Capitolo 6

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Apro piano gli occhi e sento un dolore lancinante alla testa.
I raggi del sole penetrano dalla finestra coperta dalla mia tenda rosa.

- Mmh- biascico infastidita portandomi un cuscino sopra la testa.

Dovrò essermi addormentata, perché quando riapro gli occhi, sembra essere il tramonto.

Noto un analgesico e un bicchiere d'acqua poggiati sul mio comodino e non posso fare altro che ringraziare mentalmente chiunque sia stato.
Fatico a rimettermi a sedere.
Sento lo stomaco indolenzito e le tempie che non fanno altro che sbattere.

- Dio- mi porto la testa tra le mani cercando di poter ricordare quanto accaduto ieri sera.

Immagini confuse si presentano nella mia testa e decido immediatamente di smetterla quando mi ricordo di essermi strusciata su Sasuke e quella stronza di Karin con un flaconcino in mano.
Riesco finalmente a reggermi in piedi.

Doccia, ho un bisogno disperato di una doccia.

Dopo essermi fatta un lungo bagno durante il quale ho schiacciato un piccolo sonnellino e lavato i denti,3 volte,cercando di levare quel sapore acre, ritorno nella mia stanza e mi infilo il mio caldo pigiama di campanellino.

Guardo per un secondo di troppo la figura davanti allo specchio.
Irriconoscibile rispetto alla ragazza che era uscita da quest'appartamento la sera prima.
Chiudo forse con un po' troppa forza l'anta dell'armadio mentre mi dirigo nel salotto.

Stasera è sabato, Hinata sarà andata come di suo solito dai suoi genitori a trovarli.

Fantastico, adesso devi anche preparati la cena da sola.

Quando entro in soggiorno però, noto non una, ma ben due figure ad accogliermi.

Fai finta di niente, fai finta di niente, fai finta di niente.

Continuo a camminare come se non ci fossero, ma la voce del mio migliore amico mi costringe a fermarmi.

- NON TI AZZARDARE A FARE UN ALTRO PASSO SAKURA-CHAN! –

Per la miseria.

Mi giro piano rivolgendogli il mio miglior sorriso. So bene che fra poco mi toccherà la ramanzina del mio migliore amico.

- Oh non ti avevo visto- mi porto una mano sul petto cercando di essere più credibile possibile.

Oh ma a chi voglio darla a bere?

- MI STAI PRENDENDO IN GIRO? COSA CAZZO HAI FATTO IERI SERA? –

Se continua ad urlare così, il dolore alla testa non mi passerà mai.

Impreco a bassa voce massaggiandomi una tempia, cercando con lo sguardo una corda alla quale possa aggrapparmi, oppure impiccarmi.
Sposto lo sguardo sul ragazzo ancora seduto sulla poltrona, intento a risolvere il cubo di Rubick.

- Qui dentro c'è chi può raccontartelo meglio di me-
Alza di colpo la testa, sentendosi chiamato in causa.

Merda, proprio il pigiama di campanellino dovevo mettermi?

- TU! DEVI AMMERTELO TU STESSA PERCHE' IO NON CREDO AD UNA SOLA FOTTUTISSIMA PAROLA-
- Così però mi perfori un timpano- 

Ringrazio mentalmente Sasuke, anche se ormai il mio migliore amico è impazzito.   

- Naruto ho solo bevuto un po'-
- Bevuto un po'? eri ubriaca fradicia e ti hanno drogata, per giunta-
A quelle parole, Sasuke sembra irrigidirsi mentre Naruto inizia a camminare per il soggiorno.
- Sto bene-

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