Iniziò come un bacio soffice, un semplice contatto fra un ragazzo e una ragazza bisognosi l'uno dell'altra.
La bocca di Arthur, premuta contro la propria, era esattamente ciò di cui Chandra aveva bisogno: l'angoscia era sparita e lei si sentiva di nuovo nel castello idilliaco dove il rivale l'aveva accolta, dove le era stato concesso di sognare per un po'.
Arthur l'avvolse per i fianchi con un braccio e portò la mano sul retro della sua testolina argentata, nascondendo la ragazza nel suo abbraccio, così da far incontrare anche i loro corpi. Chandra si lasciò avvolgere dalle sue carezze e, desiderandone ancora, spostò le mani dal viso di Arthur alla sua nuca, dove intrecciò le dita.
Forse perché l'aveva percepita più sciolta, Arthur schiuse le labbra e punzecchiò con la lingua quelle della ragazza. E Chandra, senza opporre alcuna resistenza e con il cuore in panne, lasciò che lui varcasse quel primo confine fra loro, che si appropriasse di una prima parte tanto piccola quanto intima di lei.
La lingua di Chandra venne cercata, circondata e accarezzata da quella di Arthur, decisamente più sfacciata e impertinente. La giovane si schiacciò maggiormente al suo lui, mentre un senso di calore crebbe all'interno del suo corpo e martellò veloce insieme alla passione con cui Arthur la stava divorando.
Stretta fra le sue braccia, rapita dalle sue labbra e riscaldata dal suo cuore, Chandra stava bene. Sì, stava proprio bene come non le succedeva da giorni: l'ansia non c'era più, così come il fantasma degli Ordini e lo scontro per decretare il Guardiano. C'erano soltanto lei e Arthur, un ragazzo che aveva atteso per troppo tempo e una ragazza che aveva ceduto troppo tardi.
Dopo attimi impossibili da conteggiare, Chandra si staccò e tornò con i tacchetti per terra. Non riusciva più a guardare Arthur in viso, adesso, da quanto era imbarazzata.
«Questo te lo dovevo da Parigi», bisbigliò Chandra.
Arthur le mise le mani sui fianchi. «Non mi dovevi niente, Chandra. A me importa che adesso tu sia più serena e consapevole.»
Infatti quello non consapevole fra i due restava lui, non Chandra.
«Arthur, a proposito di questo...» tentò ancora lei. «Dobbiamo parlare di cosa succederà dopo questo bacio.»
Avendo ancora lo sguardo calato, Chandra non si rese conto del fraintendimento che le sue parole avevano generato. Non si rese conto che con dopo un bacio un ragazzo – o una ragazza, era lo stesso – avrebbe pensato a tutt'altro.
Difatti, l'ingenuità di Chandra sparì non appena la mano destra di Arthur si fu spostata dal fianco al fondoschiena.
«Succederà soltanto quello che vuoi», le disse lui. «Non voglio forzarti per la tua prima volta.»
Chandra assottigliò lo sguardo e lo puntò contro Arthur. «Non sono vergine.»
La sua prima volta con un ragazzo era stata a quasi diciassette anni, con il suo ex. Non aveva mai tollerato quando qualcuno la prendeva per inesperta soltanto perché era femmina e riservata.
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Come Aria e Terra
Fantasy👑 Vincitrice Wattys 2022, Fantasy 👑 Essere una Noyer porta tante responsabilità, e Chandra non ne è mai stata più certa nella vita: lei, fra tanti, è stata scelta come accolita della Luna per rappresentare il suo Ordine. Ciò che le viene chiesto d...