Capitolo 10

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Sono passati 3 giorni da quella notte.
3 giorni durante la quale non ci siamo parlati più di tanto.
Le nostre conversazioni si limitano all'intervento che dobbiamo eseguire sabato, il giorno del mio compleanno per giunta.
Devo ammettere però, che seppur sia imbarazzante passare ore incatenata a lui e che non comunichiamo come dovremmo, le nostre mani si muovono armoniosamente.

Questa mattina l'ho visto un po' barcollante.
Era venuto con un'auto per giunta, il che è strano visto che si muove sempre con la moto.

Stamattina abbiamo l'ennesima prova scritta del professor Kakashi, rilevante per la valutazione finale.

- Sakura? Tutto bene?-
- Ah? Ehm, si Hinata. Devo parlare con Sasuke, ci vediamo tra i corridoi...ok? - dico correndo verso la direzione di Sasuke.

Demente, che ti salta in testa?

- Che vuoi? – mi chiede mentre si china per allacciarsi una scarpa, ma lo vedo di nuovo barcollare.
Mi abbasso di rimando e gli scruto il viso.
- Stai bene? –
- Benissimo. Sparisci-

Una volta alzato fa per andarsene, ma gli afferro la manica dello zaino, costringendolo a fermarsi.

Mi posiziono davanti a lui e mi metto in punta di piedi mentre tocco la sua fronte.
- Hai la febbre-
Alza gli occhi al cielo spostando via la mano.

- Il mondo della medicina è nelle tue mani. La tua prossima scoperta quale sarà? Il termometro? –

Mi da le spalle e si dirige verso l'entrata.

Antipatico.

Per la prova mi ritrovo ad occupare il posto che mi hanno assegnato, proprio davanti al suo.
Quando lo sento tossire mi sale il panico.

E' colpa mia se adesso sta male. Come farà per la prova scritta?

Il dottor Kakashi inizia a distribuirci i fogli e noto che sono dei quesiti veramente complessi rispetto al tempo che abbiamo a disposizione.
Molti infatti, si alzano dalla sedia e se ne escono.

Pivelli.

Una volta finito il compito, faccio cadere la penna di proposito così da girarmi verso Sasuke e noto che non ha risolto nemmeno la metà dei problemi.
Tiene una mano sulla testa mentre con l'altra scrive a fatica qualcosa tra un colpo di tosse e l'altro.

Merda, devo aiutarlo.

Mi affretto a prendere un pacchetto di fazzoletti dalla borsa.
- Mancano 20 minuti-

Maledizione.

Scrivo in fretta le risposte su un pezzo di carta per poi inserirlo nel pacchetto di fazzoletti.
Inizio a muovere la mia treccia come ero solita fare da bambina.
Era come un segnale che usavo per passare i compiti in classe a lui e Naruto.
Non che Sasuke ne avesse bisogno, ma ci tenevo a fargli prendere il massimo, visto che i miei due amici passavano tutti i pomeriggi ad allenarsi per ore intere.

- Ferma con questi capelli- lo sento sussurrare alle mie spalle.
Si sarà dimenticato il segnale oppure non vuole essere aiutato? Forse più la seconda opzione, ma non mi interessa, lui si è preso cura di me, io aiuto lui, a costo di essere bocciata.

Appena lo sento starnutire, ne approfitto volentieri per passargli il pacchetto di fazzoletti, sorridendogli.

- Non fare cazzate- dico tra i denti, indicando il foglietto inserito nei fazzoletti.
- Non copierò-
- Devi farlo se vuoi laurearti- sussurro indicando il mio polso sinistro, segnato dalla profonda cicatrice causata dalle manette.

Me lo deve.

- Tutto bene li dietro? – chiede Kakashi, sentendoci battibeccare.

Mi giro di scatto con la schiena dritta, così da permettere a Sasuke di non essere visto.
- Si professore, mi scusi-
Mi sciolgo i lunghi capelli rosa così da coprirlo meglio, facendo finta di  controllare ancora le risposte.

la leggenda del filo rossoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora