Mi ritrovo nel cortile dell'università, appoggiata ad uno dei grandi alberi.
Sto aspettando che torna.
E' andato lui a controllare l'esito del nostro intervento visto che io non riuscivo nemmeno a parlare e respirare contemporaneamente.Siamo stati formidabili.
Dovevamo esportare un tumore, con mio sommo sollievo.
E' stato completamente diverso operare su un cadavere anzicchè su uno stupido manichino, ma siamo riusciti lo stesso a svolgere in maniera impeccabile l'operazione.
Durante l'intervento ha più volte sfiorato la mia gamba, così da farmi rilassare durante dei passaggi più complessi.Quando lo vedo ritornare, non riesco a capire se devo scoppiare a piangere oppure correre ad abbracciarlo.
- Allora? Non tenermi sulle spine -
Mi guarda un po' mentre porta le mani nella tasca.
- Andiamo- dice prendendomi per il polso
- Andiamo dove? Sasuke-kun ti prego. Dimmi l'esito. Rapido e indolore-Ci fermiamo davanti alla sua moto e mi porge il casco senza guardami in faccia.
- Andiamo- ripete con quel classico tono dispotico e arrogante.Mi conviene accontentarlo senza fare tante storie.
Per tutto il tragitto non ho fatto altro che scervellarmi di domande.
Dove mi sta portando? Ma soprattutto, siamo passati o no?
- Scendi-
E così faccio.
Mi guardo un po' intorno mentre gli porgo il casco.
Quando mi accorgo del negozio alle mie spalle trasalisco.E' un parrucchiere.
- Non ce l'abbiamo fatta...vero? – gli chiedo con voce rotta.
- Ti aspetto qui-
Lo guardo per un secondo mordendomi il labbro, cercando disperatamente di non piangere.
Infondo l'avevamo sempre saputo, siamo incompatibili.Mi sento un'emerita cretina. Invece di passare più tempo ad esercitarci, non facevo altro che litigare con lui, incolpandolo di qualsiasi cosa, solo perché ero arrabbiata con lui per il modo in cui mi trattava e mi respingeva.
Ad ogni sforbiciata la mia testa non fa che rimproverarmi.
Tant'è la delusione che provo verso me stessa che non mi accorgo nemmeno quando il parrucchiere ha finito.- Te li ho solo scalati un po'. Era un peccato tagliare via tutta questa bellezza- mi comunica accarezzandomi i capelli ondulati grazie all'arricciacapelli.
Devo ammettere che non sono male, anzi sono veramente belli, mi donano.
- Mhh mi piacciono. Ero stanca di quella lunghezza piatta. Ci volevano ore per asciugarli in maniera decente- dico cercando di ritornare di buon umore.
Infondo è stata pur sempre un'esperienza.
Non importa, basta accorciare i tempi. Aspetterò la fine dell'anno come tutti e inizierò il tirocinio assieme ai miei amici.Una volta uscita, trovo Sasuke appoggiato alla sua moto, intento a messaggiare con qualcuno al telefono.
- Ehm...ta dan! –
Appena si accorge di me, infila il cellulare in tasca e studia attentamente i miei capelli.
- Sono ancora lunghi, però lì ho tagliati di molto, vedi? Infondo erano questi i patti. Dov'è che andiamo adesso? –Resta un po' in silenzio, mentre vede le mie guance tingersi di una lieve tonalità di rosso.
Il suo sguardo mi intimorisce.Tra essere studiata sotto il radar Uchiha e l'essere presa in giro, preferisco di gran lunga la seconda opzione. Almeno così so cosa gli passa per la testa.
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la leggenda del filo rosso
RomanceSasusaku. Sakura's POV avete presente la leggenda del filo rosso? esatto proprio quella cinese diffusa poi in Giappone, quella di quel filo indistruttibile che avrebbe scritto il destino degli amanti. Incontrarsi, perdersi, ritrovarsi per poi sp...