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//Jeongin//

Guardavo il mio riflesso allo specchio, non lasciando trasparire alcuna emozione.
Ero ancora pallido, ma grazie alle cure di Chan, che da una settimana a questa parte non mi aveva lasciato neanche un secondo, lezioni escluse, stavo meglio.
Avevo avuto molti attacchi di panico e avevo pianto veramente tante volte, arrivando quasi a svenire, piano piano però, la sensazione orrenda che provavo diventava leggermente più sopportabile.

Mi avevano spiegato che a quanto pare in realtà fossi un angelo, non si sapeva ancora di che ordine e tipo, ne nessun'altra informazione, anche perché mi rifiutavo categoricamente di provare a trasformarmi di nuovo.
Avevo ucciso una persona, stava per uccidere Chan, ma questo non mi giustificava, l'avevo comunque ucciso, senza neanche lasciargli un corpo da essere sepolto.
Aveva una famiglia? Probabilmente si e i suoi amici?
Teayoung e Changbin mi evitavano come la peste e se talvolta per sbaglio li incrociavo per i corridoi insieme a Channy, cambiavano subito strada.

In quella settimana, Jisung non si era ancora svegliato, ma il suo corpo era intatto, quindi sapevamo che sarebbe successo prima o poi e lo aspettavamo con ansia, soprattutto Minho, che era visibilmente turbato per la reazione che avrebbe potuto avere il suo ragazzo per il suo nuovo 'stile di vita' inoltre Channy mi aveva detto che a volte quando un umano diventa un vampiro, i suoi sentimenti cambiano, quindi probabilmente era spaventato anche per quello.

"Innie ci sei?ci stai mettendo un sacco" la voce di Channy mi distrasse dai miei pensieri e dopo aver bussato entrò dalla porta.
"Tutto bene?"
Annuii.
Lui mi strinse da dietro ed io osservai il nostro riflesso. Ero felice di ciò che eravamo io e Chan, ma non riuscivo a sorridere ai nostri riflessi.
Lui mi diede un bacio sulla nuca e mi fece girare verso di lui.
"Sono felice che non c'è l'hai più con me" disse serio.
"Non c'è l'ho mai avuta con te Channy" ammisi voltandomi di nuovo verso lo specchio "ero sorpreso e spaventato dalla situazione, ma alla fine il mostro sono io" mi morsi le labbra.
"Piccoletto" mi fece nuovamente voltare verso di lui e mi prese il viso tra le mani.
"Sei un angelo bellissimo e mi hai salvato la vita" mi diede un bacio lento.
"Ho ucciso una persona Channy" sussurrai con voce smezzata.
"Anche io ho ucciso quando ero appena diventato un vampiro"

Uscimmo dal bagno e mi sedetti sul letto.
"Chan" lo chiamai guardandolo
"Si?" Mi raggiunse sul letto.
"Come sei diventato un vampiro? Felix mi ha detto che è successo una trentina di anni fa" chiesi curioso.
Lui incrociò le gambe e si posizionò davanti a me.
"È una storia un po' strana" disse lui.
"Se ti va vorrei sentirla" gli feci un piccolo sorriso, girandomi e sdraiandomi tra le sue gambe in modo da poggiare la testa sul suo petto, mentre lui mi accarezzava i capelli, che stavano diventando sempre più chiari da quando la parte 'angelica' di me si era rivelata.
"Avevo ventidue anni all'epoca ed era l'inizio dell'era tecnologica, eravamo tutti sbalorditi dalla quantità immane di cose che internet e le nuove tecnologie potessero fare. Era tutto nuovo e non conoscevamo bene i rischi.
Mio padre era una sorta di tecnico scienziato, lui progettava e creava queste cose, mi coinvolse in una sorta di ricerca.
L'ipotesi era 'se abbiamo più energia, allora le macchine e internet funzioneranno meglio e potremo utilizzarli di più'" ridacchiò un po' e io gli accarezzai il braccio che teneva stretto alla mia vita "mio padre mi mandò con le apparecchiature sopra una collina di una foresta durante un temporale" spalancai gli occhi iniziando a capire "cerano fulmini e tuoni in ogni dove, infatti come è ovvio, uno mi colpii in pieno mentre provavo a catturarne l'energia, per un mezzo miracolo Minho stava cacciando in quella zona e mi ha visto, in una pozza di sangue e mezzo abbrustolito e ha deciso di trasformarmi"
Mi girai abbracciandolo, deve aver sofferto molto in quel momento.
"È per questo che sai gestire la corrente elettrica?" Chiesi.
"Non lo so, ma potrebbe essere, non si sa bene come acquisiamo i nostri poteri speciali" mi spiegò ed io annuii.
Guardai le sue labbra che sembrava mi stessero chiamando e iniziai un bacio lento e passionale.
Mi misi a cavalcioni su di lui che nel frattempo mi passava le dita sulla schiena.
"Non hai la lezione pomeridiana?" Chiesi ricordandomelo un po' seccato.
"Si, ora infatti dovrei andare" disse poggiamomi le labbra sul collo. "Nel frattempo tu..."
"Sisi non esco, tanto devo finire la relazione del libro" dissi roteando gli occhi e togliendomi da sopra di lui.
Lui mi sorrise e mi diede un bacio sulla fronte.
"A dopo piccoletto" mi sorrise prima di uscire dalla porta.
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||Hell's Peace|| Hyunlix Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora