Capitolo 15

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E' venerdì sera.
Tsunade mi ha tenuto rinchiusa nella sala operatoria fino alle 11 per via di un intervento alla quale ho assistito.
Ho passato 6 ore nella stessa stanza con lei e ancora non capisco il perché non stia ancora piangendo.
Mentre stavamo operando, ha tentato in tutti i modi di mettermi pressione su pressione addosso.

"sei sicura che questo è il lavoro che vuoi fare per il resto della tua vita?"

"non sai nemmeno impugnare un bisturi"

"siamo sicuri che tu sia maggiorenne? secondo me ti devono ancora venire le mestruazioni"

"sei troppo gracile per sopravvivere agli orari di un chirurgo"

Arrivo a casa a mezzanotte, visto che a quell'orario non passano i treni e non parlo col mio "accompagnatore" ormai da giorni.
Siamo tornati ad ignorarci, di nuovo e non so se gioire o piangere per questo.
Il problema è che non ho avuto nemmeno il tempo di pensare a cosa io voglia infondo da lui e se mi manchi o meno.

Oh, ma a chi voglio prendere in giro? è ovvio che mi manca.

Mercoledì, quando è entrato in aula, infondo speravo che si sedesse accanto a me, ma non è successo.
Per tutto il tempo, Karin non faceva altro che fissarmi, come per ricordarmi che preferisse lei a me.
Non stiamo insieme, no, però... perché continua a frequentare quella pazza che mi ha drogato? Infondo siamo "amici"... adesso non dovrebbe ritornare a difendermi?

La sera mi sono ritrovata ad aspettarlo per un po' davanti all'ospedale, solo quando mi sono accorta che stavo sprecando solo tempo, ho deciso di smetterla di sperarci.
Anche se, prendo sempre l'ultimo treno, con la speranza che venga a prendermi e che infondo sia solo in ritardo.
Ma Sasuke Uchiha non è mai in ritardo.

Per quanto riguarda la situazione in ospedale, devo ammettere che il "team Tsunade" è molto affiatato. Certo, ci sono momenti in cui ci urliamo contro, a causa delle numerose crisi isteriche dovute a quella donna, ma alla fine abbiamo fatto squadra.
Uniti con un nemico in comune, giusto?

A differenza di quanto pensava "colui che non deve essere nominato", Shikamaru è davvero un ragazzo in gamba e no, non ha intenzione di togliermi i vestiti di dosso.
Quando ho portato i biscotti per tutti mi ha preso un po' in giro per via della gelosia immotivata del mio ragazzo e gli ho spiegato che è solo un "amico", ma l'ho pregato di non parlare più di lui ed essendo un ragazzo sveglio, ha deciso di non indagare.

In questi pomeriggi, passando ore insieme, ho imparato a conoscere meglio anche Temari.
Devo ammettere che all'inizio mi faceva un po' paura. Come Tsunade, ha un carattere forte.
-È una ragazza che ha sofferto-
Mi confessò una sera Shikamaru prima di tornare a casa.

Ten Ten ci aveva visto bene, quei due si vedevano al di fuori dell'ospedale.

Dopo varie suppliche e ricatti, Shikamaru mi ha rivelato che una sera, dopo il turno, era andato a far visita ad un suo amico che gestisce un bar vicino all'ospedale. Era rimasto colpito dalla ragazza tutta sola stesa sul bancone ubriaca fradicia ed era proprio lei.
Da quella sera, ho notato che Shikamaru non fa che guardarla, ricevendo insulti e schiaffi dalla nostra collega e la cosa mi fa sorridere.

Si piacciono.

- ma tu vedi l'amore ovunque?- sbottò Temari quando le confidai i miei sospetti.
- non vedo l'amore ovunque- dissi sulla difensiva mentre stavo compilando le cartelle dei pazienti ricoverati - solo che voi due stareste bene insieme e non fare la dura con me, si vede che ti piace-
-SI VEDE? DA COSA SI VEDE? PERCHÉ? CHE FACCIO- urlò prendendo per i pugni il mio camice.

Cercai di calmarla balbettando che noi ragazze ci accorgiamo di queste cose ma per mia fortuna, la specializzanda infermiera più pettegola e chiacchierona di sempre, corse ai miei ripari.

- questa tua reazione, ad esempio. Non c'è nulla di male nel confidarsi con le proprie amiche. Io ad esempio, ho adocchiato il dottor Asuma, ma mi sa che è sposato...che palle-  biascicò sedendosi sul bancone.
Temari spostò l'attenzione da me a Ino, avvicinandosi pericolosamente a lei.

-Amiche? Io non vi conosco e voi non conoscete me. Se pensate di giocare alle amichette del cuore con me, vi sbagliate di grosso-
-già...perché tu non ce l'hai un cuore-

Per fortuna riuscii a dividerle prima che si azzuffassero, con l'aiuto di Ten Ten.

Quando Temari urlò quelle parole cariche di odio, riuscii a capire la preoccupazione di Shikamaru.
È una ragazza che ha sofferto e soffre tutt'oggi.
Quel suo atteggiamento è solo una maschera per nascondere le sue fragilità, come qualcuno che conosco.

Una volta che infilo la chiave nel mio appartamento, le urla dei miei amici mi accolgono.
- Sakura- mi chiama la mia coinquilina mentre butto a terra il mio borsone, causando un tonfo sordo - visto che stasera pioveva, ho pensato di passare una serata tutti insieme, non pensavo tornassi così tardi-
Mi spiega Hinata sfilandomi via il cappotto zuppo.
Non la sento nemmeno.
Vedo sul tavolo una bottiglia di Tequila e dei cicchetti pieni.
- Buonasera- dico ai miei amici sedendomi davanti al tavolino.

In realtà non sto se sto salutando loro o l'alcol.

- Non dovresti andare prima ad asciugarti? Sei fradicia - mi ammonisce Naruto quando bevo d'un fiato il primo cicchetto.
Mordo subito una buccia di limone per poi fiondarmi sull'altro.
- perché non ci hai chiamato? Saremmo venuti a prenderti. Non potevi chiedere un passaggio ai tuoi amici?-

Gli lanciai un'occhiataccia.
I miei "amici" se n'erano andati una volta finito il loro turno, l'unico tra noi che aveva il turno era Rock Lee, ma quando l'ho visto correre per tutto l'ospedale alla ricerca di non so cosa, avevo capito che se solo avesse mosso un piede fuori, se la sarebbe vista con una Tsunade incavolata.

- Giornata no? - mi chiede Neji porgendomi l'altra fetta di limone.

Magari fosse solo una. 

E' inutile che mi fissi mi sono accorta di te e no, non osare rivolgermi quell'occhiata di rimprovero altrimenti ti lancio la bottiglia addosso.

dopo aver bevuto il terzo shot, riprendo un attimo fiato.
- Almeno hai mangiato? – fa Hinata cercando di legarmi i capelli bagnati ma sposto via le sue mani.
Mi sento un animale randagio, sono così furiosa che potrei spaccare qualcosa.

- Quella donna ti sta sfinendo- sospira Kiba

Non solo quella donna.

- Buonanotte- borbotto dopo aver bevuto il quarto shot.
- Tutto qui quello che hai da dire? Buonasera e Buonanotte? SAKURA-CHAN- mi urla dietro Naruto mentre sparisco nel buio del corridoio.

Mi concedo di piangere solo una volta entrata nella doccia, sfinita.
Non basta passare ore nella stessa aula, adesso me lo ritrovo anche in casa mia.

Dopo aver asciugato i capelli e lavato i denti, mi fiondo nella mia stanza e mi infilo sotto le coperte chiudendo gli occhi, cercando in fretta di addormentarmi.

Dopo circa mezz'ora scoppio a piangere quando sento una mano accarezzarmi il volto.

So chi è entrato nella mia stanza, non ho bisogno nemmeno di aprire gli occhi.
Non appena la sua mano ha sfiorato la mia guancia, ho sentito un calore propagarsi in me.
Non riesco a capire se sia un sogno o la realtà, perciò non oso aprire gli occhi.

- Odiare te è la cosa che più mi sfinisce- sospiro stringendo la sua mano portandomela sotto la guancia premuta sul cuscino.

Non andartene, resta qui con me.

la leggenda del filo rossoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora