Capitolo 3

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Era passato un mese da quando l'avevo visto con una ragazza del nostro corso, Karin, negli spogliatoi della palestra, il giorno dopo avermi baciata. Un mese da quando ho deciso di non avere più nulla a che fare con lui.
Anche se Naruto non aveva perso le speranze, continuava a pedinarlo e stargli dietro, tanto che, dopo un labbro spaccato due costole lussate, Sasuke aveva deciso di "accettare" la sua presenza e questo aveva comportato il povero Naruto a dividersi praticamente in due. Quando usciva con Sasuke non usciva con me ed è per questo che ci eravamo anche un po' allontanati.

- Ragazzi le coppie sono affisse nella bacheca. Non voglio sentire obiezioni e lamentele. Se non vi stanno bene, rinunciate, ma sappiate che il voto non sarà positivo-

Ci avvisò il professore.

- Di che tipo di esercitazione si tratta?- chiese un ragazzo ai primi banchi.

- Sappiate che voi tutti nel corso di questi mesi siete stati scrutati attentamente da noi professori e devo ammettere che c'è del potenziale, ma la bravura non conta se non c'è gioco di squadra quindi- tirò fuori delle manette.

Lo guardammo sgranando gli occhi.

Che diamine significava?

- Ogni coppia dovrà effettuare l'intervento richiesto. Il problema non sarà l'operazione in sé, bensì lavorare usando il braccio dell'altro compagno. Due menti devono congiungersi in una-

Sgranai di colpo gli occhi mentre tutti i ragazzi si affrettarono ad uscire dalla classe per vedere con chi fossero capitati.

Questo significava essere ammanettati al proprio compagno.

Speravo di essere capitata con Neji, Kiba o con qualche altro compagno dell'università con cui c'era un buon feeling, altrimenti addio laurea.

Non sapevo bene il motivo, ma avevo un brutto presentimento. Non volevo vedere con chi fossi capitata, quindi non appena vidi Hinata aspettarmi davanti all'aula, le chiesi di accompagnarmi a prendere una bottiglietta d'acqua.

Una volta tra i corridoi, vidi la sua figura proseguire verso la mia direzione.
Continuai a camminare facendo finta di non vederlo limitandomi ad annuire alla povera Hinata.
Non sapevo nemmeno di cosa stesse parlando.

D'un tratto mi bloccai di colpo quando si affiancò a me
- Domani. Alle 4. In biblioteca-

A quelle parole sgranai gli occhi mentre la bottiglietta d'acqua mi scivolò dalle mani.
La raccolse prima che potesse toccare terra per poi berne il contenuto, andandosene via con essa.

Sembrava che la sorte ce l'avesse con me.

Fino a pochi mesi addietro avrei saltellato come una bambina al pensiero di essere ammanettata a Sasuke-kun.

Mentre adesso, proprio ora che cercavo di evitarlo, ero costretta a stargli appiccicata.

Il giorno dopo, a causa del ritardo del treno, mi presentai in biblioteca con 8 minuti di ritardo, ma lui già se n'era andato.

A quanto pare odia ancora aspettare.

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Sono le 3 e io sono già qui in biblioteca, ad aspettarlo.
Non ci siamo visti oggi tra i corridoi, ma so che si presenterà nuovamente alle 4.
Lo conosco.
ok che è cambiato, anzi, è irriconoscibile, ma una parte di me è ancora legata a lui, anche se ho deciso di non rincorrerlo più, mi sono stancata di soffrire per lui, di piangere per lui, di pensare a lui.
dopo questo stupido intervento, ognuno seguirà la propria strada.

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