tregua prima che io partissi, voglio vivermi bene questa vacanza, non ho voglia di litigare, voglio solo avere divertimento con i miei amici"
Sento Mattia ridere
Gwen: "Che c'è?"
Mattia: "Che Americana del cazzo!" Afferma scoppiando a ridere
Lo guardo stranita
Mattia: "Ti serve un corso di Italiano Gwen. Passi troppo tempo nella fredda America."
Sorrido capendo il motivo delle risate e continuiamo il nostro viaggio verso casa ridendo e scherzando.
Quando sono le 1.30 di notte arriviamo a destinazione e i miei amici scaricano i miei bagagli.
Gwen: "Ragazzi grazie mille! Giuro che vi ripagherò questo favore, magari domani scrivo sul gruppo della compagnia e organiziamo qualcosa qui a casa mia se vi va..."
Mattia: "Ottima idea" risponde contento
Michele: "Ah Gwen, prima che mi dimentichi...tieni" afferma avvicinandosi a me tenendo tra la mano destra qualcosa.
La prendo in mano
Michele: "L'erba americano fa schifo! Rifatti la bocca darkettona"
Sorrido vedendo la busta di erba che il mio amico mi ha passato e lo ringrazio con un abbraccio.
Gwen: "Approfitterò della tua gentilezza domani mattina, ora sono distrutta, ho fatto la notte in bianco e in aereo non ho chiuso occhio per abituarmi al fuso orario. Penso che sta notte crollerò." Dico ridendo per poi salutare con un bacio e un abbraccio tutti i miei amici tranne Rick che mi aiuta con i bagagli.
Gwen: "Ti chiederei se vuoi fermarti a dormire qua ma, perdonami, la casa è un casino. Visto che non ci viene nessuno da settembre sarà piena di polvere e dovrei rifare i letti." Affermo appena salite le scale
Rick: "Tranquilla tesoro, vai a dormire che è meglio. Se vuoi domani possiamo venirti a fare una mano per sistemare...soprattutto se hai intenzione di organizzare una festa con la compagnia nei prossimi giorni" risponde abbracciandomi e tenendomi stretta a lui
Gwen: "accetto! Non so a che ora mi sveglierò domani ma appena lo farò ti chiamo"
Dopodiché accompagno Rick alla porta e lo saluto.
Scrivo a Duncan che sono arrivata a casa e lo avviso che, a causa della mia stanchezza, lo avrei chiamato il giorno dopo.
Spengo il telefono, mi spoglio, mi butto a letto e appena tocco il cuscino...crollo.

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Ciao ragazzi, purtroppo in questo periodo sto avendo molto da fare soprattutto perché quest anno ho la maturità e sto studiando veramente tanto.
Posterò molto meno (ogni 4 giorni circa) ma dovete perdonarmi...non riesco a gestire tutte queste cose senza avere una crisi nervosa ahhahaha.
Spero comunque che vi stia piacendo la storia...fatemi sapere 🥺✨😘