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Mi misi a letto seduto con le gambe incrociate.
Presi il telefono sbloccandolo vedendo l'immagine di Hyunjin che mi fece sorridere.

La luna stava iniziando a diventare alta nel cielo, direttamente proporzionale alla mia ansia.
Essendo un mezzo demone non rivelato, sarebbe potuto succedere qualsiasi cosa.
Avrei potuto trasformarmi, come no, perdere la testa, come no.
Mi tirai un po' i capelli nervoso.
Trattenni l'impulso di chiamare Hyunjin, probabilmente la luna su di lui aveva già fatto effetto.

Mi alzai guardando dalla finestra.
La luna che effettivamente era di un rosso intenso.
Deglutii.
Forse la cosa migliore era non pensarci.
Presi il telefono mettendo un po' di musica per poi mettermi sotto le coperte fino ai capelli.
Cercai su internet.
'Mezzo demone non rivelato'
C'era poco e niente sulle creature come me.
A un certo punto trovai un sito rumeno che dovetti tradurre automaticamente con google che sembrava avere qualcosa di interessante.
'I mezzi demoni non rivelati sono noti per la loro instabilità una volta trasformati, non è impossibile per loro controllarsi, ma sicuramente non è semplice non riuscendo a percepire la loro parte demoniaca'

"Bene tutto questo non mi aiuta" mi lamentai da solo.
Posai il telefono sul comodino e mi raggomitolai su me stesso sotto le coperte fino a quando non mi addormentai.

Mi risvegliai per terra e il tappeto era completamente rotto e sfilacciato.
"Cazzo"
Cosa avevo fatto?
Non ricordavo nulla.
Mi alzai un po' con fatica e andai in bagno.
Mi guardai allo specchio e avevo il labbro rotto.
"Cosa... o mio Dio..."
Misi la bandana di Hyunjin tra i capelli e feci un respiro profondo.
La prima notte era passata e ne mancava solo una.
Disinfettai il taglio sul labbro e mi vestii.

Sentì il telefono squillare.
Era Minho.
"Ehi" risposi.
"Tutto bene?" Chiese.
"Si" non sapevo se dirgli la verità.
"Sicuro Lix?"
"Non dirlo a Hyunjin, ma ho distrutto il tappeto e mi sono svegliato con un taglio abbastanza evidente sul labbro e non ricordo assolutamente nulla" ammisi prendendo i pezzi di tappeto per accumularli tutti in un posto in modo da buttarli successivamente.
"Però stai bene vero?" Chiese.
"Si. Voi?"
"Jisung ha dato leggermente di matto all'inizio, ma poi si è calmato, Hyunjin era abbastanza fuori di se, Chan ha dovuto legarlo"
Sgranai gli occhi e sentii un vuoto nel petto.
Volevo vederlo.
"Ora sta bene?"
"Si, di giorno l'effetto dovrebbe essere quasi nullo per tutti"
Annuii anche se non poteva vedermi.
"Posso chiamarlo?"
"No Felix, ricordi cosa abbiamo detto?"
"Nessuna interazione con nessuno che non sia te o Chan Perché non sappiamo come possiamo reagire con altre creature demoniache in questo stato" guardai il soffitto
"Esattamente"
Andai alla finestra per aprirla un po' e farci passare un po' d'aria.
"Va bene. Uscirò tra mezz'ora a prendere da mangiare per me come abbiamo detto"
Minho aveva fatto una tabella degli orari, in modo che potessimo uscire uno per volta o a coppie, senza il rischio di incontrarci tra di noi.
"Felix"
"Mh?"
"Stai attento, lo sai che non sappiamo dov'è Teayoung" disse serio.
"Si Min"
Nel frattempo si sentiva Jisung di sottofondo "uffa voglio parlarci anche io!"
Risi.
"Ciao Jis"
"Zitti tutti e due, ora riattacco, se hai dei problemi chiamami mi raccomando"

Sospirai e mi lavai i denti per perdere un po' di tempo.
Guardai lo schermo del mio telefono solo per vedere Hyunjin, poi lo misi in tasca.

Uscii esattamente nell'orario accordato con Minho.
Avevo venti minuti per stare fuori dalla camera.
Andai al bar della mensa e presi due panini in nodo da non tornare quella sera.

Mi girai andando a sbattere contro qualcuno che a quanto pare era molto più alto di me visto che avevo sbattuto contro il suo petto.
"Scusa" mi affrettai a dire allontanandomi.
"No scusa tu, ti ero troppo attaccato" sorrise calorosamente.
Alzai lo sguardo.
Era un ragazzo dai tratti occidentali, alto e slanciato, in i capelli scuri e gli occhi dello stesso colore.
Aveva la carnagione troppo scura per essere di quelle parti.
Gli sorrisi chiedendo di nuovo scusa e mi affrettai ad andarmene.
Avevo ancora dieci minuti e volevo passare in biblioteca per prendere un libro che mi serviva per la mia relazione del libro che dovevo leggere.

Andai veloce verso la biblioteca e andai subito nel reparto dei libri storici.
Trovai il titolo che mi serviva, ma era troppo alto per me.
Salii sulle punte, ma qualcuno me lo prese da dietro.
"Sei anche tu nel corso di letteratura?" Era lo stesso ragazzo della mensa.
"Si" dissi mentre mi dava il libro "grazie"
Lui sorrise "non ti ho mai visto in classe"
Aveva detto 'anche tu'.
"Mi sono trasferito questo semestre, vengo dall' Inghilterra. Ah mi chiamo Dylan comunque" mi porse la mano.
"Felix" mi presentai.
"Posso dare un occhiata al libro?" Chiese "magari gli faccio un paio di foto"
"Oh si certo" mi affrettai a dire.
Lui lo prese ed iniziò a sfogliarlo.
Osservai il suo incarnato, sembrava avere altre origini rispetto a quelle inglesi, era molto scuro di carnagione, probabilmente indiane o pachistane, ma non feci domande per non sembrare indiscreto.

In quel momento mi ricordai che non potevo perdere tempo.
Guardai l'ora. Avevo tre cazzo di minuti per stare in camera.

Iniziai a correre senza salutare Dylan. Arrivando in camera mia giusto un tempo.
Avevo il respiro corto e mi buttai sul letto.
"Cazzo ci è mancato poco"
Poggiai i panini sul comodino.
"Cazzo gli ho lasciato il libro..." mi lamentai.
Sospirai e presi il mio quaderno, i post- it e il libro che stavo leggendo.
"E vabbè vorrà dire che quella parte la farò dopo"
Iniziai a sottolineare e a mettere i post-it.

Quando mi stancai aprii Netflix e cercai qualcosa da vedere, qualcosa di allegro in modo da non pensare a quella situazione pesante.
Optai per friends, perché avrei potuto passare tutto il pomeriggio con quella serie e così  è stato.

Il sole stava per tramontare quando mi stancai della serie.
Scrissi a Minho per assicurarlo che stessi bene e presi il mio panino.
Cercai un anime a caso, giusto per farmi compagnia mentre mangiavo.

Stavo per andare a chiudere porta e finestra quando qualcuno suonò alla bussò porta.
Il mio cuore iniziò a martellare nel petto.
Forse non dovevo rispondere.
Cazzo la luce era accesa, si vedeva  che c'era qualcuno dentro...
"Felix ehi sono Dylan"
Cazzo...
"Ho chiesto il numero della tua stanza per darti il libro, pensavo di dartelo a mensa, ma non sei venuto a cena"
Feci un respiro profondo.
Due minuti.
Avrei la porta e l'avrei richiusa in meno di due minuti.
Girai la maniglia.
"Oh ciao Dylan" sorrisi nel modo più veritiero possibile "grazie per il libro, ma mi scoppia la testa" presi il libro "meglio che vada a dormire"
"Vuoi che ti porti qualcosa?" Chiese lui.
"Oh no è solo stanchezza, a domani grazie Dylan" chiusi la porta sospirando.
Cazzo.
Mi incamminai al centro della stanza, la luna era già alta.
Iniziai a sentirmi strano. Mi girava la testa.
Iniziai a vedere male, come se il buio stesse risucchiando via tutti i colori, eppure la luce era sicuramente ancora aperta.
"Cazzo" dissi in un ringhio.
Non andava affatto bene.
Provai a calmarmi respirando, ma ogni secondo che passava, la mia mente si annebbiava di più.
Sentii le mie guance bagnate.
Stavo piangendo?
Urlai.
Sentivo di non avere più il controllo delle mie gambe.
Caddi per terra un paio di volte.
Mi guardai le mani.
Avevo le mani nere e improvvisamente più grandi.
Avevo degli aculei incredibilmente appuntiti e neri.
Provai a poggiarmi al muro, ma la testa mi esplodeva.
Portai le mani ai capelli tirandoli.

Sentivo una voce dentro di me.
Una sorta di bisbiglio che sibilava di lasciarla uscire, di prendere il controllo su di me e io sapevo che avrei perso.
Era molto più forte di me, mi circondava completamente.
"No" provai a dire.
La mia voce non era più la mia, era roca, tetra e pastosa allo stesso tempo.
"Ti prego no" sussurrai tra le lacrime, ma poi d'un tratto, quella parte oscura, mi divorò completamente.
Era come se il mio vero io fosse stato rinchiuso da qualche parte nel mio cervello, vedevo quello che vedeva il mio demone, ma non avevo alcun controllo su di lui.
"Ehi..." provai a dire.
"Ti prego non farlo" dissi quando lo vidi dirigersi verso la finestra.
"Per favore no" cominciai a piangere, ma lui non mi ascoltava.
Con la mano aprì la finestra e saltò di sotto.

-
Come state?????
Spero tutto bene.
🌸🌸🌸🌸🌸

||Hell's Peace|| Hyunlix Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora