Capitolo 18

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LEGGETE IL POST SCRIPTUM COSÌ DA POTER CAPIRE AL MEGLIO L'EVOLVERSI DELLA STORIA.


- Zio. Zio. Zio. Pss zio. Zio. Zio? Stai dormendo? Ziooo...-
- Mhhh-
- Stai dormendo? -
- Si- 
- Posso svegliarti? –
- No –

Sento un attimo di silenzio.
Cerco di riaprire gli occhi per capire cosa stia accadendo, ma sembrano come incollati per via del sonno perduto in questi giorni.

- E adesso? – sento ancora quella vocina al mio fianco.
Sasuke gli risponde lamentandosi, stringendomi di più a se.

- Zio quello che devo dirti è importante - 
- Che c'è- biascica
- La ragazza accanto a te sembra morta-
- Dopo la faccio risorgere. -
- ZIO STA APRENDO GLI OCCHI SEI UN DIO-

Mi stropiccio gli occhi assonati e noto che durante la notte, mi ero avvinghiata al petto di Sasuke.
Sembriamo intrappolati in una morsa stretta. Il suo braccio sinistro sotto la mia testa, la mia gamba tra le sue, il nipote che strattona leggermente Sasuke per la maglietta scura, il suo braccio destro che mi stringe a sè...aspetta cosa? Il nipote?

Mi allontano da Sasuke di scatto girandomi, ma vado a finire con la schiena a terra, causando un tonfo sordo.

Quell'odioso si è preso tutto il letto.

Non era tanto odioso mentre ti avvinghiavi a lui.
Non ho mai dormito così bene in vita mia. Il suo profumo che mi inebriava, il suo respiro che mi accarezzava i capelli...
- Pss...zio...mi sa che è morta un'altra volta-

Sento Sasuke ridere leggermente per poi avvicinarsi a me, stendendo il braccio così da aiutare ad alzarmi.
- Che ti avevo detto domenica scorsa? –
- Che avrei dovuto svegliarti solo in caso di incendio o terremoto altrimenti avresti buttato via i miei giocattoli-
- Non sento puzza di bruciato...-
- Ma papà mi ha detto di farlo – borbotta portandosi le braccia al petto per poi saltare addosso al suo adorato zio.
- Ruffiano-

Caffeina, ho bisogno di caffeina. 

- Mi ha chiesto di dirti se posso chiamare una certa Sakura zia, chi è Sakura? –
- Sono io Sakura- dico sedendomi sul letto.
- Posso chiamarti zia? –
- Perché dovresti chiamarla zia? – sbuffa Sasuke mettendosi a sedere.
- Perché tu sei zio-
- Non me lo ricordare...- sospira scompigliandogli i capelli neri.
- E allora chi dorme con zio, è zia- ride leggermente mentre si avvicina a me, accarezzandomi i capelli rosa.
- E' una parrucca? – chiede tirandomeli forte.

Tutto suo zio, sicuramente.

- No, sono miei- gli spiego mentre mi contorco per via di quelle manine che cercano di strapparmi i capelli.
Tobi si ferma di colpo, notando che non se ne vengono.
- Strani ma...carini, sembra zucchero filato-

A quell'affermazione io e Sasuke ci guardiamo subito negli occhi.
Era la prima cosa che mi disse non appena mi vide, che i miei capelli gli ricordavano lo zucchero filato.
Arrossisco leggermente ricordando il mio piccolo eroe dai capelli neri.

- Attento Tobi, è una strega cattiva. Se la fai arrabbiare, ti mangia-
Mi provoca Sasuke stringendo a se il nipote.
- Mh...a me non sembra cattiva. Perché dormi con chi è cattivo allora? –
Lo rimprovera il nipote e mi ritrovo a ridere.

Per avere solo 3 anni, certo che è intelligente...come suo zio.

Dopo essermi finalmente ripresa da quello strambo risveglio, scendo lentamente le scale seguita da Sasuke mentre Tobi mi afferra la mano e mi conduce in cucina.

- La prossima volta, appendi una cravatta al pomello. Avrei potuto assistere ad un vietato ai minori- ci da il buongiorno Itachi mentre prepara il caffè.
- Però un minore lo fai entrare- gli ricorda Sasuke visibilmente irritato.

la leggenda del filo rossoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora