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"Credo proprio di aver preso tutto" dissi strofinandomi le mani sui pantaloni per poi dare un occhiata alla mia camera ormai praticamente vuota.
Finalmente era arrivato il momento di lasciare quella casa, non che avessi un brutto rapporto con i miei, ma era da sempre che sognavo di essere indipendente e appena ho scoperto di essere stato preso al college, nella facoltà di letteratura dall'altra parte del mondo, ero più che felice e non avendo nessun amico, non avevo nulla che mi tenesse in Corea.
Essendo australiano, la lingua non sarebbe stata un problema e non vedevo l'ora di partire.
Presi la valigia e scesi le scale di casa mia, trovando i miei che mi aspettavano per salutarmi.
"Sicuro di non volere che ti accompagniamo almeno all'aeroporto?" Chiese mia madre abbracciandomi forte
"Sono sicuro, prenderò un taxi, voglio iniziare tutto da capo appena uscito da questa porta" dissi stringendola.
Salutai mio padre e misi le scarpe uscendo e sorridendo.
Sarebbe stata l'esperienza migliore della mia vita.

Il volo fu molto lungo, ma d'altro canto era normale, passai la maggior parte de tempo a guardare fuori ascoltando la musica, visto che grazie al cielo mi era capitato il posto vicino al finestrino e a fingere di dormire mentre leggevo le litigate tra la ragazza vicino a me e il suo fidanzato che a quanto pare aveva usato per friggere l'olio per i capelli e l'aveva quasi avvelenata. Dovetti trattenermi più di una volta per non riderle in faccia.

Il paese dove dovevo frequentare il college era piccolo e pieno di vegetazione e boschi che praticamente circondavano la città.
L'unico fattore abbastanza negativo di quella zona è che era spesso nuvoloso, o almeno così dicevano le recensioni che avevo trovato su Google.
Quel giorno invece c'era il sole e lo presi come un segno del destino che mi diceva che stavo facendo la cosa giusta.
Il taxi mi lasciò davanti alla struttura.
La osservai da fuori per qualche minuto, cercando di fare mente locare con i volantini che avevo sfogliato un immensità di volte.
L'edificio da fuori era color mattone e pieno di finestre, feci un respiro profondo ed entrai seguendo le indicazioni verso la segreteria.

"Salve sono Lee Felix, una matricola e avrei bisogno delle chiavi di camera mia" sorrisi alla ragazza dietro al bancone.
"Ecco qua" me le porse "stanza 5 del secondo piano, ma c'è scritto sulla chiave se dovessi dimenticarlo"
Le sorrisi nuovamente e mi incamminai alla ricerca della mia stanza.
Il corridoio, come d'altra parte tutta la struttura era un po' troppo scura per i miei gusti, ma non ci feci molto caso, ero troppo emozionato.
"Wooo ma c'è anche un ascensore, ma questo posto è fantastico" esultai ad alta voce.
"Anche io l'ho pensato quando sono arrivato"
Mi girai di scatto sentendo qualcuno che rispondeva ai miei scleri ad alta voce,trovando due ragazzo con dei libri in mano dietro di me, entrambi con i capelli castano scuro, il più basso, non che quello che aveva parlato mi sorrise.
"Io sono Jisung e lui è Seungmin" poi si avvicinò porgendomi la mano "vedo dal foglio che hai tra le mani che anche tu frequenterai il corso di letteratura"
Lo guardai un po' stranito, ero un po' sorpreso che stesse parlando con me, insomma nessuno si era mai avvicinato dal nulla a me e aveva cominciato a parlare, forse questa nuova esperienza stava davvero andando alla grande.
"Guarda che hai fatto imbecille, lo hai già spaventato facendoti passare per uno stalker" lo rimproverò Seungmin dandogli una botta in testa particolarmente forte.
"Ahio" si lamentò massaggiandosi la nuca.
"N-no tranquilli, non mi avete spavento ero solo sorpreso tutto qui" gli sorrisi "quindi anche voi siete del corso di lettura?" Chiesi.
"Si esattamente" Jisung mi prese una mano "dai ti accompagniamo in camera fratello di corso"
Seungmin portò la testa a destra e a sinistra alzando lo sguardo al cielo "perdonalo, è molto estroverso"
"No davvero non fa nulla" gli dissi.
"Allora scambiamoci i numerii!" Jisung prese il proprio telefono e Felix fece lo stesso "faccio un gruppo con tutti e tre così salvi anche quello di Seung"
I tre uscirono dall'ascensore e Felix guardò le scale che erano di marmo, circondate da affreschi "wo mi sa che prenderò le scale d'ora in poi"
"Domani iniziano le lezioni, non sei venuto prima come tutti gli altri?" Chiese Seungmin.
"No, visto che vengo dalla Corea, ho preferito sistemare delle cose prima di trasferirmi"
I due annuirono.
"In che camera sei?" Chiese Jisung.
"Nella 5"
Jisung quasi si strozzò con la propria saliva e Seungmin iniziò a ridere.
Li guardai alzando il sopracciglio.
"Oh bhe, lascia perdere, mi sa tanto che Jis verrà spesso a trovarti in camera" continuò a ridere stringendosi lo stomaco.

||Hell's Peace|| Hyunlix Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora