8.1 Deroy

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"Informazioni, più informazioni'' era l'unico pensiero che Chandra riusciva a formulare mentre, in preda alla foga, cercava qualche testo soddisfacente che parlasse della famiglia Deroy

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"Informazioni, più informazioni'' era l'unico pensiero che Chandra riusciva a formulare mentre, in preda alla foga, cercava qualche testo soddisfacente che parlasse della famiglia Deroy.

Non sapeva quando il famoso Jesse sarebbe arrivato e in che termini avrebbe dovuto conoscerlo: immaginava soltanto che qualcuno sarebbe venuto a chiamarla al momento di presenziare o, al massimo, che lo avrebbe visto in giro a sorpresa. Dunque le toccava agire il più in fretta possibile per racimolare tutto il necessario ed essere pronta a ogni evenienza.

Aveva già setacciato tutto il piano inferiore dell'Osservatorio e si era spostata sul girone al piano superiore, sperando di trovare almeno lì qualcosa di utile. Non pretendeva chissà che tomo di chissà quale dimensione, si sarebbe accontentata anche di un libriccino modesto.

Tuttavia, si rese presto conto che all'Osservatorio non c'era davvero qualcosa che potesse aiutarla: i libri di storia trovati fra gli scaffali trattavano solo della prima Guardiana, il resto era tutto accennato in modo vago e a dir poco sconnesso. I Guardiani del Sole avuti dal 1910 in poi, anno di morte della trisavola Chandra Noyer, erano come banditi: dopo lo scontro, non si registrava più alcuna traccia di loro. Non aveva trovato neppure un foglio d'appunti – o di insulti – sulla famiglia Deroy mascherato da segnalibro, sua ultima e ridicola speranza pur di non arrivare impreparata all'incontro.

Una voce roca e austera la richiamò alla realtà; fu impossibile non riconoscerne l'appartenenza. «Sei fuori orario.»

Chandra ripose il libro sullo scaffale e si sporse dalla balconata interna. Dundra la stava fissando, con aria parecchio perplessa, dal fondo della scala.

«È già qui?» chiese lei col cuore in gola. Se il Reverendo, appena alle otto del mattino, era lì all'Osservatorio e non a smistare i compiti ai monaci, significava solo che avevano incaricato lui di convocarla di fronte al Deroy. Un brutto scherzo del Cielo, a detta di Chandra.

Dundra inarcò una delle sue sopracciglia irsute. «Parli del sottoscritto? Hai forse dimenticato che questo luogo può essere considerato di mia proprietà?»

«Sto parlando di Jesse Deroy», specificò. «È già arrivato?»

«Speravo di dimenticare quell'imminente e spiacevole visita», bofonchiò fra sé e sé l'uomo. «Nondimeno a questo, no, che io sappia non è ancora arrivato.»

Chandra tirò un sospiro di sollievo: aveva ancora un po' di tempo per prepararsi a dovere. «Sa a che ora verrà?»

«Sono stato avvisato solo della sua visita», ammise lui. «Non ho chiesto delucidazioni su altro né mi interessa farlo.»

«Sa almeno dove posso trovare informazioni sulla sua famiglia?»

«Credevo di aver messo un freno alle tue curiosità sconvenevoli.» Dundra scosse la testa. «Tutto ciò che riguarda i precedenti Guardiani si trova nella biblioteca al piano inferiore, ambiente che mi auguro tu non abbia intenzione di visitare.»

Come Aria e TerraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora